, al colore et [al rilievo], perché io so che l 'arte nostra è tutta
delle dette fabriche antiche, adornato. Et io per me non dubito, alla spesa che
perché più agevolmente s 'intenda quello che io chiami vecchio et antico, antiche furono le
questo luogo non bisognava; il che ho io però fatto non tanto traportato dall 'affezzione
il sapranno che, leggendo, vedranno onde io gli abbia quanto ho potuto il meglio ricavati
, de 'quali non ho potuto trovare io gl 'architettori, come sono la Badia
si veggiono; i quali tutti edificii avendo io veduti e considerati, e così molte sculture
d 'un Guglielmo di nazione, credo io, tedesca, furono fatti alcuni edifizii di
la maniera greca di que 'tempi, io non lodo semplicemente, ma sì bene avut
mantennero sempre in buon credito e reputazione. Io potrei qui distendermi più oltre in ragionare di
nelle istorie di Giovanni Villani similmente. Et io non ho voluto tacere di questa chiesa e
tacerò già che egli, secondo ch 'io truovo, fece il disegno e modello del
, come beffato, disse: " Ho io a avere altro disegno che questo? "
Giotto: " E perciò sono io alloggiato a Porta Reale, per esser il
re: " Giotto, se io fussi in te, ora che fa caldo
il dipignere ", rispose: " Et io certo, s 'io fussi voi "
: " Et io certo, s 'io fussi voi ". Essendo dunque al re
E non sono molti anni che, trovandomi io all 'eremo di Camaldoli dove ho molte
disse: -dio ti salvi, maestro. Io vorrei che mi dipignessi l 'arme mia
è un omicciatto semplice e dice ch 'io gli facci l 'arme sua, come
de 'reali di Francia. Per certo io gli debbo fare una nuova Arme-. E
ben imbratto al Pagare- . Disse quelli: -io non ne pagherei quattro Danari-. Disse
: -e che mi dicestù ch 'io dipignessi? -. E quel rispose:
arma come stu fussi Dusnan di Baviera. Io t 'ho fatto tutta armadura sul tuo
n 'è più alcuna dillo, et io la farò Dipignere- . Disse quello: -tu
'tempi eccellentissimi. Questi, secondo che io trovo, nacquero di padre e madre sanesi
Operarii Sub Anno 1371 Per Me Leonardũ Ser Io. De Florẽ. Aurific. Ora
. Ma perché troppo sarei lungo se io volessi minutamente far menzione dell 'opere che
sono questi Angeli con tanta grazia condotti che io stupisco come in quella età si trovasse chi
lo tengono figliuolo di Giotto, io, per alcuni stratti ch 'ò veduti
bonissima maniera. Questa tavola, avendo io rifatto tutto di nuovo a mie spese e
e non fuor di proposito, che mosso io da pietà cristiana e dall 'affezzione che
da pietà cristiana e dall 'affezzione che io porto a questa veneranda chiesa collegiata et antica
chiesa collegiata et antica, e per avere io in quella apparato nella mia prima fanciullezza i
il disegno dell 'Arsenale; ma perché io non ne so se non quello che truovo
. " Come a vegghia? -disse Tafo- io ho avuto altro pensiero che dipignere, e
sopra il caso, disse Buonamico: " Io ho sempre sentito dire che i maggiori nimici
mattina e sera è troppo salato, et io mi maraviglio che questa tua buona donna faccia
buona donna faccia cosa che bene stia. Io, per me, non so come il
suo filatoio e non dorme, ch 'io creda, un 'ora. Fa '
molto prima si sono benissimo conservate. Et io, che già pensava che a queste pitture
che sa, faccia da sé, che io non ci son più buono, e,
altre armature di que 'tempi; et io me ne sono servito in alcune storie che
Finalmente, perché troppo lungo sarei se io volessi raccontare così tutte le burle come le
, e una Nostra Donna col Fanciullo in brac[c]io in attitudine bellissima sopra la porta dell '
se gli vede scritto uscire di bocca: Io non posso più. E finalmente in questo
non ho mai, per molta diligenza che io ci abbia usato, potuto rinvenirla o sapere
A una persona buona e relligiosa credo io che sia di gran contento il trovarsi alle
gl 'avesse scritti don Iacopo. Et io che molte volte gli ho veduti, resto
rispose: " Fate le scodelle, che io faccio questa figura e vengo ". Onde