tal proposito, ho qui sullo scrittoio un giusto articolo di Matilde Serao: Parlate alle donne
della nostra nonna; così è più che giusto che appaiano anacronistiche e ridicole le vecchie forme
mentre toccano anch 'esse, se vediamo giusto, al Boccaccino del primo decennio. La
nn. 57-61 , che il Ricci vide giusto nel ritenere che la Madonna di Bergamo formasse
intelligente collaborazione con l 'artista o dal giusto adattamento di pitture che interpretino i valori del
'egli ammette ch 'io abbia visto giusto, riconoscendo la mano del Costa nella Madonna
un 1511 cascherebbe come una benedizione al momento giusto. Il Dosso aveva allora, nel mio
Anche per attestazione del documento, non è giusto escludere recisamente, come fa il catalogo,
1940) dove ho restituito il dipinto a Giusto di Padova.
Giorgio Tedesco lavorava col giovane ajuto Giraldi; giusto un momento prima che si levi il sole
dal Meiss, forse dieci anni dopo il giusto, verso il 1480. Una data così
a « Vicino ». Un suggerimento giusto fu quello dell 'Ortolani di avvicinare all
Italia settentrionale: poniamo, il Semitecolo o Giusto de 'Menabuoi, il fiorentino patavinizzato.
un pittore solitamente annoverato fra i toscani: Giusto de 'Menabuoi. Ed anche di Giusto
Giusto de 'Menabuoi. Ed anche di Giusto bisognerà dunque discorrere per chiarire quanto diversa da
, e personalissimo. Una migliore intelligenza di Giusto e di una sua probabile attività in Lombardia
bordo del viridario; e sempre azzeccando di giusto il ritaglio residuo di parete, tanto è
Modena dal '50 al '79; Giusto di Padova all 'incirca nello stesso tratto
del figlio del re d 'Inghilterra, giusto le condizioni imposte da Orsola per lo sposalizio
prolungata di un pittore originario di Firenze, Giusto de 'Menabuoi, divenuto in seguito cittadino
padovano e perciò, di solito, detto Giusto di Padova. Intendere il suo « caso
comunicazioni dirette. Purtroppo, anche di Giusto corrono spiegazioni orrendamente banali, e da non
lo fa un seguace di Altichiero, che Giusto, invece, precede di molto; i
ricordo di senesità. Il fatto è che Giusto è il creatore del proprio stile; ché
1370 e il 1375 all 'incirca, Giusto attende alla sua più grande impresa, la
facile intuire la grandiosità epica del racconto di Giusto, la giustezza della partizione come in canti
tardi. Nel complesso, prevale in Giusto una mira trascendentale, teurgica, in confronto
supera, in tal senso, questa di Giusto. I due attori sacri segregati in un
a quel termine arriva ». Così Giusto riconcilia la nuova civiltà del Trecento settentrionale con
esse non si spiegano senza il precedente di Giusto, già commisto di toscanesimo e di settentrione
come il primo segno dell 'attività di Giusto nel nord, nutrito di gravità giottesca
nelle maggiori composizioni, i modelli perduti di Giusto, sappia tuttavia ritornare dal lirismo cromatico a
Ma se il precedente lombardo di Giovanni è Giusto di Padova, noi abbiamo visto di che
umbratile giottismo si trattasse in lui. Da Giusto discende effettivamente in Giovanni il senso della materia
, a parte questo elemento che, in Giusto, era proprio la parte non giottesca,
Cristo severo e categorico, in ricordo di Giusto, dinnanzi ai monti desertici. Anche
di verdura, azzeccando il ritaglio di parete giusto giusto, perché è così facile fornirsi d
verdura, azzeccando il ritaglio di parete giusto giusto, perché è così facile fornirsi d '