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Vita di Giotto

Vasari Giorgio, edizione del 1568 35 risultati

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, che è dall 'altra parte della chiesa verso tramontana, la quale è de '

. Nella capella de 'Baroncelli in detta chiesa è una tavola a tempera di man di

forzati averlo in somma venerazione. Nella medesima chiesa di S. Croce sono ancora, sopra

croce; e dall 'altra banda della chiesa, apunto dirimpetto a questa, sopra la

di S. Francesco. Lavorò anco nella chiesa del Carmine, alla cappella di San Giovanni

'Frati di San Francesco, dove nella chiesa di sopra dipinse a fresco, sotto il

attraversa le finestre, dai due lati della chiesa, trentadue storie della vita e fatti di

, dipinse nel medesimo luogo, ma nella chiesa di sotto, le facciate di sopra dalle

Avendo poi Giotto nella Minerva, chiesa de 'Frati Predicatori, dipinto in una

signori della Scala, dipinse nel Santo, chiesa stata fabricata in que 'tempi, una

da Polenta alcune storie in fresco intorno alla chiesa che sono ragionevoli. Andato poi da Ravenna

tempera che è oggi nel mezzo di quella chiesa, se ne ritornò finalmente in Firenze,

S. Chiara, monasterio di donne e chiesa reale, voleva che da lui fusse di

detto Malatesta signore; e lì, nella chiesa di S. Francesco, fece moltissime pitture

Pandolfo Malatesti, che rifece tutta la detta chiesa di nuovo, furono gettate per terra e

luogo, all 'incontro della facciata della chiesa, in fresco, l 'istoria della

d 'Arimini, fuor della porta della chiesa un S. Tomaso d 'Aquino che

il quale fu messo a man destra in chiesa; et un altro simile ne fece in

sopra la porta maggiore nell 'entrare in chiesa. A man destra, sopra la sepoltura

la sepoltura de 'Gaddi e nella medesima chiesa, fece sopra il tramezzo un S.

Giotto. Nel tramezzo di detta chiesa era, quando questo libro delle Vite dei

in un arco sopra la porta didentro la chiesa, tre mezze figure, oggi coperte di

coperte di bianco per illuminare la chiesa. E nella sala grande del Podestà di

Maria del Fiore dalla banda sinistra entrando in chiesa, dove è un matton di marmo

Puccio Capanna fiorentino che in Rimini, nella chiesa di San Cataldo de 'Frati Predicatori,

marinari. Dipinse il medesimo in Ascesi nella chiesa di San

Giotto, et in Fiorenza nella chiesa di Santa Trinita fece, allato alla porta

Pistoia fece a fresco la cappella maggiore della chiesa di San Francesco e la cappella di San

loro che sono ragionevoli. Nel mezzo della chiesa di S. Domenico della medesima città è

. È di sua mano ancora in detta chiesa, sopra la porta di Santa Maria Nuova

già detta città d 'Ascesi, nella chiesa di sotto [di] San Francesco, alcune storie

e molto risoluta, e nella cappella della chiesa di Santa Maria degl 'Angeli, lavorata

per quello che si conosce, nella medesima chiesa la cappella di San Martino e le storie

come in Bologna una tavola nel tramezzo della chiesa con la Passione di Cristo e storie di

come si può insino a oggi veder nella chiesa di S. Francesco di Forlì in un

Vite di Agostino di Giovanni e Agnolo di Ventura

Vasari Giorgio, edizione del 1568 12 risultati

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disegno degli stessi Agostino et Agnolo, la chiesa e convento di San Francesco, intervenendovi il

con molta diligenza la condussono e murarono nella chiesa del Vescovado d 'Arezzo, nella capella

in Bologna una tavola di marmo per la chiesa di S. Francesco, l 'anno

un legato del Papa si diede liberamente alla Chiesa, et il Papa all 'incontro promise

fu fatta con ordine e disegno loro la chiesa nuova di S. Maria, appresso al

nella città d 'Ascesi - dove nella chiesa di sotto di San Francesco fece una capella

) avea fatto fare, edificò egli la chiesa e molte stanze nel convento e per tutto

anno 1343; et in Bologna, nella chiesa di San Domenico, il medesimo maestro Iacopo

'altra pur di marmo e nella detta chiesa, molto ben lavorata, per Taddeo Peppoli

Iacopo a Vinezia sua patria, fondò la chiesa di Sant 'Antonio, che prima era

essendo doge messer Andrea Dandolo; la quale chiesa fu finita l 'anno milletrecentoquarantanove. Iacobello

a molte altre cose fece nella patria la chiesa di San Domenico e di scultura la porta

Vite di Stefano Fiorentino e Ugolino da Siena

Vasari Giorgio, edizione del 1568 3 risultati

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maniera condotto. Lasciò similmente una cappella in chiesa cominciata e non finita, che è molto

riavuto la sanità, fece nel tramezzo della chiesa di Santa Croce, nella cappella degl '

Gloria Celeste nella nicchia della cappella maggiore nella chiesa di sotto di San Francesco, dove è