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• Trattati d'arte del '500

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io non m 'intenda di sì fatte opere più che tanto, avendone nondimeno vista alcuna

carte, per poi ridurre in grand 'opere, tante cose variate in prospettiva, debba

meno stimare di quel che sono le buone opere altrui, è finalmente da Dio e dagl

ingegni meritano d 'aver luogo per alcune opere che fecero, degne veramente d 'essere

il Bacchiacca. Iacone adunque non fece molte opere, come quegli che se n 'andava

che riceve le stìmate; le qual due opere furono molte belle. Tornatosene poi a Firenze

con loro gerghi attendere a biasimare l 'opere d 'alcuni che erano eccellenti e vivevano

maestro Giovanni Rosto fiamingo. Dopo le quali opere condusse il Bacchiacca a fresco la grotta d

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, e parendomi a bastanza raccontare l 'opere loro; la qual cosa io non mi

Italia, né veduto le dette et altre opere che in questo spazio di ventiquattro anni sono

storia, e poi darò notizia dell 'opere d 'alcuni che ancora son vivi e

che non volesse da lavorare, et in opere onorevoli. Arrivato dunque Benvenuto in Ferrara,

di Gesù Cristo. Nel fare delle quali opere ricordandosi alcuna volta d 'avere lasciato Roma

et oro: e questa è delle migliori opere che facesse costui in tutta sua vita.

Testamento col Nuovo. Ma perché l 'opere di costui furono infinite, basti avere favellato

'altr 'occhio, che l 'opere sue fatte nell 'età di sessantacinque anni

altro più frequentato luogo. Sono le dette opere di ragionevole componimento, con bell 'arie

andò a Modana per vedere l 'altre opere di mano del Coreggio; là

men bella di questa. Le quali tutte opere, essendo state ritratte da Girolamo, furono

a Parma, dove avea inteso esser alcune opere del medesimo Coreggio, ritrasse alcuna

allora non fece altro che alcuni ritratti et opere di poca importanza. Intanto venendo

coperti di bellissime verzure) tante bell 'opere e sì vagamente ridotte in diverse forme et

fiorentino e da altri. Per le quali opere essendo in Roma venuto Girolamo in bonissimo credito

dopo aver fatto Girolamo queste e molte altre opere, si morì d 'anni 55,

1560 lavorato, e vi ha fatto dimolte opere; la prima delle quali fu un Profeta

altre maniere di pittura, oltre a molte opere che ha fatto in Modana et in Bologna

quale ha fatto Niccolò in quelle parti molte opere, come si dirà nella Vita di esso

tornando a Battista, essendo ritornato dopo queste opere a Modana, ha fatto nel medesimo San

il vivo e maggiori, ha fatto bellissime opere; e fra l 'altre una cappella

sono stati di valentuomini, e l 'opere sue sono più l 'un giorno che

un Francesco da Volterra, che in simili opere non ha pari, ha alcune figurine di

gentile e graziosa fanciulla, e l 'opere sue, che sono bellissime, ne sono

Romano con bellissimo ordine, hanno fatto molte opere i sopradetti artefici mantoani et altri lombardi,

Vita del detto Giulio. Vi sono adunque opere di Fermo Guiscioni, cioè una Natività di

diversi tempi uomini che hanno fatto nella pittura opere lodatissime; e già abbiam detto che quando

città la cappella maggiore in fresco et altre opere, riuscì da molto più che non era

alquanto agiato nel lavorare, non fece molte opere, se non piccole e di poca importanza

di San Francesco, con altre tavole: opere, che sono di mano di costui in

al duca Pier Luigi Farnese. Le prime opere che costui fece in sua giovanezza in Cremona

sono cosa maravigliosa. Dalla fama delle quali opere mosso papa Pio Iiii, fece sapere a

, per quello che si vede nelle sue opere e disegni, inferiore né a Sofonisba né

, non dirò al presente altro dell 'opere sue. Furono cremonesi parimente Geremia scultore

Ieronimo Romanino ha fatte in quella città infinite opere; e la tavola che è in San

San Nazaro pur di Brescia fece alcun 'opere, et altre in San Celso, che

simili a questi ritratti fussero l 'altre opere di Lattanzio, egli potrebbe andar al pari

arte. Ma perché infinite son l 'opere di man di costui, essendo ancor vivo

Di mano di Giangirolamo Bresciano si veggiono molte opere in Vinezia et in Milano, e nelle

Roma, ha fatto di molte bell 'opere di figure e paesi; et in Orvieto

Profeti a fresco, che son buon 'opere; e le carte, che son fuori

il buon disegno, avesse fatto sì poche opere quante quelle erano che mi erano venute a