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Due Dialogi di M. Giovanni Andrea Gilio da Fabriano.

Gilio Giovanni Andrea 24 risultati

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i quali, secondo Macrobio, non ammettono cosa favolosa quando si ragiona del suppremo Iddio;

, e la stessero a contemplare o come cosa di poco conto. Perché non ognuno vuole

de le sepulture ». « Brutta cosa veramente, replicò M. Francesco, e

come sanno accompagnar colori, saper far ogni cosa bene, col pretesto de la poetica libertà

il mare si navigasse. Un 'altra cosa anco mi move a ciò credere: che

o madia, o tino, o altra cosa tale, goffa e rozza. E più

Francesco: « Chi volesse tanto sottilizzare la cosa, leverebbe tutta la libertà al pennello,

egli l 'ha fatta, sarebbe stata cosa convenevole et arebbe loro data quella maraviglia che

crocifisso senza chiodi, senza funi o altra cosa tale che mostrasse l 'atrocità del martirio

Vincenso: « Si potrebbe rispondere che questa cosa non sia di mestiere, essendo a tutti

poteva passare in un cavallo o in altra cosa poetica per vaghezza ritrovata; perché potrebbe da

altro e poi un altro, e la cosa si dedurrebbe in regola et in riso,

che altro dimostrino et altro significhino, è cosa da non si giunger mai, conciossia che

ma ne le cose povere sì. Ogni cosa però che si fa a gloria di Dio

far commento, sarebbe troppo gran faccenda e cosa troppo goffa il presupporre troppo ignoranza, essendo

Rispose M. Pulidoro: « Una cosa considero, M. Vincenso: che Iddio

'Hypnerotomachia di Polifilo, e vedrete che cosa è il facile e l 'oscuro.

sa, va vedendo le figure. La cosa tanto è bella, quanto è chiara et

Disse M. Troilo: « Ditimi una cosa: in che modo i pittori debbono ordinare

ad un modo dimostrerebbeno. Ma ditemi una cosa, M. Pulidoro: il dipingere i

come ha fatto il Cardinal Farnese, è cosa moderna o pur antica? ».

. Rispose M. Ruggiero: « Difficil cosa è a volerne rendere vera et indubitata ragione

misto non usare in questa mista regola ogni cosa, o sacra o profana, perché a

o fengere la poetica, se vol far cosa bona. In questa regola ancora potiamo mettere

Il primo libro del trattato delle perfette proprorzioni di tutte le cose che imitare e ritrarre si possano con l’arte del disegno.

Danti Vincenzio 26 risultati

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con ogni reverenza umilmente vi porgo, come cosa che vi vien data da servidore affezionatissimo e

affezionatissimo e perpetuo, o più tosto come cosa che vostra è certamente; essendo che dall

e sia per conseguire eternamente. La qual cosa essendo vera, che è verissima, io

della figura umana si convengono. Della qual cosa essendomi, mediante la sperienza, in gran

il primo e mio principale intendimento; certissima cosa essendo che, affaticandoci in questo particolare dell

proporzioni apartenenti alle nostre arti. La qual cosa si tratterà manifestamente in un particolare capitolo di

poco da curarsi di qual si voglia altra cosa che ritrarre si possa od imitare. Veggendo

, avere d 'intorno a ogni altra cosa conseguita e ritrovata qualche perfezione, ma nella

della figura dell 'uomo. La qual cosa non essendo, ch 'io sappia,

e che non possa aver luogo in alcuna cosa la quale non sia composta di più parti

del tutto di loro insieme. La qual cosa tanto maggiormente si mostra verissima, quanto è

fusse l 'altro conosciuto; imperocché certissima cosa è che, se non fusse il disordine

che, quando ella ha da generare alcuna cosa, s 'ella commisura i dovuti mezzi

commistione detta di sopra. E così la cosa che sarà generata sarà imperfetta o perfetta,

, mediante l 'ordine. La qual cosa si pruova, che, quando ha da

ciascuna consegue il suo proporzionato fine, certissima cosa essendo che per lo conosciuto ordine delle cose

imitare non è altro che fare una qualche cosa in quel modo e come altri ha fatto

fine, non direbbe per avventura se non cosa vera e ragionevole. Perciocché l 'uomo

ragione, agli accidenti contrarii. La qual cosa non può fare la natura, essendole forza

così avemo in questo primo capitolo veduto che cosa sia l 'ordine, et in che

. Avendo infin qui veduto che cosa sia ordine et in quali cose egli universalmente

perfezzione e sieno meno ordinate. La qual cosa si farà ricercando il composto del corpo umano

, imitando la natura in qual si voglia cosa, e massimamente nella figura dell 'uomo

composto umano che in qual si voglia altra cosa, la quale soggiaccia all 'arte nostra

'uomo o di qual si voglia altra cosa. E questo non sarà altro che un

sarà bene che, inanzi ad ogni altra cosa, andiamo discorrendo che cosa sia questa bellezza