che si vede di suo rimasto in quella città e massime in San Francesco, dove ora
di questa sorte ne fece molti per quella città. Lavorò nelle Monache di Santa Margherita una
grazia condotte. Fece per tutta la città pitture infinite, e fuori della città similmente
la città pitture infinite, e fuori della città similmente a Sargiano, convento de 'Frati
onorò Siena sua patria, indi molte altre città di Toscana. E prima alla Scala,
la piaga, e nella Pieve di detta città la tavola dello altar maggiore con assai figure
di ottima vita, e certo nella sua città fu sempre di grandissima utilità e visse reputatissimamente
in grandissimo nome fra gli artefici di quella città. Et avendola lavorata in fresco, volse
Mcccxlv con grandissimo dolore di tutta la sua città, e da Lippo suo fratello gli fu
vita del pazientissimo Giobbe, e nella medesima città nel c[h]iostro di San Francesco una Nostra Donna
de 'sei uomini, magistrato di detta città, i quali stanno a vedere cavare la
Giovanni Evangelista, et altre cose per la città fatte da Taddeo, che si riconoscono per
se ne tornò a Fiorenza, dove nella città e di fuori fecero tavole e pitture assaissime
facesse lume, che apparisce ancora in una città et in alcuni scogli di monti; ma
Rifece una cappella in Santo Spirito di detta città, inanzi che lo incendio lo struggesse,
con Cristo nel tempio. Veggonsi in detta città per le chiese molte tavole di sua mano
fece in San Francesco a Urbino et [a] Città di Castello molte belle opere, [e] Stefano
in atto non moverebbe maggiore affetto. Nella città di Cortona dipinse ancora molte cose, ma
chiese, che tutte furon lodate in dette città, onde gli acquistarono nome e fecero grandissima
, venutoli voglia di farsi vedere nella sua città per ricogliere in essa il frutto delle lunghe
della pittura, essendo già dimenticata in quella città la maniera de 'Greci vecchi, per
giovanezza, et acquistò grandemente fama in quella città per molte opere che e 'vi fece
'Arezzo dipinse al Duomo Vecchio fuor della città la cappella e la chiesa di Santo Stefano
dimostrò ancora al Canto delle Beccherie in quella città in una altra Nostra Donna fatta da lui
Antonio. E in San Domenico nella medesima città, entrando in chiesa a man sinestra,
Santo Spirito - oggi fuora per ristrigner la città con le mura nuove fatte dal duca Cosimo
lavorato a fresco, et inoltre per quella città e fuori non è chiesicciuola né spedale né
fare alla Compagnia di Santo Agnolo in quella città storie di San Michele, le quali in
morte, lasciando fama di sé in quella città e due figliuoli piccoli, l 'uno
anni Lxxvii e in Santo Agostino di detta città gli fu dato sepolcro, dove ancora oggi
le patrie loro, et insegnare in che città et in che luogo appunto di esse si
moglie a Paolo Guinigi, signor di quella città, nella chiesa di San Martino una sepoltura
in San Francesco all 'altar maggiore nella città loro, qual fu di mano di alcuni
a Milano nel Duomo, e per la città in diversi luoghi. Ora, mentre
in quella dimorando, dalla Signoria di detta città gli fu fatta allogazione della superba fonte di
quale opera fu cagione che dalla Signoria della città predetta fu fatto cavaliere, et in breve
tre anni visse con molta grazia di quella città, e fu utilissimo per quel tempio e
può fare, essendo comunemente (eccetto le città grandi, che non sono però molte)
tutto far grande, non essendo atta la città dove egli era nato per non vi essere
'altra San Donato vescovo protettore di quella città, con buona grazia e con buona maniera
Santo; et a Santo Antonio nella medesima città fece un tabernacolo con Santo Antonio di terra
perché era cittadino, attese agli uffici della città di Fiorenza a lui conferiti per esser buono
fece i campi az[z]urri, le città di color rosso e gli edifici
Non è dubbio che, in tutte le città, coloro che con qualche rara virtù vengono
e da questo nasceva negli antichi che le città in bellezza si mantenevano per giustamente guiderdonare coloro
Giovanni, tempio antichissimo e principale di quella città. Et ordinato fra di loro che si
sia più atto a fare onore alla nostra città. E poi ch 'egli ci è
forestieri non avessino a passare i maestri della città nostra - anzi abbiamo visto che l '
con l 'arca intorno alle mura della città predetta, con suono di trombe rovinano le
ai monti, e dai monti a la città, e da la città ad il lontano