. Finita questa capella lavorò Spinello nella chiesa del Carmine in fresco la capella di S
. In un 'altra capella della medesima chiesa che è a canto alla maggiore, fece
Nunziata in fresco molto bella, e nella chiesa di S. Apostolo nella tavola dell '
, gli fu fatto dipignere dal Comune nella chiesa del Duomo Vecchio fuor della città la storia
l 'avesse. Dipinse ancora nella medesima chiesa, nella capella di S. Michelagnolo,
: le quali tutte opere fatte in questa chiesa furono lavorate a fresco con una pratica molto
pitture dipinse per quella Compagnia nella facciata della chiesa di S. Laurentino e Pergentino una Madonna
dipinse il tabernacolo grande che è fuori della chiesa e parte d 'un portico che l
; la tavola ancora che oggi è nella chiesa delle Monache di S. Giusto, dove
1539 quando, essendo finita di rifare quella chiesa tutta di nuovo, Giorgio Vasari fece una
maggiore di quella Badia, il tramezzo della chiesa a fresco e due tavole. Di lì
porta che va in coro nel tramezzo della chiesa. In una delle quali, che è
Fece ancora nella faccia di dentro di quella chiesa, dove è l 'altare della Nostra
con molte altre che egli fece per quella chiesa, sopra il coro della quale dipinse la
Fuor d 'Arezzo ancora dipinse nella chiesa di S. Stefano (fabricata dagl '
tesori e gl 'offerivano. In quella chiesa medesima una Nostra Donna che porge a Cristo
spesa, quando fu gettata per terra la chiesa di Santo Stefano tagliarono intorno a essa il
. Similmente la capella che è in quella chiesa di S. Antonio con altri Santi,
in San Domenico della medesima città entrando in chiesa, fu da Spinello lavorata in fresco con
dal mezzo in su fatto nella facciata della chiesa sua, tanto bello che par vivo,
Antonio sono di mano di Spinello similmente nella chiesa di San Giustino, nella capella di Sant
nella capella di Sant 'Antonio. Nella chiesa di San Lorenzo fece da una banda alcune
alcune storie della Madonna, e fuor della chiesa la dipinse a sedere, lavorando a fresco
della Trinità si vede un tabernacolo fuor della chiesa da Spinello benissimo lavorato a fresco, dentrovi
fine, con essequie onoratissime fu sepellito nella chiesa di S. Iacopo sopra Arno.
Da Fiorenza essendo condotto in Arezzo, nella chiesa di Santo Antonio alla capella de 'Magi
a man sinistra, séguitano nella facciata della chiesa, di mano del medesimo, sei storie
la porta di San Procolo, e nella chiesa di San Francesco nella tribuna dell 'altar
'altar maggiore che ancor oggi nella loro chiesa si vede, la quale fu posta su
come aveva anco fatto nella tavola della sua chiesa degl 'Angeli; la quale tavola di
Scheraggio dipinse la tavola, e nella detta chiesa di S. Trinita la capella de '
che sono ragionevoli; et in Firenze nella chiesa de 'Romiti pur di Camaldoli (che
, disse: " Se fussero secondo la Chiesa Romana e non, come sono, secondo
che fu pisano, il quale dipinse nella chiesa di S. Francesco di Pisa alla capella
Santo Agostino della medesima terra, entrando in chiesa per la porta principale a man manca,
perché fu chiamato a lavorare a Perugia nella chiesa di S. Domenico, dove nella capella
una tavola dentrovi la Nunziata e, nella chiesa del Carmine, la tavola dell 'altar
mez[z]o a molti Santi; e nella medesima chiesa, sopra la capella di S. Giovanni
alcuni Santi che sono sopra la porta della chiesa di quel monasterio, fra i quali è
che sposa la Povertà. Dipinse anco nella chiesa di Camaldoli di Firenze, per la Compagnia
martirio d 'alcuni Santi, e nella chiesa due capelle che mettono in mezzo la capella
buono e costumato religioso - una facciata della chiesa del Carmine, dove egli fece i martiri
si veggiono. Fece dopo queste nella medesima chiesa molte altre figure, e particolarmente nel tramezzo
e modello di Lorenzo murò vicino a detta chiesa il suo palaz[z]o, et il magnifico principio
Spedale, che così fusse accresciuta la sua chiesa dedicata a Santo Egidio, che allora era
, l 'anno 1418, la nuova chiesa, la quale fu in un anno finita
volle ser Michele, nella facciata di quella chiesa, ritraendovi di naturale quel Papa et alcuni
'essere il primo che dipignesse nella principale chiesa della sua città, cioè in Santa Maria
, e nei pilastri poi e per la chiesa i dodici Apostoli con le croci della consegrazione
da papa Eugenio Quarto viniziano. Nella medesima chiesa gli fecero dipignere gl 'Operai, per