lui di continuo traevano utile, onore e fama. E nel Mccclviii gli fu dato sepoltura
Qui Loca Plura Suis. Nunc Pictura Facit Fama Super Aethera Clarum Atque Animi Eundem Simplicitasque Boni
onorato et il premio conveniente, a dar fama alle sue pitture et ornare con sì bella
, la illustra e la fa nominare per fama da quegli i quali non ne arebbono ricordo
passò di disegno talmente Spinello, che la fama et il grido che dato gli fu veramente
egli era sempre vivuto con virtù e con fama bonissima, con essa buona fama dopo la
e con fama bonissima, con essa buona fama dopo la morte rimase in vita.
agilità mise che tale opera gli aggiunse gran fama al nome che aveva prima; di maniera
diè comodo alla casa sua non meno che fama et utile a se medesimo. Finalmente,
eccellenti e rare nelle cose publiche per la fama che se ne acquista, non sarebbono certo
artefici vili et inetti dà poca vita alla fama sua, et inoltre, vituperando se stesso
restato nella sua patria con grandissimo nome e fama. Fece egli adunque tutte le istorie di
Colisei Che Furon Di Vetruvio Sepoltura, Nella Fama Quaggiù L 'Architettura Vive Per Me Nelle
palazzo; per la quale Pesello acquistò gran fama. Fece ancora alla cappella de 'Cavalcanti
Bella Arte: Ché Appelle Fa Di Sé Fama In Le Carte Come Fan Le Rare Opre
alla pittura, talmente che in Ferrara acquistò fama di buono et eccellente maestro. La qual
allora gli arrecò in Fiorenza e fuori tanta fama che papa Sisto Iiii, avendo fatto fabbricare
, e fiorentini e di altre città, fama e nome maggiore, ebbe dal Papa buona
fusse. Laonde crescendo la virtù e la fama sua, si partì da Bartoluccio e da
è gran lume in tal vita conoscere della fama che i mortali si lasciano la più immortale
che fu possibile a persona vertuosa e di fama gli furono fatti. Appresso fatto venire l
il concorso di tanti signori e per la fama di quelle restarono uccellati. Rimesse nientedimeno Benedetto
marchese Lodovico di Mantova, in sua gioventù fama e grazia grandissima e favori infiniti ebbe appresso
il che avendo già pieno il mondo di fama e di opere, con dispiacere grandissimo di
il Pollaiuolo, per la quale gloria e fama grandissima apportò nella sua gioventù. Fece poi
le invenzioni di Filippo. Restò la fama di questo gentil maestro talmente nei cuori di
piagnere lo ritrasse. Sparsesi talmente la fama dell 'opera d 'Orvieto e delle
della scuola di Pietro. E fu la fama sua tenuta dalla plebe in gran venerazione,
: di che, oltra la immortalità della fama, trasse ancora presenti grandissimi. Tenne continuamente
l 'opere del Francia era cresciuta la fama sua, deliberò egli, sì come il
come il lavorare in olio li aveva dato fama et utile, di vedere se il medesimo
. Spartasi dunque per cotante opere la fama di così eccellente maestro, facevano le città
da 'lati. Era tanto sparsa la fama e l 'opere di questo artefice per
per lettere. Et udito il Francia tanta fama de le divine pitture di Raffaello
cominciandomi dal suo principio dico secondo la publica fama che nella città di Perugia nacque ad una
aria. Per che talmente si sparse la fama di Pietro per Italia e fuori, che
combattere più con la fame che con la fama tien sotterrati i miseri ingegni, né gli
valore sempre regio e magnanimo; e la fama del suo nome tanto s 'allargò,
di questo divinissimo artefice era tanto cresciuta la fama sua, che tutte le persone che si
co 'fatti, il nome e la fama sua non si spegneranno già mai. Per
fino ad oggi. Crebbe tanto la fama di Giorgione per quella città, che avendo
vive, come darà e vivo e morto fama et alla sua Venezia et alla nostra terza
e prestezza quanto Bramante. Pervenne la fama di questa prestezza agli orecchi di Giulio Secondo
ad ultima perfezzione di quel grado che per fama e per opre s 'acquista studiando.
di pittura. Per il che la fama sua si divulgò talmente, che da Gerozzo
'e 'finì, che acquistandone grandissima fama oltra quella che aveva, molto fu celebrato
Salvador Billi mercatante fiorentino, che inteso la fama di fra 'Bartolomeo e visto l '
del Poggio felicemente fece condurre. Onde la fama sua talmente era cresciuta, che a '
in buono ordine quella fortezza, udita la fama di Giuliano, mandò per lui a Fiorenza
l 'ornamento del secolo, per lasciar fama e memoria oltre alle infinite che procacciate si