ricevuto la sanità; e di un altro pittore, al quale essendo apparso S. Cornelio
, ma si fanno, a capriccio del pittore, solo per empire qualche luogo et adornarlo
quanto al primo capo, o sia il pittore o sia il padrone, stare molto avvertito
può discorrere in tre modi: quanto al pittore, quanto alla pittura e quanto a '
parlare altrimenti di quel difetto che procede dal pittore o dallo spettatore, né entreremo nelle dispute
si abbia altro riguardo alla intenzione né del pittore né dello spettatore. Nel che chi volesse
e soggetto di essa, e potendo il pittore errare, oltre le altre cose, in
insieme, secondo che torna a proposito del pittore, la cui arte versa in sapere bene
alcune di quelle che possono essere materia del pittore, tralasciando l 'altre che non possono
, ch 'eccedono talora la facoltà del pittore né si possono chiaramente rappresentare. E chiamiamo
seranno dal pittore espresse contro la verità che sia apparente e
chiama di quantità, nella quale errarà il pittore alterando la grandezza, picciolezza, longhezza,
accinctus renes zona pellicea, e che il pittore lo formasse di corpo tutto delicato, e
pretermettere alcuna di queste circonstanze. Onde il pittore, cui ufficio è d 'imitare il
biasimare, perché non serà parimente lecito al pittore di fare il medemo col pennello, che
e conseguentemente fanno che si conosca se il pittore è, come doveria essere, perito delle
; onde, parlando Platone appunto di un pittore, in questo proposito scrisse: Si quis
e fa conoscere l 'artefice per inetto pittore. Imperò che la pittura, come ognuno
ongere il suo sacratissimo corpo; pensandosi il pittore di favorirla con questo singolar atto di pietà
, ma si rida insieme della sciochezza del pittore. Onde noi per degni rispetti le tralasciamo
voce in quanto può convenirsi alla facoltà del pittore, acciò che schifi quelli errori che sogliono
capire; sì come anticamente fu notato quel pittore che avea figurato a seder Giove di tal
bocca del vase. Così aviene quando il pittore non dà il luoco alle cose che figura
. Secondo, considerandola come cosa fatta da pittore, e questo ancora in più modi:
non intendiamo però volere con questo ubligare un pittore a fare minutamente ogni particella che pertenga a
ricerca giudizio e perizia, saggio sarà quel pittore che, dovendo dipingere cose ecclesiastiche, se
diverse, le quali non è tenuto il pittore di abbracciare tutte; e lasciandone alcune,
agli apostoli. Onde non sarà difettoso il pittore, se, volendo rappresentare l 'atto
è celebre l 'atto che fece quel pittore detto Timante, del quale scrive l '
stendere col disegno e colore quello che al pittore sia venuto in fantasia per dare trattenimento a
diletta; sì come parimente non vietamo al pittore o scultore qualunque disegno, ben che non
Plinio esser stato al tempo di Augusto un pittore chiamato Ludio, qui primus instituit amoenissimam parietum
o lineamenti storti, o altra inezzia del pittore, eccitano il riso a chi ha qualche
magis quam facetiis ridiculus; e di un pittore narra Eliano ch 'era sì sciocco et
uno esempio molto a proposito di quel famoso pittore chiamato Zeusi, che, avendo dipinta con
concetti invenzioni nuove che si appresentino abbia il pittore l 'occhio sempre al fine di giovare
simili, ne 'quali l 'accorto pittore dovrà avere cura di non lasciarsi trapportare dalla
noi di volere ligare affatto le mani al pittore, che non possa talora stenderle fuor di
diciamo che, essendo l 'officio del pittore l 'imitare le cose nel naturale suo
tale trasfigurazione, non pare che convenga al pittore ora d 'introdurla, eccetto in quei
quel che si trova scritto d 'un pittore in tal proposito, che, avendo voluto
autore, non basta questo a scusare il pittore, ma deve egli nell 'opere sue
. Il medesimo possiamo affermare in universale del pittore, e tanto più, quanto l '
tre capi: cioè, o che il pittore, overo padrone che comanda, non vuole
e l 'altro, doverà il buon pittore avere proponimento nell 'animo di volere giovare
del disegno, presuponendo che di quella il pittore ne sia instrutto quanto si conviene; altrimente
oscurità che nasce per non sapere bene il pittore quella materia che vuol fare; perché,
sacre e misteri, i quali se il pittore averà questo giudicio di andarli compartendo con ordine
campo, sì come è narrato di un pittore che, avendo in una picciola tavoletta ritratto
d 'ignoranzia o d 'errore il pittore che non lo merita. E perciò è