fra i collaboratori di Cimabue negli affreschi del San Francesco superiore in Assisi, ove
, rilevando la presenza di tratti ducceschi negli affreschi più antichi del San Francesco superiore di Assisi
contemporaneità della Madonna di Santa Trinita con gli affreschi di Assisi che tante ragionevoli induzioni portano a
da poco nella campagna lombarda, dove gli affreschi di Castelseprio, in piena epoca longobarda,
occorrerà ristudiare qualche trascurato problema romano. Degli affreschi del Sancta Sanctorum a Roma dice il Toesca
crescere di Giotto, dai primi affreschi biblici alla Madonna di San Giorgio alla Costa
Santa Maria in Trastevere (1291) agli affreschi di Santa Cecilia, che sono di pochi
a San Gimignano e la stupenda serie degli affreschi profani della torre di Palazzo Civico nella stessa
A mio avviso, non contemporaneo agli affreschi di Padova (1303-5 ), ma parecchio
e, precisamente, dell 'autore degli affreschi nel sepolcreto Strozzi a Santa Maria Novella.
è ora persino da domandarsi se anche gli affreschi interni di quella cappella non fossero, per
del secolo: l 'autore dei mirabili affreschi della Vita della Vergine in Sant 'Agostino
può restare quasi intatto per il Trecento. Affreschi nuovamente riscoperti, e alcuni anche importanti come
. Soltanto verso la fine del secolo gli affreschi di Casa Minerbi, recentemente assai bene ripuliti
. 366- 367). Altra serie di affreschi di un gusto anche più intensamente umoresco,
di Francesco Lola, artista già cognito dagli affreschi del 1419 a San Petronio di Bologna;
la grande, quadrata, possente misura degli affreschi Garganelli e della predella di San Giovanni in
è così chiara e immediata la lezione degli affreschi Garganelli. Un maestro, dunque, per
principali, cui si aggiunsero in tempo gli affreschi da poco riscoperti in San Giacomo Maggiore.
universitari del 1935-36 ; inoltre alcuni resti di affreschi firmati in San Petronio, nella prima cappella
Vitale, significa chiarire il vessato problema degli affreschi di Pomposa e di quelli di Mezzaratta;
col dramma sacro, in molte scene degli affreschi di Padova Giotto concentra stupendamente l
'anima di San Martino vescovo, negli affreschi di Assisi: composizione di eleganza quasi attica
corresponsione dei colori; così come nei famosi affreschi del Buono e cattivo Governo in Palazzo Pubblico
ed ombre a schietto contrasto) affine agli affreschi di Parma; quanto al disporsi della figura
Altri documenti su di lui: 1340, affreschi, perduti, nella cappella di San Lorenzo
Giotto ha trattato l 'argomento negli affreschi di Padova, ma in un modo che
Padova e meditasse alquanto sulle norme formali degli affreschi di Giotto. Non è dubbio
1351) è l 'iscrizione dedicatoria degli affreschi nell 'abside di Pomposa, dove è
; e vedremo più tardi, studiando gli affreschi della navata, come non sia impossibile assumere
Riprenderemo più tardi l 'esame degli affreschi della navata di Pomposa dove, come s
per esempio, in Firenze stessa, negli affreschi della Vita di San Gregorio, entro la
, di pieghe, etc. tra quegli affreschi e la Crocefissione, rivelandone anche lo spirito
si sa, fa gruppo con parecchi altri affreschi contigui, anche più famosi. Come dobbiamo
? Ed è da riaprire, circa gli affreschi di Pisa, il dibattito che si trascina
altro, e di più decisivo. Due affreschi che denunziano, senza controversie possibili, la
la stessa mano e la stessa personalità degli affreschi di Pisa si trovano non già in Toscana
troviamo naturalmente a Pisa, fra i celebri affreschi del Camposanto. Ed anche la cronologia torna
la cronologia torna benissimo perché, mentre gli affreschi di Parma sono, come ha provato il
del polittico di San Salvatore), gli affreschi pisani sono concordemente considerati posteriori anch 'essi
un decennio all 'incirca - dopo gli affreschi di Pomposa. Non occorre dire che
occorre dire che, nello studio dei famosi affreschi pisani, noi teniamo per dimostrata, e
affresco di Pomposa. Seguitiamo con gli affreschi pisani. Nel San Tommaso incredulo occorre,
a Firenze, in Santa Croce, degli affreschi eseguiti in Pisa (vedremo più tardi come
come ci proveremo a dimostrare, anche gli affreschi pisani sono opera bolognese. Del resto
dire quali fossero da un confronto con gli affreschi superstiti di Nardo in Santa Maria Novella (
Questo rapido esame del famoso ciclo di affreschi del Camposanto pisano ci ha permesso di rilevarvi
Firenze, in Santa Croce, i due affreschi d 'uno degli Orcagna (ch '
, corrispondono come schema di rappresentazione ai due affreschi di egual soggetto a Pisa; ed eccolo
Andrea Orcagna che dipinge in Camposanto i due affreschi, tornando poi a Firenze dopo aver lasciato