: « Egli pare che questo cavallo di maggiore avvedimento, che tu non sei, della
di Dante, tra 'letterati, di maggiore intelletto né più singulare, né tra gli
sopra ogni altra di maggior vita e di maggiore vivezza apparisce fornita. Né credo io che
in trovarla, ma senza dubbio quella è maggiore che provano gli artefici, quando ora co
in essi più che nelle altri parti bellezza maggiore non sia, e che più rara e
grande unione di tutte le parti, che maggiore bramare non si potrebbe. Quanto elle siano
le parti del San Giorgio, tanto bellezza maggiore e maggiore perfezzione vi conosce. E chi
del San Giorgio, tanto bellezza maggiore e maggiore perfezzione vi conosce. E chi è quegli
in sue fattezze di maggior lume e di maggiore splendore. Perché, se tra molte statue
che tuttavia eglino non appariscono, ma quella maggiore natural bellezza esprimendo, che ne 'corpi
aiuto gli è di bisogno, e tanto maggiore è la sua bellezza, quanto gli ornamenti
sopra l 'uso degli altri e, maggiore di sé stesso, spiega nel marmo così
udirebbono; i quali con quello studio che maggiore usare avessero potuto, purché nell 'arte
S. Giovanni Laterano a S. Maria Maggiore, non vi si trovan scritti i pittori
; ché io mi sforzerò di darvene sodisfazzion maggiore. Fi. Appagatissimo io rimango.
che vuole. Fi. Riesce tanto maggiore la maraviglia di queste sue imagini, che
erano tre, né alcun di loro parea maggiore, o di grandezza overo d 'età
'obligo del naturale. E da questa maggiore difficoltà credo io che nasca nel riguardatore la
e si cape, tanto se ne sente maggiore il diletto, essendo vero che, sì
scende a man manca e lascia il suo maggiore alla destra. Ma ne 'primi secoli
sarebbe che 'l figliuolo avesse il luogo maggiore? Dunque segno è che, dandosi dal
, ma sì bene trovò un semituono alquanto maggiore della metà, et un altro un poco
non solamente ha saputo ritrovare i detti semituoni maggiore e minore ne 'suoi colori, ma
del tanè per le parti di maggiore altezza; essendo che di questi colori l
. Accrescere. Aumentare, far maggiore, porgere accrescimento. Lat. Augere,
, o sia per vedersi, alcun pezzo maggiore delle grandezze che siamo noi per notare,
Angolo ottuso. Quello che è maggiore del retto, e dicesi sopra squadra.
l 'ottuso è quello, che è maggiore del retto; e l 'acuto è
tre dita al più, perchè di grossezza maggiore si chiama Pancone. Asse m
chiamansi quelle pietre, le quali, con maggiore o minore aggetto, sportano fuori delle fabbriche
le quali secondo le cave, variano in maggiore o minore oscurità. Altro ve n '
il tetto pendente da due parti; la maggiore delle travi, che è in fondo,
un poco di chiarissima trementina, secondo il maggiore o minore caldo della stagione; con questa
appunto da un 'altra, o sia maggiore, o minore, o eguale dell '
. Lat. Augere. E per farsi maggiore, prendere augumento; e dicesi non tanto
finita l 'opera, osservando bene la maggiore o minore impressione che l 'acqua forte
morbidezza. Si dà anche alle pitture grazia maggiore, e maggior forza e rilievo, che
gli antichi Romani nell 'edificare ponessero studio maggiore, di quello facessero nelle fogne; tantochè
. Grosso m. La parte maggiore, e migliore di qualsivoglia cosa.
male impastata la pittura; dove si scorge maggiore o minore stento, nel maneggiare essi colori
, alle volte si usa dal Pittore per maggiore intelligenza e perfezzione della sua storia, come
mano; e di più grandezze; la maggiore per lo più larga quanto due dita,
genere di grasce, o mercanzìe. Maggiore add. Più grande. Lat.
di fuori tutto l 'edifizio del Tempio maggiore di Firenze, detto il Duomo. Vas
Tronco Il Tronco è la parte maggiore del piedestallo, ed è posta in mezzo
, o più o meno aggettato, o maggiore o minore, secondo la natura degli Ordini
di tempo acquista sempre nerezza, e bellezza maggiore. Moro add. Nero di
e due le parti. L 'altro maggiore di superficie convessa, o da amendue le
di quello sono: ed alla proporzione della maggiore o minore sfera, a cui risponde la
che dicesi nero, perchè à qualche oscurità maggiore del cenerino: è obbediente al martello,