'migliori maestri antichi per assicurar le lor pitture dall 'aprirsi col tempo, e fendersi
servitù quasi si spense, ed erano le pitture in quel secolo non punto atteggiate, e
fatto per sedici anni in circa sopra le pitture, e disegni degli antichi maestri ad effetto
in più luoghi d 'Italia vedesi le pitture di lui fatte con grande artifizio.
, la quale come che comparata con le pitture moderne, sia oggi di poco pregio,
travagliata dalle guerre, non solamente mancarono le pitture, ma gli stessi pittori; per fortuna
Videro insieme coll 'antichissima chiesa molte pitture a fresco della mano di Cimabue fiorentino,
'autore soggiungerà, che con le pochissime pitture da esso addotte a confermazione di sua sentenza
buona erudizione dello stesso. Ma perché tali pitture non ognuno ha visto, né può vedere
mentre che pure tante e tant 'altre pitture erano per tutta Italia e fuori di diversi
di S. Petronio, ebbe quelle sue pitture in sì gran conto, che soggiunge il
sono oggi, stetti per dire, le pitture di Giotto inferiori a quelle de 'miglior
66] confronto che ho fatto d 'innumerabili pitture, che si facevano avanti a Cimabue,
autore, cioè che le sue nominate antiche pitture Già Comincino A Far Rimaner Bugiardo Chi Scrisse
parere ragionevolmente, benché in altri luoghi quelle pitture chiami Goffe E Insulse. Ora inventore essere
e innanzi ancora, stesse il mondo senza pitture, e pittori, come in moltissimi luoghi
d 'allora veduta maniera, che le pitture usate fino a quel dì parvero ch '
parvero ch 'ogni altra cosa fossero che pitture. Laonde non deve a chi che sia
infelice, quanto dimostrano oggi le poche lor pitture che son rimaste, credendosi che né più
. Io ho fin qui parlato delle pitture di questo tempio, al quale ho io
perché al comparir che fecero poi le pitture del famosissimo Giotto, restarono le sue,
che Giotto facesse quell 'infinito numero di pitture prima della Navicella in molto tenera età.
gloria di restauratore dell 'arte. Altre pitture fece in questa chiesa e nel convento,
sopra l 'organo; ed altre molte pitture fece, che oggi non più si veggono
e per un suo palazzo fece molte belle pitture, e una tavola per la chiesa de
fece nella chiesa di S. Francesco moltissime pitture a fresco, le quali a cagione della
Oltre alle notate di sopra, molte altre pitture fece Giotto dopo il 1334 nella città di
'un uomo così celebre, conciossiaché le pitture da lui fatte in Pisa e in Lucca
era quivi venuto a fare le sue famose pitture. Quanto alla seconda, erano tutti e
volte si trovò a disfare le sue nobili pitture, finché tornassero senza quel che offendeva il
che nello stesso tempo lavorasse Giotto le sue pitture in Roma, chiamatovi dal medesimo pontefice Benedetto
si portò ad Assisi a dar compimento alle pitture della chiesa di S. Francesco, tralasciate
mi fo a credere, che le stesse pitture non abbian data grande occasione a coloro,
sua mano disegni di minio, e di pitture, il che ci fa credere che Franco
, che ancor oggi si vedono con altre pitture a fresco di valentuomini di quei tempi molto
operare da sé, e fra le prime pitture che e 'fece in Roma furono alcune
storie del vecchio Testamento, e fece altre pitture in quel convento. Nella chiesa di S
e fattevi diverse cappelle, si persero quelle pitture, e solo rimase di mano di Pietro
, al possibile, di dare alle sue pitture gran rilievo, e in tutto seguitò la
al proposito nostro, che sono le sue pitture, dico, che operò egli molto di
molta osservazione che ho fatta sopra le sue pitture) un 'opera di sua mano,
credere al Vasari, egli afferma che le pitture di Buffalmacco in quel munistero fossero delle prime
Saggio. Collo stesso Buffalmacco ebbe mano nelle pitture della villa di Camerata di Niccolò Cornacchini,
hanno per gli antichi Scritti dell 'infinite pitture state fatte in quei tempi, che in
indubitati segni; là dove per avanti pochissime pitture si vedevano, cioè qualche divota immagine fatta
col parere di ottimi pittori pratichissimi pure delle pitture della città di Bologna, non dubito di
di San Francesco. Dell 'ultime sue pitture fu una tavola per Monte Oliveto di Chiusuri
Lorenzo Lorenzetti. Costui aiutò ad Ambrogio nelle pitture dello spedale di [p. 224] Siena,
Santa Giustina, e in San Matteo alcune pitture, che poi colle medesime chiese perirono nell
ridotta al moderno, e soprammodo abbellita con pitture nella volta di Bernardino Poccetti, e con