, da la parte di dentro, quelle dipinse, e d 'anni carico morendo,
di detta città -, dove e 'dipinse una Passione di Cristo con molte figure,
feciono. Egli in Santa Trinita di Fiorenza dipinse a fresco la cappella e la tavola degli
discepolo, che attendendo alla arte della pittura dipinse con maggior pratica le figure, e nelle
di costui nel Mccccxxxvi. E nello ultimo dipinse in Santa Trinita di Fiorenza una tavola d
et in una Fede che e 'vi dipinse, oltra l 'ordinario della croce e
in capo la tazza della acqua. Dipinse in Santo Agostino nel coro de 'frati
finestra di San Giovanni che bateza Cristo, dipinse una Nunziata, oggi mezza guasta; e
, oggi mezza guasta; e nella Pieve dipinse una cappella alla porta, vicino alla stanza
con molte storie, pure a fresco. Dipinse in questo medesimo modo nella Udienza della Fraternita
assalto fu cagione che da indi innanzi sempre dipinse le sue figure torte in su uno lato
Pisanello, per proprio nome detto Vittore, dipinse ancora in altri luoghi per Roma; e
e 'fece una tavola molto bella. Dipinse ancora in Città di Castello, sino a
, lavorò una tavola con molte figure. Dipinse il segno a 'fanciulli della Compagnia di
da Cortona e di Pietro Perugino, vi dipinse di sua mano tre storie, nelle quali
città molte altre cose lavorate da lui. Dipinse ancora a 'Frati di Valle Ombrosa una
refettorio di detto luogo un Cenacolo a fresco dipinse; et in Santa Croce, all '
pastori che sono tenuti cosa divina. Dipinse a 'Frati Gesuati una tavola per lo
, a concorrenza di Sandro di Botticello, dipinse a fresco un San Girolamo, che oggi
di instrumenti di libri da persone studiose. Dipinse ancora l 'arco sopra la porta di
di San Pietro e San Paulo, e dipinse a San Gimignano. In Fiorenza lavorò ancora
a Fiorenza, et al signor di Carpi dipinse una tavola; un 'altra ne mandò
chiesa di San Gilio a Santa Maria Nuova dipinse la consagrazione di quella chiesa per il Papa
grado che nessuno lo arebbe stimato. Dipinse essendo giovanetto nella Mercatantia di Fiorenza una Fortezza
Barnaba similmente un 'altra. In Ognisanti dipinse a fresco nel tramezzo, alla porta che
di bronconi che buttavano fuoco, la quale dipinse grande quanto il vivo; et ancora un
quale opra egli con maestria e finitissima diligenza dipinse. Èvvi ritratto appiè Matteo inginocchioni e la
San Miniato fra le Torri fuor della porta dipinse un San Cristofano di X braccia, cosa
San Giovanni Batista. Et in casa Medici dipinse a Lorenzo Vecchio tre Ercoli in tre quadri
Santa Maria Novella di Fiorenza, dove Filippino dipinse la cappella, una sepoltura di marmo
in bonissimo pregio. Per che Andrea gli dipinse nel castello di Mantova, nella cappella di
, nel palazzo di San Sebastiano in Mantova dipinse il triomfo di Cesare intorno a una sala
; e ne 'Servi della medesima città dipinse la cappella di San Cristofano con bellissima grazia
. Appresso ritornato a Mantova, murò e dipinse per uso suo una bellissima casa, la
memoria particulare. Similmente al Monte Santa Maria dipinse a quei signori una tavola d 'un
le Marie; et a Lucignano di Valdichiana dipinse in San Francesco alcuni sportelli dove sono figure
moderni, desiderato da Lorenzo Vecchio; e dipinse una tela dove sono alcuni Dei ignudi,
sta di continuo il lor Generale, e dipinse una banda del chiostro in muro con Xi
a Roma da papa Alessandro Vi, gli dipinse in palazzo tutte le stanze dove detto Papa
Lavorò ancora a Perugia. Et in Araceli dipinse la cappella di San Bernardino; a Santa
diligenza mise. Alla Pieve nel medesimo luogo dipinse una cappella in fresco; e sul Tevere
lavorate in fresco, in una delle quali dipinse quando la Nostra Donna è sposata da Giuseppo
la chiesa di questi frati, e vi dipinse la Circoncisione di Cristo colorito vagamente. Né
lui, che fra le belle che egli dipinse mentre visse, ancora che tutte siano miracolose
oltra le pitture che egli nel suo tempo dipinse, attese molto ai ritratti di naturale,
. Cercò di paragonarlo il Montagnana, che dipinse in Vinegia e fece in Padovana a Santa
ducati d 'oro. A Valle Ombrosa dipinse una tavola per lo altar maggiore, e
similmente una tavola a que 'frati. Dipinse al cardinal Caraffa di Napoli nello Piscopio una
maggior vaghezza o con più rilievo alcun artefice dipinse meglio di lui, tanta era la morbidezza
. In Santo Antonio ancora di quella città dipinse una tavola, nella quale è una Nostra