; e so che mi direte bene che io sia vecchio e pazzo a voler fare sonetti
fare sonetti; ma perché molti dicono che io sono rimbambito, ho voluto fare l '
portate, e sappiate per cosa certa che io arei caro di riporre queste mie debili ossa
andare spesso per la vecchiezza; e dove io credetti che ora fussi finita detta volta,
si potessi morire di vergogna e dolore, io non sarei vivo. Pregovi che raguagliate il
vivo. Pregovi che raguagliate il Duca ché io non sono ora a Fiorenza ".
sia meglio inteso la dificultà della volta che io vi mandai disegnata, ve ne mando la
: " Dio mi dia grazia ch 'io possa servirlo di questa povera persona ",
per mio sostituto da 'Deputati uno che io non so chi egli sia; però,
se conoscevano loro e la Santità Vostra che io non sia più 'l caso, io
io non sia più 'l caso, io me ne tornerò a riposare a Fiorenza,
, anzi ne à guasto molte, come io so che, innanzi che morissi di poco
per non apparire se non perfetto. Et io ne ho alcuni di sua mano trovati in
una fanghiglia soda e starebbono ritte agevolmente: io le accenderò tutte ". Michelagnolo gli disse
gli disse: " Posale costì, che io non voglio che tu mi faccia le baie
si può egli dire, se non che io so, che mi ci son trovato,
tempo, e gli disse: " Se io mi muoio, che farai tu? "
" gli disse Michelagnolo, " io vo 'riparare alla tua miseria ";
siete bello! Se fossi così drento come io vi veggio di fuori, buon per l
rispose: " Bene ha fatto, ma io non so al dì del giudizio, che
"; rispose Michelagnolo: " Io ho moglie troppa, che è questa arte
i miei figliuoli saranno l 'opere che io lasserò, che, se saranno da niente
ell 'era, disse: " Io sono tanto vecchio che spesso la morte mi
morte mi tira per la cappa, perché io vadia seco; e questa mia persona cascherà
: s 'ella non ha altro, io ci rimedierò; lassate fare a me "
, soggiunse Michelagnolo. " Perché io ho ritrovato per mezzo vostro una virtù che
ho ritrovato per mezzo vostro una virtù che io non sapeva d 'averla ".
essere i veri et ottimi artefici. Et io, che ho da lodare Dio d '
stato vivo, e sia stato degno che io l 'abbia avuto per padrone, e
la verità e per l 'obligo che io ho alla sua amorevolezza ho potuto scrivere di
come loro proprio refugio di certo aiuto. Io, pregato da loro e (come giudico
essersi contentata V. E. illustrissima che io sia ancora questo anno con nome di Suo
sì fatto modo fiorite in Firenze, che io credo che si possa dire, senza ingiuria
Fontana, sono valent 'uomini, et io che dell 'uno e dell 'altro
fatica allargarmi intorno alle cose particolari, se io n 'avessi vera e distinta notizia,
scontare né rendere: per che, passando io l 'anno 1563 per Bologna, gli
tanta la cortesia del Primaticcio, che avanti io partissi di Bologna, vidi uno scritto dell
sue cose con pacienza e studio: et io ne posso far fede, che so quanto
, che comincia: Ben vegg 'io, Tiziano, in forme nove
Cristo Ecce Homo, et un Giove con Io, e molte altre opere. Mandò al
quello che da altri fie meglio, che io forse non saprei, raccontarlo. Restaci
d 'acciaio con che si fanno, io credo che si possa con verità affermare i
ritratto di papa Pio Quinto, ch 'io vidi non ha molto, e quello del
Ma per tornare a Milano, riveggendo io un anno fa le cose del Gobbo scultore
che nessuno l 'ha paragonato, et io ne ho una di sua mano di marmo
bello, anzi ammirabile e stupendo, che io mi confondo a pensarlo, e tengo per
detto, cose notabili, per non aver io trovato qua né parenti né cognome, né
i quali sono stati in Italia - et io gl 'ho conosciuti la maggior parte -
Cocca, il quale conobbi in Roma mentre io serviva il cardinale Ipolito de 'Medici.
né conosciuta: certo sarebbe strano, se io non [l ']avessi conosciuta). Il