. Nelle altre cose, sì come poco intendo, così posso agevolmente ingannarmi; ma,
in prima sono divisate. Et in questo intendo io del fine dell 'arte, che
fine del tutto differente? Et in questo intendo io di ogni fine, qualunque egli sia
dalla verità. Fi. Io non intendo questo passo compiutamente. Vorrei che voi lo
è stato espresso con le parole; percioché intendo delle sole favole da loro inventate e sopra
. Gua. Io non v 'intendo. Le favole non son tutte menzogne egualmente
numero appresso i gentili. Per pitture etiche intendo quelle figure e quelle imagini, le quali
, che di quest 'Arti così poco intendo, entrar per niuna condizione in sì fatto
avanti; ed essendo Arnolfo di cui ora intendo di ragionare, stato similmente il primo,
, usciamo fuori, peroche in questa non intendo di star piu, che io son vecchio
? e quelli dice: io t 'intendo bene; escimi di casa, e a
, e quelli dicea: io t 'intendo bene, [p. 30] vatti con Dio
di Venezia, e suo Stato. Ne intendo io perciò diminuire a quella virtuosissima Città ne
due Oltramontani Pittori, de i quali ora intendo dar notizia, noi possiamo dire, che
non tanto a giudizio mio, che poco intendo, quanto de 'primi Maestri di questa
, che di quest 'arti così poco intendo, entrar per niuna condizione in sì fatto
; ed essendo Arnolfo, di cui ora intendo di ragionare, stato similmente il primo,
; usciamo fuori, perocché in questa non intendo di star più, che io son vecchio
? e quelli dice: io t 'intendo bene; escimi di casa, e a
. E quelli dicea: io t 'intendo bene; vatti con Dio; fagli lume
città di Venezia e suo stato. Né intendo io perciò diminuire a quella virtuosissima città né
questi due oltramontani pittori, dei quali ora intendo dar notizia, noi possiamo dire che fossero
a giudizio [p. 427] mio che poco intendo, quanto de 'primi maestri di questa
. Parlando di quei pittori – ora intendo i bergamaschi – non si poté stabilire con
Mabeuge. 1470? – 1532. (intendo quello della colonnetta con l 'idolo cadente
Teniers della Galleria di Modena è qui, intendo di quello dei bevitori in un 'aia
al Louvre (bellissima copia del tempo) intendo di quello in cui san Giovannino presenta un
ornato non ha più la precedente finezza, intendo la finezza del codice precedentemente veduto: ne
vaso in quello di Parigi è sformato, intendo il vaso nel tondo di mezzo, i
gl 'impressionava liricamente: la natura, intendo nella sua complessione visiva corporea di spazialità,
d 'intuizione e d 'intelligenza non intendo già di parlare di due dominii distinti e
vuoto allo stomaco. Per intuizione, intendo dunque uno stato del pensiero quasi interamente intuitivo
interamente intuitivo e incosciente. Per intelligenza, intendo uno stato del pensiero quasi interamente intellettivo e
Ora, venendo dopo i cubisti, intendo animati inizialmente dallo stesso lirismo, i nuovi
fili Per immaginazione senza fili, io intendo la libertà assoluta delle immagini o analogie,
il colore sia capace di produrre sensazioni sincere intendo porlo all 'avanguardia della mia poesia creando
tempi, nella cerchia medesima dei Lamberti. Intendo che si tratta di correnti egualmente vivaci fin
invece che per San Gidio a Firenze. Intendo che la loro situazione nell 'arte veneziana
sia quella di Ansuino o del Morone; intendo di tempra direttamente fiorentina verso il 1425,
plastica, con altri attributi. Io intendo riferirmi al « quadro », a quello
non sfumature ed incertezze. Così io intendo la realtà. *
giocondo, ottimista, veloce, e così intendo la natura: giocondamente, ottimisticamente, velocemente
di esso è un indiscutibile vanto italiano. Intendo parlare de « La Ginestra » di Giacomo
... Ah sì... Intendo-voglio guardar bene nel volto quest 'uomo che
Barba Invisibile! Ora chiarisco e descrivo cosa intendo per barba visibile e barba invisibile.
d 'opera », quella coerenza, intendo, profonda e immancabile che lega fra loro
Le altre cose bolognesi del Cossa, intendo i vetri famosi di San Giovanni in Monte
Mancava l 'incunabolo ritrattistico della scuola, intendo il mirabile Profilo di giovinetto, oggi nel
, v 'è dell 'altro; intendo che il registro dei tempi suggerisce nell '
'Aspertini giovane, circa il 1505-1510; intendo la tavola del San Cristoforo con un San