come dimostrano ancora l 'insegne loro, lavorò molte cose prima ch 'e 'tornasse
tavole e d 'altri si vede. Lavorò ancora sopra il gesso, stemperato con la
S. Niccolò della medesima città. Lavorò finalmente molte opere nella sua patria che andarono
di Cristo e di S. Francesco. Lavorò anco nella chiesa del Carmine, alla cappella
a tempera delle sue mani il più pulito lavoro. Onde meritò che il Papa, tenendosi
per la stessa libreria ne 'medesimi tempi lavorò assai cose eccellentemente in quella maniera, come
poi da Ravenna a Urbino, ancor quivi lavorò alcune cose. Poi, occorrendogli passar per
, in sul quale Puccio Capanna suo creato lavorò in sua compagnia, e quest 'è
del medesimo Giotto, il quale lavorò tante cose che raccontandole non si crederebbe.
dal quale Puccio Capanna pigliando il disegno ne lavorò poi molti per tutta Italia, avendo molto
gl 'arrecò molto onore e utile. Lavorò anco in Milano alcune cose che sono sparse
sono molto ben lavorate. Dicesi che costui lavorò in Ascesi in fresco, nella capella di
, che tornando il maestro per seguitare il lavoro, si rimise più d 'una volta
gl 'altri Forzore di Spinello Aretino che lavorò d 'ogni cesellamento benissimo, ma in
un pasturale d 'argento molto bello. Lavorò il medesimo al cardinale Galeotto da Pietramala molte
fatto gl 'altri inanzi a lui, lavorò molte opere e particolarmente l 'altare e
, che, per piccolo che sia il lavoro, non manco merita essere lodato che si
lodato. Da Fiorenza andato a Pisa, lavorò in Camposanto, nella facciata che è a
di cui si è di sopra ragionato, lavorò in San Piero di Roma molte cose,
Siena et in altri luoghi d 'Italia lavorò molte tavole, et in Fiorenza è di
Andrea stette a Vinezia un anno e vi lavorò di scultura alcune figurette di marmo che sono
, fra le prime opere che fece, lavorò in Firenze nel monasterio delle Donne di Faenza
. Le monache, tornando a veder il lavoro per uno aperto dove avea cansato la tela
a più potere e fusse per fare altro lavoro che quel garzonaccio a cattafascio non faceva,
con grandissime risa e piacere si ricondusse al lavoro, dando loro a cognoscere che differenza sia
poi fornito di ottima vernaccia mentre durò il lavoro; et egli godendosela, fece da indi
le pitture sue abbiano lunga vita. Lavorò Buonamico, dopo quello che si è detto
quest 'opera andato Buonamico a Bologna, lavorò a fresco in San Petronio nella Cappella de
il battesimo. Buonamico, messo mano a lavoro, n 'aveva già fatto buona parte
il lunedì mattina, tornò Buonamico al suo lavoro, dove vedute le figure guaste, gl
a Buonamico, volle che rimettesse mano al lavoro e ciò che vi era di guasto rifacesse
Buonamico; per che venuto alla fine del lavoro, stracco da tanta importunità, deliberò seco
Firenze tornato, andarono sùbito a scoprire il lavoro, e trovato il loro Santo Ercolano coronato
breve tempo condusse, come pratico, questo lavoro ch 'e 'gl 'accrebbe nome
, allora signore di quella città, dove lavorò nella chiesa di S. Margherita, poco
della chiesa, mostrò nel principio di cotale lavoro senza l 'aiuto di Giotto
ella sia di mano di costui. Lavorò a fresco il medesimo Piero nella chiesa di
corte del Papa con grandissima instanza: dove lavorò tante pitture in fresco e in tavole che
Sant 'Agostino condotto in Firenze, dove lavorò il capitolo di Santo Spirito mostrando invenzione e
Santa Maria Novella col nome suo. Lavorò poi Simone tre facciate del capitolo della detta
Lippo il suo nome. Dopo queste opere lavorò da per sé una tavola a tempera a
per tornare ai nostri due Memmi sanesi, lavorò Lippo, oltre alle cose dette, col
dipinte, le quali, scrostatosi poi il lavoro, sono rimase così disegnate di rossaccio
di croce. Nel chiostro di Santo Spirito lavorò due storie negl 'archetti allato al capitolo
'oratorio di S. Michele in Orto lavorò molto bene in una tavola un Cristo morto
perché non restò per questo di dipignere, lavorò il tribunale della Mercanzia Vecchia, dove con
. Bene è vero che per essere il lavoro grande e per essersi scoperto, in quel
del proprio. Fu dunque spartito il lavoro e datone tre facciate a Simone, come
. Dopo, andatosene a Milano, vi lavorò molte opere a tempera et in fresco,
dunque tutto il resto dell 'opera, lavorò in questa con miglior disegno e più diligenza