iscrizione del nome del Maestro, che la dipinse, e del Pontefice, che la trasportò
fabbricata la Chiesa del Santo, e vi dipinse una bellissima cappella. In questo tempo e
. Estensi fermato in Ferrara, e quivi dipinse nel lor Palazzo, e nella Chiesa di
chiama il Monastero di S. Salvi) dipinse molte cose a tempera, ed a fresco
a Lucca; quivi ad istanza di Castruccio dipinse per la Chiesa di S. Martino una
del Rè Ruberto suo Padre, e quivi dipinse nel real Chiesa di S. Chiara alcune
concetto statogli mandato dallo stesso Dante Alighieri. Dipinse in Castel dell 'uovo la Cappella,
porta della Chiesa di S. Cataldo, dipinse un S. Tommaso d 'Aquino in
Firenze per la Chiesa di S. Marco dipinse il gran Crocifisso in campo d 'oro
Campanile. Poi tornossene a Padova, dove dipinse molte Cappelle, e tavole; ma non
'dipignesse il suo Reame. Giotto gli dipinse un Asino imbastato, che teneva a '
parlerà tra 'Discepoli di Giotto, che dipinse la Madonna del Campo Santo di Pisa,
opere più magnifiche. In Siena sua Patria dipinse nel Duomo, nel Palazzo de 'Signori
senilium Epist. 6; e similmente vi dipinse Madonna Laura, overo Lauretta della Nobil Famiglia
aiutò nella maggior parte dell 'opere. Dipinse questi in Bologna nella facciata di fuori di
, e l 'opere di lui; dipinse nella Chiesa di S. Basilio al canto
'effigie dello stesso Pontefice ch 'e dipinse in una sua bella tavola per lo Convento
quest 'Artefice di ritorno a Roma, dipinse in Ascesi nella Chiesa di sotto di San
dove oggi è la Fortezza da basso; dipinse per lo Contado della stessa Città, e
grazie, e tanto basti di questo. Dipinse in oltre Buffalmacco nella Chiesa di S.
Tornandosene poi Bruno con Buffalmacco a Firenze, dipinse [p. 27] nella Chiesa di Santa Maria
Cornacchini, dove anche Calandrino per quache tempo dipinse; e trovasi anch 'egli essere stato
Discepolo di Giotto. Dipinse costui nel Monastero di Monte Uliveto di Ferrara
, Petrus Laurati de Senis. In Firenze dipinse molte cose, ché il tempo ha distrutte
Pisa, nella facciata accanto alla Porta principale dipinse d 'assai buona maniera molte Storie delle
per cagione della nuova fabbrica fu demolito. Dipinse ancora in molte altre Città, e luoghi
non recano alcuna contradizione a tal supposto. Dipinse Stefano a fresco la Madonna del Campo santo
; tanto espresse qualunque cosa volle. Dipinse in Pistoia la Cappella di San Iacopo.
di Firenze, e in altre opere. Dipinse a fresco nella Chiesa di Santa Croce.
. Nel chiostro di san Domenico di Siena dipinse a fresco una Vergine in trono col Figliuolo
entrare in quel Santuario. Nella facciata poi dipinse le sette scienze, ovvero arti liberali co
il quale fattosi pratico nell 'arte, dipinse nel chiostro de 'Frati Minori di sua
Agnesa alcune tavole. Ancora nello Spedal grande dipinse a fresco una storia della Natività di Maria
di san Procolo fece una tavola, e dipinse una Cappella. Fu chiamato a Cortona,
dalla parte di Sagrestia. In san Pancrazio dipinse la tavola della Cappella maggiore, nella quale
la Coronazione della Madrea d 'Iddio. Dipinse a fresco per la famiglia de 'Soderini
buon disegno. In Prato Città di Toscana dipinse a fresco la Cappella della sacra Cintola della
dalla Città di Firenze, dove nella Pieve dipinse a fresco con istraordinaria diligenza la Cappella di
alcune nuove fortificazioni. Tornato a Firenze, dipinse una Cappella dedicata a san Michele Archangelo sopra
da Ponte. L 'anno 1355. dipinse in san Paolo a Ripa d 'Arno
, ed in quella della Madonna degli Angeli dipinse assai dopo la morte del maestro, del
vivo la sua propria persona. In Firenze dipinse in santa Trinita per la nobilissima famiglia degli
dai lati d 'altri buoni maestri. Dipinse pure in Firenze nella Badia la Cappella di
al tempo. Tornato poi a Firenze, dipinse per Giovanni degli Agli a Nuovoli sua villa
molto da operare nell 'arte sua. Dipinse per le Chiese di Santa Maria Novella,
di sant 'Antonio Abate; ed ancora dipinse la storia della sacrazione di detta Chiesa fatta
con grandissima diligenza; e di più vi dipinse una imagine di Maria Vergine in atto di
'anno della crudele mortalità del 1348. dipinse la Cappella della Piazza di quella sua patria
parte verso dove poi furono i Pupilli. Dipinse in Roma, ed in molte altre Città
molto desideroso di gloria; che però sempre dipinse con diligenza, ed accuratezza, senza fermarsi