pause dello scritto (le divagazioni che nella miniatura francese si chiamano « dròleries »),
metà del Duecento, si esprimeva stupendamente nella miniatura, arte tipicamente carreggiabile e di agevolissima diffusione
smalto, dell '« alluminare » (miniatura). Alla bilancia classica, che
il loro trapassare palesemente anche in pittura e miniatura dove pure la tecnica può essere più nascosta
sono rapidi, svincolati, istintivi come nella miniatura francese; ma quanto maggiore illusione di vita
, spesso dibattuto, dei rapporti fra la miniatura e la pittura locale nei primi decenni del
un nome nella stessa Firenze. Quanto alla miniatura, molti più documenti se ne conservano;
Si potrebbe a priori immaginare che la miniatura per prima, data la facilità degli scambi
nel Duecento. E quanto ai capolavori della miniatura bolognese sul finire dello stesso secolo, essi
ci autorizzi ad assumere una diretta dipendenza della miniatura bolognese da quella francese, fin circa il
per chiarire il quesito dei rapporti con la miniatura locale. (La data di nascita
, per altro, già erano apparse nella miniatura bolognese alcune novità espressive che, prima di
del Trecento; esempio unico in tutta la miniatura italiana di quel secolo. Per dare
greppia. Per affinità di gesti svincolati nella miniatura bolognese contemporanea vedere anche la miniatura della Matricola
svincolati nella miniatura bolognese contemporanea vedere anche la miniatura della Matricola dei cordovani del 1349 nella raccolta
bordo, come già si vedeva spesso nella miniatura gotica; nei due pennacchi sopra l '
di Niccolò di Giacomo in un 'altra miniatura del codice della Bibl. Capitolare di San
ma l 'abbiamo già avvistato in una miniatura bolognese verso il 1340-50 (Pseudo Niccolò)
dagli angeli, in palese rapporto con la miniatura. (Confrontare il Cristo con quello di
gotica » transalpina (si trova già nella miniatura dugentesca francese e in un affresco dello stesso
, fosse arabescato coi racemi continui della miniatura bolognese contemporanea, i valori e l '
pagani in contrapposto alle virtù cristiane, nella miniatura di Niccolò, vanta barbe e capelliere che
questa è iconografia assolutamente unica; ma nella miniatura, sempre pronta a riempire i ritagli di
incontrarla. Naturalmente l 'incontro avviene nella miniatura bolognese, e precisamente su un foglio di
gli angeli « tetralati », particolari alla miniatura bolognese. Per tutta la scena,
riunione iconografica di questi due momenti in una miniatura dello Pseudo Niccolò, datata del 1343.
, riprende il gesto capriccioso e gotico della miniatura bolognese o di Mezzaratta. Vi aggiunge Tommaso
guardiamo, verso il 1350, a una miniatura come questa dove un bolognese, forse Niccolò
armigeri di palazzo. Lo stesso nella miniatura con Sant 'Orsola e le compagne:
stessa immaginazione lineare è già squisitamente affermata nella miniatura del 1403 sul frontespizio di un Sermone in
mansuefatto. La stessa fantasia aculeata è nella miniatura col San Giorgio che uccide il drago nel
storici della pittura procedessero indipendentemente dagli storici della miniatura; e mentre questi chiarivano, e anche
, e anche magistralmente, il fiore della miniatura bolognese verso la metà del Trecento, la
, dove di certo figuravano i Matisse della miniatura parigina di quel tempo; nei tanti libri
: la composizione dei protagonisti è quella della miniatura francese e inglese e renana della fine del
è adottato da Niccolò di Giacomo in una miniatura a Salisburgo, datata del 1354.
come tutti gli animali « animistici » della miniatura francese. Gli angeli più solidi e
Sepolcro; e si vede anche in una miniatura dello Pseudo Niccolò nel Messale dell 'archivio
del nord; e se ne togliamo la miniatura del Laudario nella Biblioteca di Firenze, che
. Arabescate il fondale coi racemi continui della miniatura bolognese contemporanea, e i valori non muteranno
la stessa linea. E semmai è nella miniatura francese, nel Salterio di San Luigi,
questo è un modello unico; ma nella miniatura, sempre alle prese con i ritagli di
avvenga, come al solito, in una miniatura del bolognese Niccolò di Giacomo databile verso il
, gli angeli « tetralati » comunissimi nella miniatura bolognese, e soltanto in essa. E