poi che il signor Duca si contenta che io non la corra, ma la faccia con
dandomi tutti quei riposi e quelle ricreazioni che io medesimo so disiderare. Onde l '
molte opere sopradette, mi diede licenza che io potessi alcuni mesi andare a spasso. Per
beatissimo papa Pio Quinto, mi comise che io gli facessi in Fiorenza una tavola per mandarla
contentezza e per conferirmi alcuni suoi pensieri, io andassi con la detta tavola a Roma,
e fatti alcuni disegni, mi ordinò che io facessi per l 'altar maggiore della detta
ingegnai condurla col maggiore studio e diligenza che io potei, sì per contentare non meno l
possa ricordarsi, quando la vede, che io lo amo e gli sono amico. Ho
la mano mi servirà alla voglia ch 'io tengo di lasciargli di mia mano un pegno
di mia mano un pegno della affezione che io le porto, si conoscerà quanto io lo
che io le porto, si conoscerà quanto io lo onori et abbia caro che la memoria
delle cappelle et ornamenti di pietre, ho io fra mano per messer Agnolo Biffoli, generale
, e di sé. Di che ho io già fatto un modello a suo gusto e
pro 'e comodo de 'quali principalmente io a così lunga fatica, la seconda volta
la seconda volta, messo mi sono, io mi veggio, col favore et aiuto della
Divina Grazia, avere quello compiutamente fornito che io nel principio della presente mia fatica promisi di
miei Signori ringraziando, che mi hanno onde io abbia ciò potuto fare comodamente conceduto, è
lunghetto et alquanto prolisso, l 'avere io voluto, più che mi sia stato possibile
che non s 'è inteso, o io non ho saputo dire così alla prima,
cui si tratta, e l 'avere io, nel tempo che ho rifatta e si
. A coloro ai quali paresse che io avessi alcuni, o vecchi o moderni,
averà per iscusato. E ben so io quante sieno le fatiche, i disagi e
quali, comeché vedute l 'avessi, io stava assai perplesso e dubbioso. I quali
aiuti sono veramente stati sì fatti, che io ho potuto puramente scoprire il vero e dare
famigliari amici e congiunti. Ora, se io averò conseguito il fine che io ho desiderato
, se io averò conseguito il fine che io ho desiderato, che è stato di giovare
al fine oggimai di sì lungo ragionamento, io ho scritto come pittore, e con quell
quanto alla lingua, in quella ch 'io parlo, o fiorentina o toscana ch '
dottamente a chi non ha, come ho io, più le mani ai pennelli che alla
e da me non vogliate quel ch 'io non so e non posso, appagandovi del
'Lettori Cristoforo Sorte. Io son certo, sincerissimi Lettori, che molti
d 'altrui, mi biasmeranno ch 'io abbia pigliato carico di scrivere cosa, nella
possano terminatamente insegnare; e seguentemente, che io abbia scritta cosa soverchia et incerta. Altri
maggiore del merito. Altri diranno ch 'io non ho osservata la proprietà della lingua toscana
proprietà della lingua toscana, e ch 'io non ho conosciuto il grado di quella bellezza
arrivata; et appresso mi biasmeranno ch 'io abbia questi miei scritti mandati alle stampe,
può onestamente; e che quello ch 'io ho scritto non sia stato perché, così
, ma solamente per dimostrar quello ch 'io ho osservato. Appresso, a me basta
, a me basta che sappiate ch 'io abbia usate quelle voci e que 'vocaboli
commodo esser regolato sia certissimo. Com 'io adunque con giusta intenzione et onesto desiderio ho
desiderio mio et a quella inclinazione ch 'io porto verso lei, forse ch 'io
io porto verso lei, forse ch 'io potrei promettermi di sodisfarle intorno ad alcuna di
saputo perfettamente pennelleggiare. E che posso dir io del vero nascimento de 'fiumi ch '
del vero nascimento de 'fiumi ch 'io posi nel disegno di quella poca Corografia che
semplicemente dimostrato. Appresso, che posso dir io dell 'imitar la natura ne 'suoi
qui aviso che niuno finora, ch 'io abbia inteso, se non alcuna cosa in
'spaziosi campi della pittura mi essercitassi, io mi conosco di gran lunga inferiore; oltre
, stimandomi forse più di quello ch 'io sono, non mi vorrà queste cose credere
vorrà queste cose credere. Laonde s 'io non le do alcun conto di quello ch
non abbia voluto compiacerle. E s 'io lo faccio, veggio all 'incontro il