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Baldinucci Notizie de' professori del disegno (1845)

a cura di Ranalli 50 risultati

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la coronazione della Madrea d 'Iddio. Dipinse a fresco per la famiglia de 'Soderini

buon disegno. In Prato città di Toscana dipinse a fresco la cappella della sacra Cintola della

dalla città di Firenze, dove nella Pieve dipinse a fresco con istraordinaria diligenza la cappella di

alcune nuove fortificazioni. Tornato a Firenze, dipinse una cappella dedicata a San Michele Archangelo sopra

Giovanni da Ponte. L 'anno 1355 dipinse in San Paolo a Ripa d 'Arno

, ed in quella della Madonna degli Angeli dipinse assai dopo la morte del maestro, del

vivo la sua propria persona. In firenze dipinse in Santa Trinita, per la nobilissima famiglia

dai lati d 'altri buoni maestri. Dipinse pure in Firenze nella Badia la cappella di

al tempo. Tornato poi a Firenze, dipinse per Giovanni degli Agli a Nuovoli sua villa

molto da operare nell 'arte sua. Dipinse per le chiese di Santa Maria Novella,

di sant 'Antonio abate; ed ancora dipinse la storia della sacrazione di detta chiesa fatta

con grandissima diligenza; e di più vi dipinse una immagine di [p. 249] Maria Vergine

L 'anno della crudele mortalità del 1348 dipinse la cappella della piazza di quella sua patria

parte verso dove poi furono i pupilli. Dipinse in Roma, ed in molte altre città

molto desideroso di gloria; che però sempre dipinse con diligenza ed accuratezza, senza fermarsi punto

particolarmente nella sua patria, dove nella pieve dipinse la [p. 256] cappella di Santa Maria

del nostro artefice. Chiamata a Pisa, dipinse nel campo santo una grande storia del giudizio

Nello di Gio. Falconi Pisano, che dipinse molte tavole nel duomo di Pisa; e

pittori di Firenze l 'anno 1355. Dipinse in Santa Croce la cappella di San Lorenzo

le porte di Firenze dalla parte di dentro dipinse alcune devote immagini, parte delle quali guaste

il ritratto di Pietro suo maestro, e dipinse ancora in altri luoghi d 'Italia.

Orcagna, e suo discepolo. Dipinse costui in Firenze in San Michele Visdomini un

giungere suo intendimento, interamente la maniera. Dipinse costui per la nobil famiglia de 'Gucci

, si veggono scritte le seguenti parole: Dipinse Tommaso di Stefano Fortunatino de 'Gucci Tolomei

pure coll 'aver detto, che Giottino dipinse la cappella intera, intese di dire,

per lungo tempo avanti per tutta Italia si dipinse di quella maniera, perché qualche tempo vi

Giotto, ch 'egli circa al 1316 dipinse molto in Padova nella chiesa del Santo,

; poi si portò a Verona, e dipinse il palazzo di Cane della stessa signoril famiglia

un 'altra volta a Padova, vi dipinse altre molte cose; onde fin qui non

del senato, dell 'anno 1365, dipinse nella sala del maggior consiglio (che per

Bologna sono altre molte sue opere. Jacopo dipinse l 'anno 1384 tutta la facciata in

concorrenza di Aldigieri da Zevio. Il medesimo dipinse in Padova insieme con Aldigieri e Sebeto da

pitture fatte nella parte di sopra. Aldigieri dipinse alcune [p. 296] storie di santa Lucia

nella parte di sotto; e Sebeto vi dipinse alcune storie di san Giovanni. Dipoi insieme

Bartolo detto di maestro Fredi, il quale dipinse in Siena sua patria, ma assai più

quella pieve, entrando a man sinistra, dipinse d 'assai ordinaria maniera tutta la facciata

, come lasciò scritto lo stesso autore, dipinse nella chiesa del monastero di San Benedetto grande

in vescovado; per la famiglia degli Ubertini dipinse un san Cristofano. Portatosi a Bologna vi

Maggiore, nella cappella de 'Beccuti, dipinse storie di san Giovanni evangelista, e nella

scoprire intorno alle difficoltà dell 'arte. Dipinse gli sportelli del tempio di San Giovanni,

, il quale nel chiostro di San Domenico dipinse una Vergine annunziata con vago colorito, per

e trecent 'anni Da Siena qui dipinse Lippo Vanni. [p. 303]

la sua religione, dico ch 'egli dipinse la tavola dell 'altar maggiore di suo

poi distrutta col monastero, chiamasi Camaldoli, dipinse un Crocifisso [p. 315] sopra a tavola

, il quale dopo la morte del maestro dipinse il bel tabernacolo, ch 'è nella

questi ancora un certo pittore Pisano, che dipinse in Patria nella chiesa di San Francesco nella

quanto concedeva quella età, per valentuomo. Dipinse in Siena sua patria, nella chiesa di

vivo, che fu stimata opera singolarissima. Dipinse in Cortona; poi fu chiamato a Firenze

San Gimignano, terra di Valdelsa, dove dipinse a fresco nella [p. 317] pieve cose

Questi pure fu chiamato a Firenze, dove dipinse nel palazzo dei Medici, ed in Siena