in S. Maria Nuova, dove la imparò Andrea dal Castagno che la insegnò agli altri
quale fu maestro di Panfilo da cui dipoi imparò Apelle. Durò assai di questo Eupompo una
Andrea Tafi, perciò che, se bene imparò i principii del musaico da coloro che egli
musaico di San Giovanni, dove esso Gaddo imparò tanto, che poi fece da sé i
vaghezza nel dipignere, considerando massimamente che egli imparò l 'arte, in un certo modo
essendo in espettazione grandissima si morì. Imparò dal medesimo Agnolo la pittura Cennino di Drea
così minerali come di cave, secondo che imparò da Agnolo suo maestro volendo, poiché forse
Taddeo da Firenze mio maestro, il quale imparò la detta arte da Taddeo suo padre,
'arebbe, se in Ispagna, dove imparò a essere gentile e cortese, non fusse
; e gli riuscì agevolmente, perciò che imparò presto a colorire con buona pratica, come
Bartoluc[c]io Ghiberti, e dai suoi primi anni imparò l 'arte dell 'orefice col padre
, fu cagione che mediante un continuo studio imparò tanto che si può anoverare fra i primi
, prese tal familiarità con seco che egli imparò la geometria da lui; e se bene
uno e l 'altro, che Cristofano imparò a finire da Stefano, e Stefano imparò
imparò a finire da Stefano, e Stefano imparò da lui a essere più fiero e lavorare
con Bartolomeo Amannati scultore, da 'quali imparò molte cose appartenenti all 'arte. Finalmente
messer Bernardo Puccini gentiluomo fiorentino, il quale imparò molte cose d 'intorno alle cose d
Andrea del Sarto suo vicino, dal quale imparò a fare molte cose perfettamente, attendendo con
e Vincenzio; ma Giulio, se bene imparò i primi principii dell 'arte da Galeazzo
un poco secca e stentata, da lui imparò Giovanni da Udine a fargli belli come il
, come si dirà, riuscire eccellentissimo. Imparò anco a far paesi con edifizii rotti,
altri vuole, senza rispetto niuno. Imparò Giovanfrancesco da Lionardo molte cose,
in sotto squadra; con la quale occasione imparò molte cose il frate da quello uomo veramente
fu acconcio col Salviati, appresso al quale imparò in poco tempo non pure a disegnare benissimo
non aveva), e sotto un Iacopone imparò tanto, che venne in qualche credito;
e diligenza agli studii dell 'arte, imparò a benissimo maneggiare i colori e lavorare di
con maniera secca, cruda e stentata, imparò anco Tiziano per allora quel modo
e nella facciata della chiesa. Da costui imparò l 'arte un suo nipote, chiamato
Taddeo da Firenze mio Maestro; il quale imparò la dell 'Arte da Taddeo suo Padre
,? 1356. Questo Tommaso imparò l 'arte da Stefano Fiorentino suo padre
manoscritto lasciò notato Monsig. Giulio Mancini, imparò l 'arte di Pietro Laurati degnissimo discepolo
ritrovare dipoi. Dice egli dunque così Imparò dal medesimo Agnolo la pittura Cennino di Drea
minerali, come di cave, secondo che imparò da Agnolo suo maestro, volendo poi,
Taddeo da Firenze mio maestro, il quale imparò la detta arte da Taddeo suo padre,
contro il Vasari. Questo pittore adunque imparò l 'arte da Spinello Aretino, il
da Messina, andando a Bruggia, ne imparò il modo, e lo portò in Italia
lavorare di Musaico, arte, che egli imparò da Alesso Baldovinetti: e di sua mano
quel secolo comportava, un eccellente Pittore. Imparò egli dunque da Giovanni l 'arte del
Taddeo da Firenze mio maestro; il quale imparò la dett 'arte da Taddeo suo padre
, morto 1356. Questo Tommaso imparò l 'arte da Stefano Fiorentino suo padre
manoscritto lasciò notato monsig. Giulio Mancini, imparò l 'arte di Pietro Laurati degnissimo discepolo
dipoi. Dice egli dunque così: Imparò dal medesimo Agnolo la pittura Cennino di Drea
minerali, come di cave, secondo che imparò da Agnolo suo maestro, volendo poi,
Taddeo da Firenze mio maestro, il quale imparò la detta arte da Taddeo suo padre,
contro il Vasari. Questo pittore adunque imparò l 'arte da Spinello Aretino, il
anni Antonello da Messina andando a Bruggia ne imparò il modo, e lo portò in Italia
nel lavorare di musaico, arte che egli imparò da Alesso Baldovinetti: e di sua mano
quel secolo comportava, un eccellente pittore. Imparò egli dunque da Giovanni l 'arte del