Siena che dipignesse in fresco, [et] in tavola lavorando al modo migliore e 'fe '
. A Monte Oliveto di Chiusuri dipinse una tavola a tempera, posta oggi nel paradiso di
, e nella Pieve di detta città la tavola dello altar maggiore con assai figure, nelle
dove lavorando molte pitture in fresco e in tavola, ne riportò lode infinita insieme con grandissima
maestro nella tempera; e perciò dipignendo una tavola in detto palazzo, fu cagione di avere
a 'Frati Predicatori di Santa Caterina la tavola dello altar maggiore e in San Paulo a
il predetto Giotto avea fatto la tavola a tempera, lavorò Taddeo a fresco nel
Dipinse a Santo Stefano del Ponte Vecchio la tavola e la predella dello altare maggiore con grandissima
San Michele in Orto lavorò molto bene una tavola d 'un Cristo morto che dalle Marie
, mentre che insegnava loro, fece una tavola che è ancora oggi posta in Santa Croce
scala di pietra, nella quale lavorò una tavola a tempera dove pose il nome suo,
di intenderlo. In Santo Romeo fece una tavola, et a Santo Apollinare con Bernardo predetto
nella chiesa di San Romeo, per una tavola lavorata da lui a tempera con tanta diligenzia
visto in legno cosa meglio fatta. Questa tavola è posta nel tramez[z]o di detta chiesa a
In Santo Stefano al Ponte Vecchio fece una tavola, et altre pitture a tempera in tavola
tavola, et altre pitture a tempera in tavola et in fresco per Fiorenza e di fuori
storie, e fece di sua mano la tavola di questa cappella et ancora altre tavole nella
detto pavimento, e nel Duomo fece una tavola, che a suo tempo si mise allo
dove alla cappella maggiore gli fece fare una tavola a tempera in campo d 'oro con
la cappella de 'Lenzi insieme con la tavola, dove ritrasse se medesimo vicin a Lorenzo
io lo arei potuto fare con una semplice tavola, senza interporre in parte alcuna il giudizio
pensavano che si potessi far meglio che una tavola fatta da 'maestri vecchi quale è in
come la facciata di Orvieto, e la tavola di marmo del Vescovado di Arezzo, et
che va a San Giovanni dove è la tavola e la predella di Masaccio, una Annunziata
bellissima e bene spartita, fingendoli a una tavola lunga mez[z]i dentro e mez[z]i fuori. Sopra
Ignazio; et una predella d 'una tavola in Santa Maria Maggiore, accanto alla porta
, in una cappella del tramez[z]o, una tavola con infinito numero di figure piccole e grandi
Nel ritorno da Pisa lavorò in Fiorenza una tavola, dentrovi un maschio et una femmina ignudi
il grado di quelle, lasciandocene in una tavola di sua mano, oggi in casa Giuliano
de 'Frati di Santo Agostino dipinse la tavola dello altar maggiore, che fu cosa molto
Lavorò in fresco cose assai, et in tavola similmente; e nella cappella della Nunziata di
Fiorenza fece a Cosimo de 'Medici la tavola dell 'altar maggiore di San Marco,
. Fece in Santa Trinita nella sagrestia una tavola d 'un Deposto di croce, nella
cose che facesse mai; et una altra tavola, a San Francesco fuor della Porta a
silenzio. Fece ancora a 'Linaiuoli una tavola, la quale è nell 'Arte loro
della chiesa del convento loro; similmente la tavola della chiesa. Ad Orvieto cominciò una volta
medesimamente alla Compagnia del Tempio in Fiorenza una tavola d 'un Cristo morto; e negli
al tramezzo della chiesa si vede ancora una tavola sua. Per questi tanti lavori si
di naturale. Fece ancora nella Minerva la tavola dello altar maggiore con una Nunziata, che
case de 'cittadini, e particularmente una tavola posta oggi nel tramez[z]o di Santa Maria Nuova
, il quale in Santo Apolinare fece la tavola a lo altare di San Zanobi, e
medesimo fatto a la spera, et una tavola di figure assai grande di chiaro e scuro
nella Pieve; et in Castiglione Aretino una tavola a tempera in S. Francesco, e
che e 'volevano che le pitture in tavola si possino, come quelle che e '
egli un giorno infra gli altri dipinto una tavola, durato in quella molte fatiche e condottala
in Fiandra, al re Alfonso Primo una tavola con molte figure lavorata a olio di mano
re Alfonso era venuta di Fiandra la sopradetta tavola di mano di Giovanni da Bruggia dipinta con
, gli fu fatto allogazione d 'una tavola che andava in San Cassano, parrochia di
, parrochia di quella città; la quale tavola fu da Antonello con ogni sua industria et
cioè la faccia dinanzi, e similmente la tavola e la cappella maggiore a 'Gianfigliazzi di