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Lettera a Cristoforo Sorte

Vitali Bartolomeo 2 risultati

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mercé vostra, mi avete donata. Laonde io molto vi ringrazio e della memoria che tenete

et infiniti suoi artificii. Veramente com 'io in ciò molto lodo la vostra diligenza,

Osservazioni nella pittura di M. Christoforo Sorte al Magnifico et Eccellente Dottore et Cavaliere il Signor Bartolomeo Vitali. 

Sorte Cristoforo 39 risultati

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intendenti di questa professione. Nulladimeno, essendo io dispostissimo di preporre ogni piacere suo, come

suoi comandamenti et i molti oblighi ch 'io tengo con essolei m 'abbiano a ciò

'origine dei fiumi, nella quale quantunque io conosca in quanta prosonzione io trascorra toccando materia

nella quale quantunque io conosca in quanta prosonzione io trascorra toccando materia appartenente ad uomini letterati e

e non ad un puro prattico come son io, e tanto più opponendomi a quell '

, che altre volte in così fatta materia io scrissi all 'illustrissimo et eccellentissimo Signor Sforza

me queste cose sapevate, e ch 'io doveva anzi da voi impararle, che pigliar

buone per dipingere in carta. Ho io adunque essa Corografia situata ai quatro venti maestri

con li colori, al meglio ch 'io ho saputo, alla natura assomigliati. I

Vostra Eccellenza vegga maggiormente il desiderio ch 'io porto di servirla e di compiacerla, poiché

questo. Per far la prima, io piglio bicchieri tre di acqua netta, oncie

di sopra. Quanto poi alla terza, io piglio delle pomelle di spin corvino, e

gli infertili. Per colorire le montagne io piglio minio e lo faccio liquido, temperandolo

il quale per le ombre delle carni ho io ritrovato perfettissimo. Quanto a 'panni,

essere dipinte, ma solamente quello ch 'io in ciò ho osservato. Quei nuvoletti

, così quella dolce e rosseggiante chiarezza ho io con biaca, minio e gialdolino fatta,

, bisogna pigliare della calcina, la quale io preparo a questo modo: piglio calcina viva

quindeci giorni, e diviene purgata, onde io non gli metto più acqua, ma lasciola

armi verso la Piazza; il che ancor io facendo e veduto il fuoco, mi fermai

dirovvi solo come questo caso, essend 'io allora pittore, con li colori imitai,

pittore l 'averebbe dipinta. E stimo io che non averebbe usati colori fissi e di

li colori imaginare. E questo veramente giudico io che siano importantissime parti di quelle maravigliose grandezze

il beneficio di questa chiesa. Benché però io stimo che molti pittori non siano così sciocchi

tutte le ragioni da noi dette, ma io penso che gli mettano i colori così fissi

di quel vivo e santissimo splendore. Nulladimeno io mi rimetto in tutto a quello che più

Verona, la qual opra Vostra Eccellenza et io abbiamo veduta insieme: perciò che alle figure

lei si possa dipingere che stia bene: io non tacerò di dimostrare le vere ragioni con

di Desenziano. Dicovi adunque che, essendo io provisionato dell 'eccellentissimo Signor Federico Gonzaga,

che rappresentasse un bellissimo chiostro; e pratticando io allora con M. Giulio Romano, il

una graziosa e perfetta imitazione, com 'io ho osservato in M. Giacomo Tentoreto,

ormai, eccellente mio Signore, ch 'io vi levi da quella noia nella quale forse

che mi avevate con le vostre lettere prescritti io sia uscito, e che, non avendovi

dubbio verissimo confesso sicuramente. Ma, considerando io che tutto ciò ch 'io ho detto

, considerando io che tutto ciò ch 'io ho detto, et in parte accennato,

necessità del soggetto e solamente per compiacervi: io spero certissimo che mi averete per iscuso e

e di più purgato giudicio che non sono io, e conoscendo in quali cose io sia

sono io, e conoscendo in quali cose io sia mancato e di quali artificii e bellezze

tanto in ciò al mondo giovare, quanto io desiderarei che gli fosse giovato. E se

qualche modo sentano da loro alcuno giovamento, io mi contento che diano tutta la laude alla

Discorso intorno alle imagini sacre e profane, diviso in cinque libri, dove si scuoprono varii abusi loro e si dichiara il vero modo che cristianamente si doverìa osservare nel porle nelle chiese, nelle case et in ogni altro luogo. Raccolto e posto insieme ad utile delle anime per commissione di Monsignore Illustriss. e Reverendiss. Card. Paleotti Vescovo di Bologna. Al popolo della città e diocese sua.

Paleotti Gabriele 4 risultati

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in questo o simile senso: Ecco, io son quello che non mi metto ad azzione

piedi; un 'altra: Ecco, io son quello che son inespugnabile dai colpi del

; et un 'altra: Ecco, io son quello che col mio valore mi faccio

e dica al popolo: « Vedete che io son qui; eccomi, che ci ho

Lettera di Messer Bartolomeo Ammannati, architetto e scultor Fiorentino, agli onoratissimi Accademici del Disegno.

Ammannati Bartolomeo 5 risultati

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e buoni ragionamenti, massimamente nel tempo che io fui consolo, non mancai di pregare (

sapete tutti, eccellenti Accademici, quant 'io pregassi, che delle proporzioni, distribuzioni,

cagione non so. Quel tanto adunque che io allora con viva voce arei disiderato di dire

nell 'errore e difetto, nel quale io nel mio operare son incorso e caduto,

non picciolo errore e difetto non potend 'io in altra guisa ammendare e correggere, essendo