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Lettera di Messer Bartolomeo Ammannati, architetto e scultor Fiorentino, agli onoratissimi Accademici del Disegno.

Ammannati Bartolomeo 20 risultati

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chiunque le vede o vedrà, ch 'io mi dolgo d 'averle così fatte;

mia possa, noto ad ognuno quant 'io facessi male e quanto io me ne dolga

ognuno quant 'io facessi male e quanto io me ne dolga e me ne penta,

offeso la grandissima maestà di Dio, quantunque io non mi movessi già a così fare per

veggio pur che ne riesce; senzach 'io so che l 'ignoranza di ciò,

, siavi grato questo avertimento, ch 'io con tutto l 'affetto dell 'animo

'altri l 'inviti. Ond 'io consiglio tutti, che ve ne guardiate con

matura vostra età, sì come ora fo io, a vergognarvi e dolervi d 'avere

che mezzo le braccia? Tanti, che io non so se forse altri ne abbia mai

, quel principe volle e mi comandò che io così far dovessi, né io poteva o

comandò che io così far dovessi, né io poteva o deveva disdirgli »; perché,

che mai nessuno padrone e signore, che io servissi, non mi disse ch 'io

io servissi, non mi disse ch 'io tali figure né in cotal modo fatte io

io tali figure né in cotal modo fatte io far dovesse, ma la cattiva usanza e

, e ciò è la cagione ch 'io mi son così mosso a pregar voi tutti

per tempo di quel che ho saputo far io. E soggiungerò ancora, con buona grazia

. S. Papa Gregorio Xiii ch 'io dovessi fare una sepoltura tutta di marmi per

giovamento, che di altre statue ch 'io abbia fatto già mai; perciò che,

buono e largo pagamento. E se bene io feci il Colosso che è in Padova e

come già dissi), ancor ch 'io spero che, sotto sì prudente Pontefice qual

Avvertimenti del Dottore Aldrovrandi all'Ill.mo e R.mo Cardinal Paleotti sopra alcuni capitoli della Pittura.

Aldrovrandi Ulisse 2 risultati

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  • Trattati d'arte del '500
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scienza de l 'astrologia restasse perpetua. Io sono di parere che questi mattoni, de

di Pannone fosse corretto in Pausone, ancorché io sia d 'opinione che più presto voglia

Eccellenza della statua del San Giorgio di Donatello Scultore Fiorentino, posta nella facciata di fuori d'Orsanmichele, scritta da M. Francesco Bocchi in lingua fiorentina; dove si tratta del costume, della vivacità e della bellezza di detta statua

Bocchi Francesco 28 risultati

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  • Trattati d'arte del '500
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Disegno Insino nell 'anno Mdlxxi io scrissi questa picciola opera sopra la statua del

scritta, a lui fosse presentata. Perloché io posi ogni studio per fornire questa impresa,

da 'preghi, non ha molto che io mi disposi di mandarlo con la stampa alla

'Accademia del Disegno, son certo che io non mi inganno mandandole questa lettera, alla

mandandole questa lettera, alla cagione, cui io le dico, pertinente. Le lodi oltre

artefice sono date, che poco, come io avviso, risponde quello che ho scritto a

ho scritto a tanto merito. E certamente io mi fo a credere che questo singulare artefice

sanno questo le Ss. Vv. che io in carta non so divisare altramente; perloché

perloché tutto quello che per difetto di sapere io ho lasciato, senza fatica potranno considerare con

scultura più degli altri si conoscono singulari, io dico Michelagnolo Buonarruoti e Donatello

Sono adunque tre senza più (secondo che io avviso), che una tale perfezzione deono

bellezza. Ma egli si dee considerare che io altramente di quelle parti non voglio favellare,

, che sostiene la presente materia; perciocché io mi assicuro che, in considerando, cotanta

un solo segno in amendue si conosce, io dico nel volto, che con colori,

alcuni essere avvenuto. In questi, come io mi avviso, non dee essere tale difficoltà

, parlando di quei due valorosi capitani, io dico di Scipione e di Annibale, i

vero i simili. Perché questi solamente (io dico quelli che vanno imitando i simili del

non solo i costumi de 'migliori, io dico di uomini molto rari e molto singulari

si lasciano guidare? Né qui sottilmente voglio io disputare, se il costume della favella sia

e con ogni sollecitudine, mossi, come io mi avviso, dal nobile sembiante, pongono

in questa vile condizione si viva; perocché io di tal cosa lo stimo indegno e per

mirabili sia stato formato. E di vero io non credo che in alcun modo e '

singulare, non è cosa malagevole, come io avviso, a considerare. Perché, se

alcuna dissimiglianza sospicare, la quale (come io penso) genera bruttezza e difformità, accordò

'uccidesse. Un caso simile avvenne - io dico nel fine e nell 'effetto di

solo va di pari, ma, come io avviso, tutti lungo spazio si lascia a

dalla difficultà del marmo, considerò, come io penso, nella mente sua una divina magnanimità

creare una somma eccellenza potesse, non dirò io per muoversi, ma che quasi si muovono