, unica sicura in Padova. Egli dipinse poco, ma distribuiva i lavori a migliori
d 'aver vinto Manfredi a Benevento. Dipinse inoltre Cimabue l 'immagine del patriarca S
ed altre pitture nella medesima chiesa. Ancora dipinse per i monaci vallombrosani una gran tavola,
, un Salvadore, e una Nostra Donna dipinse, con cui eccitava i popoli alla devozione
vide tanto applaudita ne 'suoi tempi. Dipinse per tutta Italia molte cappelle, e tavole
lunga migliori vi si fussero potute collocare. Dipinse poi a fresco la cappella del palazzo del
chiesa [p. 107] di S. Croce dipinse quattro cappelle; nella prima delle tre,
con bella vivezza e spirito; ancora vi dipinse due storie di San Gio. Evangelista,
stesso. Per la cappella de 'Baroncelli dipinse la tavola dell 'incoronazione di M.
questa volta convennegli fermarsi in Arezzo, dove dipinse la cappella di S. Francesco nella Pieve
finestre dai due lati della medesima chiesa, dipinse trentadue storie della vita e fatti del patriarca
bande dell 'altar maggiore nella superior parte dipinse diverse non meno pellegrine, che divote invenzioni
Firenze, dove per la città di Pisa dipinse la figura dello stesso santo stimmatizzato, che
gran facciate di dentro, ed egli vi dipinse a fresco sei storie di Giob. Quest
a Roma in servizio di quel pontefice, dipinse a fresco in S. Pietro, l
iscrizione del nome del maestro, che la dipinse e del pontefice, che la trasportò.
fabbricata la chiesa del Santo, e vi dipinse una bellissima cappella. In questo tempo e
signori Estensi fermato in Ferrara, e quivi dipinse nel lor palazzo, e nella chiesa di
chiama il monastero di S. Salvi) dipinse molte cose a tempera, ed a fresco
a Lucca; quivi ad istanza di Castruccio dipinse per la chiesa di S. Martino una
del re Ruberto suo padre, e quivi dipinse nel real chiesa di S. Chiara alcune
concetto statogli mandato dallo stesso Dante Alighieri. Dipinse in Castel dell 'Uovo la cappella,
porta della chiesa di S. Cataldo, dipinse un S. Tommaso d 'Aquino in
per la chiesa di S. Marco, dipinse il gran Crocifisso in campo d 'oro
campanile. Poi tornossene a Padova, dove dipinse molte cappelle, e tavole: ma non
'dipignesse il suo reame. Giotto gli dipinse un asino imbastato, che teneva a '
parlerà tra 'discepoli di Giotto, che dipinse la Madonna del campo santo di Pisa,
opere più magnifiche. In Siena sua patria dipinse nel Duomo, nel palazzo de 'Signori
, epist. 6; e similmente vi dipinse madonna Laura, ovvero Lauretta delia nobil Famiglia
aiutò nella maggior parte dell 'opere. Dipinse questi in Bologna nella facciata di fuori di
, e l 'opere di lui, dipinse nella chiesa di S. Basilio al canto
'effigie dello stesso pontefice ch 'ei dipinse in una sua bella tavola per lo convento
'artefice, di ritorno a Roma, dipinse in Assisi, nella chiesa di sotto di
dove oggi è la fortezza da basso. Dipinse per lo contado della stessa città, e
grazie: e tanto basti di questo. Dipinse inoltre Buffalmacco, nella chiesa di S.
Tornandosene poi Bruno con Buffalmacco a Firenze, dipinse nella chiesa di Santa Maria Novella ad istanza
Cornacchini, dove anche Calandrino per quache tempo dipinse; e trovasi anch 'egli essere stato
. Discepolo di Giotto. Dipinse costui nel monastero di Monte Uliveto di Ferrara
: Petrus Laurati de Senis. In Firenze dipinse molte cose, che il tempo ha distrutte
, nella facciata accanto alla porta principale, dipinse d 'assai buona maniera molte storie delle
per cagione della nuova fabbrica fu demolito. Dipinse ancora in molte altre città e luoghi d
non recano alcuna contradizione a tal supposto. Dipinse Stefano a fresco la Madonna del campo santo
tanto espresse qualunque cosa volle. Dipinse in Pistoia la cappella di San Jacopo.
di Firenze, e in altre opere. Dipinse a fresco nella chiesa di Santa Croce.
. Nel chiostro di San Domenico di Siena dipinse a fresco una Vergine in trono col figliuolo
entrare in quel santuario. Nella facciata poi dipinse le sette scienze, ovvero arti liberali co
il quale fattosi pratico nell 'arte, dipinse nel chiostro de 'frati minori di sua
Agnesa alcune tavole. Ancora nello spedal grande dipinse a fresco una storia della natività di Maria
San Procolo, fece una tavola, e dipinse una cappella. Fu chiamato a Cortona,
dalla parte di sagrestia. In San Pancrazio dipinse la tavola della cappella maggiore, nella quale