mercé vostra, mi avete donata. Laonde io molto vi ringrazio e della memoria che tenete
et infiniti suoi artificii. Veramente com 'io in ciò molto lodo la vostra diligenza,
intendenti di questa professione. Nulladimeno, essendo io dispostissimo di preporre ogni piacere suo, come
suoi comandamenti et i molti oblighi ch 'io tengo con essolei m 'abbiano a ciò
'origine dei fiumi, nella quale quantunque io conosca in quanta prosonzione io trascorra toccando materia
nella quale quantunque io conosca in quanta prosonzione io trascorra toccando materia appartenente ad uomini letterati e
e non ad un puro prattico come son io, e tanto più opponendomi a quell '
, che altre volte in così fatta materia io scrissi all 'illustrissimo et eccellentissimo Signor Sforza
me queste cose sapevate, e ch 'io doveva anzi da voi impararle, che pigliar
buone per dipingere in carta. Ho io adunque essa Corografia situata ai quatro venti maestri
con li colori, al meglio ch 'io ho saputo, alla natura assomigliati. I
Vostra Eccellenza vegga maggiormente il desiderio ch 'io porto di servirla e di compiacerla, poiché
questo. Per far la prima, io piglio bicchieri tre di acqua netta, oncie
di sopra. Quanto poi alla terza, io piglio delle pomelle di spin corvino, e
gli infertili. Per colorire le montagne io piglio minio e lo faccio liquido, temperandolo
il quale per le ombre delle carni ho io ritrovato perfettissimo. Quanto a 'panni,
essere dipinte, ma solamente quello ch 'io in ciò ho osservato. Quei nuvoletti
, così quella dolce e rosseggiante chiarezza ho io con biaca, minio e gialdolino fatta,
, bisogna pigliare della calcina, la quale io preparo a questo modo: piglio calcina viva
quindeci giorni, e diviene purgata, onde io non gli metto più acqua, ma lasciola
armi verso la Piazza; il che ancor io facendo e veduto il fuoco, mi fermai
dirovvi solo come questo caso, essend 'io allora pittore, con li colori imitai,
pittore l 'averebbe dipinta. E stimo io che non averebbe usati colori fissi e di
li colori imaginare. E questo veramente giudico io che siano importantissime parti di quelle maravigliose grandezze
il beneficio di questa chiesa. Benché però io stimo che molti pittori non siano così sciocchi
tutte le ragioni da noi dette, ma io penso che gli mettano i colori così fissi
di quel vivo e santissimo splendore. Nulladimeno io mi rimetto in tutto a quello che più
Verona, la qual opra Vostra Eccellenza et io abbiamo veduta insieme: perciò che alle figure
lei si possa dipingere che stia bene: io non tacerò di dimostrare le vere ragioni con
di Desenziano. Dicovi adunque che, essendo io provisionato dell 'eccellentissimo Signor Federico Gonzaga,
che rappresentasse un bellissimo chiostro; e pratticando io allora con M. Giulio Romano, il
una graziosa e perfetta imitazione, com 'io ho osservato in M. Giacomo Tentoreto,
ormai, eccellente mio Signore, ch 'io vi levi da quella noia nella quale forse
che mi avevate con le vostre lettere prescritti io sia uscito, e che, non avendovi
dubbio verissimo confesso sicuramente. Ma, considerando io che tutto ciò ch 'io ho detto
, considerando io che tutto ciò ch 'io ho detto, et in parte accennato,
necessità del soggetto e solamente per compiacervi: io spero certissimo che mi averete per iscuso e
e di più purgato giudicio che non sono io, e conoscendo in quali cose io sia
sono io, e conoscendo in quali cose io sia mancato e di quali artificii e bellezze
tanto in ciò al mondo giovare, quanto io desiderarei che gli fosse giovato. E se
qualche modo sentano da loro alcuno giovamento, io mi contento che diano tutta la laude alla
in questo o simile senso: Ecco, io son quello che non mi metto ad azzione
piedi; un 'altra: Ecco, io son quello che son inespugnabile dai colpi del
; et un 'altra: Ecco, io son quello che col mio valore mi faccio
e dica al popolo: « Vedete che io son qui; eccomi, che ci ho
e buoni ragionamenti, massimamente nel tempo che io fui consolo, non mancai di pregare (
sapete tutti, eccellenti Accademici, quant 'io pregassi, che delle proporzioni, distribuzioni,
cagione non so. Quel tanto adunque che io allora con viva voce arei disiderato di dire
nell 'errore e difetto, nel quale io nel mio operare son incorso e caduto,
non picciolo errore e difetto non potend 'io in altra guisa ammendare e correggere, essendo