particolarmente nella sua patria, dove nella Pieve dipinse la Cappella di santa Maria Maddalena de '
nostro artefice. Chiamata a Pisa, dipinse nel Campo santo una grande storia del Giudizio
Nello di Gio: Falconi Pisano, che dipinse molte tavole nel Duomo di Pisa; e
Pittori di Firenze l 'anno 1355. Dipinse in santa Croce la Cappella di san Lorenzo
le porte di Firenze dalla parte di dentro dipinse alcune devote imagini, parte delle quali guaste
il ritratto di Pietro suo Maestro, e dipinse ancora in altri luoghi d 'Italia.
Orcagna, e suo Discepolo. Dipinse costui in Firenze in San Michele Visdomini un
giungere suo intendimento, interamente la maniera. Dipinse costui per la nobil famiglia de 'Gucci
, si veggono scritte le seguenti parole: Dipinse Tommaso di Stefano Fortunatino de 'Gucci Tolomei
pure coll 'aver detto, che Giottino dipinse la Cappella intera, intese di dire,
per lungo tempo avanti per tutta Italia si dipinse di quella maniera, perché qualche tempo vi
, ch 'egli circa al 1316. dipinse molto in Padova nella Chiesa del Santo,
; poi si portò a Verona, e dipinse il Palazzo di Cane della stessa signoril famiglia
un 'altra volta a Padova, vi dipinse altre molte cose; onde fin qui non
ordine del Senato dell 'anno 1365. dipinse nella Sala del Maggior Consiglio (che per
Bologna sono altre molte sue opere. Iacopo dipinse l 'anno 1384. tutta la facciata
concorrenza di Aldigieri da Zevio. Il medesimo dipinse in Padova insieme con Aldigieri, e Sebeto
pitture fatte nella parte di sopra. Aldigieri dipinse alcune storie di santa Lucia, ed un
nella parte di sotto; e Sebeto vi dipinse alcune storie di san Giovanni. Dipoi insieme
Bartolo detto di maestro Fredi, il quale dipinse in Siena sua patria, ma assai più
quella Pieve, entrando a man sinistra, dipinse d 'assai ordinaria maniera tutta la facciata
, come lasciò scritto lo stesso autore, dipinse nella Chiesa del Monasterio di san Benedetto grande
in Vescovado, per la famiglia degli Ubertini dipinse un san Cristofano. Portatosi a Bologna vi
santa Maria maggiore nella Cappella de 'Beccuti dipinse storie di san Giovanni Evangelista, e nella
scoprire intorno alle difficoltà dell 'arte. Dipinse gli sportelli del Tempio di san Giovanni,
, il quale nel chiostro di san Domenico dipinse una Vergine Annunziata con vago colorito, per
e trecent 'Anni Da Siena qui dipinse Lippo Vanni. [p. 88]
la sua Religione, dico ch 'egli dipinse la tavola dell 'Altar maggiore di suo
poi distrutta col Monastero, chiamasi Camaldoli, dipinse un Crocifisso sopra a tavola, ed un
, il quale dopo la morte del maestro dipinse il bel Tabernacolo, ch 'è nella
questi ancora un certo pittore Pisano, che dipinse in Patria nella Chiesa di san Francesco nella
quella età, per valent 'uomo. Dipinse in Siena sua patria nella Chiesa di Sant
vivo, che fu stimata opera singularissima. Dipinse in Cortona, poi fu chiamato a Firenze
a Sangimignano, Terra di Valdelsa, dove dipinse a fresco nella Pieve cose assai; e
Questi pure fu chiamato a Firenze, dove dipinse nel Palazzo de 'Medici, ed in
; e pe 'Frati di quel Convento dipinse pure a fresco tutte le figure e storie
io fo intanto una figura e vengo. Dipinse poi molti tabernacoli nelle facciate, e cantonate
con alcuni Cardinali di quel tempo. Ancora dipinse varie cose per la Chiesa di Camaldoli,
abbiamo di quelle fatte in san Marco. Dipinse in santa Trinita tutta la Cappella de '
; ed in santa Lucia de 'Magnoli dipinse pure assai per Niccolò da Uzzano. Per
vedere sue pitture. Portatosi ad Arezzo, dipinse per i Monaci Olivetani storie di san Bernardo
ch 'egli fu alla primiera salute, dipinse in patria la storia di Maria Vergine Assunta
Veneziano, che pure fu di Firenze. Dipinse nella Chiesa di santa Maria di Mezzaratta di
Ravagettus de Savigno 1382. fecit fieri. Dipinse una Vergine a fresco, e un sant
1387. con nome di Gherardo Starna. Dipinse in Firenze nella Chiesa di santa Croce la
, d 'onde tornato alla patria, dipinse nel Carmine la Cappella di san Girolamo con
Vasari scrisse, non sarebbe potuto seguire. Dipinse dunque Masolino in Roma la sala di Casa
del 1400. in circa. Dipinse in Pisa, dove fu mandato in suo
110] chiama col nome di Taddeo Bartoli. Dipinse costui assai diligentemente in S. Agostino di
Marescotti; e ne Servi una Nunziata; dipinse altresì la Cappella del pubblico Palazzo; e