altri dicano se stesso. Per la detta chiesa fece ancora in diversi luoghi molte figure,
Nicodemo riposto nella sepoltura molto divotamente. Nella chiesa de 'Frati de 'Servi dipinse la
la capella dell 'altare maggiore di quella chiesa, dove fece in fresco alcune storie di
molto ben colorita, e nel mezzo della chiesa, quando s 'entra a man manca
voler piantargli. Similmente per le facce della chiesa si veggono alcune storie di S. Giovanni
finite per eccellenza. In Casentino nella chiesa del Sasso della Vernia dipinse la capella dove
medesima Santa Maria Novella sopra il tramezzo della chiesa fece ancora un S. Geronimo vestito da
, ha impetrato da Dio gradi orrevolissimi nella chiesa, chericati di camera, vescovadi, cardinalati
Orgagna. Il quale fece anche in detta chiesa, pure a fresco, la capella degli
del quale fu Andrea studiosissimo. Fece nella chiesa de 'Servi della medesima città, pur
Andrea a Fiorenza, dove nel mezzo della chiesa di Santa Croce a man destra, in
in Avignone, le quali ancora sono nella chiesa catedrale di quella città. Poco poi,
Antonio di Pisa, appoggiata al tramezzo della chiesa. Dopo la morte d 'Andrea
tavola con molte figure, posta nella medesima chiesa presso alla porta. Ma fra tutti
Pisa nella capella di S. Domenico della chiesa di S. Caterina, in una tavola
vivaci e ben colorite. E nella medesima chiesa fece nella capella di S. Tommaso d
et in fresco sopra la porta principale della chiesa la storia della missione dello Spirito Santo,
Santo, e su la piazza di detta chiesa, per ire al Canto alla Cuculia,
. Lorenzo de 'Giuochi, entrando in chiesa per la porta a man destra nella facciata
poco di tal mestier intendente. Nella detta chiesa è, di mano di Tommaso, rimaso
Damiano che furono guasti nell 'imbiancare la chiesa, et al Ponte a 'Romiti in
a man ritta. In Ascesi ancora nella chiesa di sotto di S. Francesco dipinse sopra
Chiara della medesima città, a mezzo la chiesa, dipinse una storia in fresco, nella
, come apertamente si vede in Fiorenza nella chiesa di San Romeo, per una tavola lavorata
, che è posta nel tramezzo di detta chiesa a man destra, è un Cristo morto
poi stati i loro successori dalla S. Chiesa Romana e da 'Sommi Pontefici di quella
nobile degl 'Alberti la capella maggiore della chiesa di Santa Croce a fresco, facendo in
Bardi, pure in fresco e nella medesima chiesa, alcune storie di San Lodovico, si
de 'Signori, e in particolare la chiesa di Santo Romolo, ella fu rifatta col
storiette di figure in fresco; e nella chiesa era in una faccia oggi per farvi capelle
maggior parte delle volte e delle facciate della chiesa di S. Margherita, dove oggi stanno
fatto finire il convento e il corpo della chiesa di S. Agostino da Moccio scultore et
la storia de 'Magi, e nella chiesa dello Spirito Santo fece alcune storie di S
che furono consumate dal miserabil incendio di quella chiesa. In San Gimignano di Valdelsa lavorò a
tutta Toscana, e particolarmente in Arezzo nella chiesa di S. Domenico una sepoltura di marmo
sostegno et ornamento all 'organo di detta chiesa; e se a qualcuno paresse che ella
quella fabrica; et in Arezzo rifece la chiesa di S. Agostino, che era piccola
del Casentino. E perché Moccio condusse questa chiesa senza volte e caricò il tetto sopra gl
di troppo animo. Il medesimo fece la chiesa e convento di S. Antonio che inanzi
. Francesco della città medesima. Nella quale chiesa di S. Agostino fece anco la sepoltura
nostri dì fu fatto insieme con tutta la chiesa gettare in terra da monsignor Ricasoli vescovo di
sopra la quale era posta la detta piccola chiesa di Sant 'Antonio. Essendo dopo
papa Innocenzo Sesto nella capella maggiore. Nella chiesa poi di S. Bartolomeo, per lo
di bianco. Lavorò similmente nella chiesa di S. Domenico la capella di S
predisse molte disaventure agl 'Aretini. Nella chiesa di S. Agostino fece a fresco,
molte altre pitture in diversi luoghi di detta chiesa. Finalmente, avendo sopra le porte della
messer Dardano Acciaiuoli, avendo fatto fabricare la chiesa di S. Niccolò alle sale del Papa
suo fratello vescovo, fece dipignere tutta quella chiesa a fresco di storie di S. Niccolò
fuoco che disavedutamente s 'apprese in quella chiesa, stata piena poco accortamente di paglia da
abate, et appresso la sagrazione di quella chiesa antichissima, consegrata da Pelagio papa [secondo] di