sarebbe stata, com 'è bellissima di lavoro, utilissima fabrica a tutta la città,
per opera e per materia avanzasse ogni altro lavoro insin a quel dì per tanta grandezza stato
tutti gl 'altri, onde alogato il lavoro a lui, si rimisero al tutto nel
Bernardo Nello di Giovanni Falconi pisano, che lavorò molte tavole nel Duomo di Pisa, e
capegli, le barbe e ogni altro suo lavoro furono fatti e uniti con tanta morbidezza e
essi, oggi poco si veggono. E lavorò in fresco una capella nel vecchio S.
e giudizio tutte le figure. Costui medesimamente lavorò in S. Croce nella capella di S
in un pilastro accanto alla capella maggiore. Lavorò a fresco in S. Maria Novella alla
ne scrissero che Tommaso attese alla scultura e lavorò una figura di marmo nel campanile di S
. Iacopo; nel Duomo di Pisa ancora lavorò alcune tavole che poi sono state levate per
1344 in Arezzo, dove in San Francesco lavorò in una cappella l 'Assunta di Nostra
migliori non impedisse loro il viaggio. Lavorò Agnolo nella sua giovanezza in Fiorenza, in
avvenne nel ritrovamento della Croce, condusse quel lavoro con molta pratica ma con non molto disegno
arco sopra la porta di San Romeo e lavorò a tempera in Orto S. Michele una
che da un certo tempo in là non lavorò se non per suo piacere e in un
figure. Oltre l 'opere che costui lavorò in Fiorenza col suo maestro, è di
della croce. Nella Pieve della medesima città lavorò alla capella de 'Paganelli molte storie di
quella chiesa. In San Gimignano di Valdelsa lavorò a fresco nella Pieve alcune storie del Testamento
bene ornata, mediante detta tavola e il lavoro che vi è in fresco, dalle mani
si conoscono alla maniera. Finito questo lavoro tornò Iacopo in Casentino, dove poi che
oggi sono coperte di bianco. Lavorò similmente nella chiesa di S. Domenico la
onorate cose fatto per quella città. Similmente lavorò nella Pieve, sotto l 'organo,
avendo avuto amicizia con Iacopo di Casentino mentre lavorò in Arezzo e imparato da lui qualche cosa
[secondo] di quel nome: il che tutto lavorò Spinello così bene che pare fatto tutto in
con bonissimo giudizio. Finita questa capella lavorò Spinello nella chiesa del Carmine in fresco la
ben colorita e nel chiostro di quel convento lavorò a fresco una Nostra Donna et un S
dir meglio da esso tenuta per patria, lavorò in Arezzo, e di là la mandò
volte, in un cantone per mostra ne lavorò e colori interamente una storia sola, che
fu Forzore orefice, che in Fiorenza mirabilmente lavorò di niello, e l 'altro Parri
di mano d 'Andrea, nei quali lavorò a tempera molto diligentemente istorie di San Giovanni
furono tenute bellissime da chiunche le vide. Lavorò similmente a fresco in certi spedaletti della Porta
fece con molta considerazione e giudizio. Lavorò ancora Lippo cose di musaico in molti luoghi
dove nell 'Arena particolarmente e nel Santo lavorò alcune tavole et altre cose con molta diligenza
la città. Tornato poi in Toscana, lavorò in S. Gimignano una tavola a tempera
appresso a quello se stesso. Finito questo lavoro, il medesimo Operaio gli fece dipignere in
1394. Et intorno a questi medesimi tempi lavorò in Volterra certe tavole a tempera, et
per farsi conoscere, atteso massimamente che cotale lavoro si doveva allogare a chi nel fare una
, sarebbe tócco a lui a far quel lavoro di tanta importanza. Ma essendo andata
quale, come si è detto altrove, lavorò alcune cose in Arezzo - aveva con molto
così arrivato Niccolò a Firenze, da prima lavorò per molti mesi qualunche cosa gli venne alle
vecchie sono ragionevoli, e sì perché il lavoro, essendosi mantenuto fresco e vivace, merita
lode. Dicono alcuni che il detto Galasso lavorò anco a olio, essendo vecchissimo, ma
donne che in esse si veggiono. Lavorò ancora Dello in fresco nel chiostro di S
tutti i suoi discepoli e garzoni andatosene al lavoro, scantonò a quelle statue a chi le
tanto studio e così bene gli riuscì quel lavoro, che, ancora che sia alto da
in varie attitudini scrivono; e tutto questo lavoro è tanto pulito e netto che è una
'ottangoli bellissimo. Ma il più notabile lavoro che in questo genere uscisse delle mani loro
Della medesima famiglia, Andrea nipote di Luca lavorò di marmo benissimo, come si vede nella
anni si sarebbe conservata. Lo stesso Andrea lavorò in Fiorenza tutte le figure che sono nella
lavora e poi col tempo diventa dura. Lavorò ancora di terra molte cose in Orliens,