San Cristofano di Buffalmacco. Dentro il convento lavorò, all 'entrata della porta del Martello
chiostro di San Brancazio, e nella chiesa lavorò cose che non fa mestiero raccontarle.
può essere: prima, perché Nanni non lavorò le cose sue in tanta perfezzione; l
concorrenza fra i maestri ch 'a tal lavoro furono eletti in far saggio d 'una
lui ancora che la mutò del tutto. Lavorò eziandio in compagnia di Iacopo della Fonte in
. Alla Fraternita di Santa Maria della Misericordia lavorò di sua mano di pietra forte tutta la
Donato preso i discepoli, andatosene al lavoro, scantonò a quelle statue a chi le
di esser tenuto valente, che ottenne il lavoro della porta di bronzo che a essa sagrestia
popoli sommamente per la vaghezza di quella. Lavorò ancora alla chiesa di San Piero Buonconsiglio,
di Calavria, della quale grandissima parte ne lavorò in Fiorenza. Dicono che Luca fu
fu molto pratico e valente, e sempre lavorò invetriati mentre ch 'e 'visse.
chiesa, alcune storie di San Francesco. Lavorò ancora in Santa Maria Maggiore, in una
quella professione fu stimato ingenioso e valente. Lavorò in San Miniato in Monte fuor di Fiorenza
cosa allo abate, per farlo tornare al lavoro gli ordinarono altra vita che di formaggio.
fatica e con tant 'arte e diligenza lavorò i morti, la tempesta, il furore
di lettere grandissime: Pauli Ucelli Opus. Lavorò nel chiostro dell 'orto degli Angeli.
pregio di questo onore, e poscia il lavoro delle porte. Perché egli essendo giovane e
che lo ricevono. E fu condotto questo lavoro a quella fine e perfezzione, senza rispiarmo
Michelagnolo Buonarroti fermatosi a veder questo lavoro, sopraggiuntolo uno amico suo, li dimandò
Apostolo molto lodato. Nel ritorno da Pisa lavorò in Fiorenza una tavola, dentrovi un maschio
fece. Quivi, acquistata fama grandissima, lavorò al cardinale di San Clemente, nella Chiesa
suoi amici domestici. Dopo questo ritornato al lavoro della cappella, seguitando le istorie di San
e da che si muovono; e così lavorò di sua mano alcuni oriuoli bonissimi e bellissimi
'ogni nazione, e proporre loro questo lavoro, che, disputato e risoluto fra tanti
quale fece molte strette esamine e sopra tal lavoro di continuo studiò, ordinando e preparandosi per
si era corsa la cosa, che un lavoro simile a questo non doveva esser fatto per
mattina infra le altre Filippo non capitò al lavoro, e fasciatosi il capo entrò nel letto
, dunque, romoreggiandosi, era fermo il lavoro, e quasi tutte le opere de '
capi faccendo setta e dicendo che era faticoso lavoro e di pericolo, che non volevon volgerla
i muratori, veggendosi licenziati e tolto il lavoro e fattoli quello scorno, non avendo lavori
vino; e così nessuno si partiva del lavoro se non la sera: il che fu
sua non gli fussino veduti operare: anzi lavorò egli sempre le cose sue apertissimamente, sì
il parentado suo e da essi favorito. Lavorò nella gioventù sua molte cose, delle quali
A San Michele in Orto in detta città lavorò di marmo alla Arte de 'Beccai la
et esso con tanto giudizio et amore lo lavorò, ch 'essendo in terra e non
basamento che il tabernacolo di questo regge, lavorò di marmo in basso rilievo quando egli amazzò
chiesa di detto San Michele in detto oratorio lavorò di marmo e con l 'ordine antico
fece di bronzo Andrea del Verrocchio. Lavorò di marmo nella facciata dinanzi del campanile di
'Pazzi in Fiorenza un altro simile ne lavorò, che medesimamente getta acqua. Sono in
maravigliosa che infinite lode se le convengono. Lavorò nel castello di Prato il pergamo di marmo
'un de 'conti Capo di Lista lavorò una ossatura d 'un cavallo di legname
e studio grandissimo. Nella città di Faenza lavorò di legname un San Giovanni et un San
Lorenzo un lavamani di marmo, nel quale lavorò parimente Andrea Verrocchio; et in casa di
'e 'poteva; e quelle studiando lavorò di pietra in quel tempo un tabernacolo del
tardi si accorse dello error suo. Lavorò nella tornata sua a Cosimo de 'Medici
Cosimo e Damiano. Nella crociera della chiesa lavorò di stucco quattro Santi di braccia cinque l
a l 'armi di pietra e ogni lavoro basso e meccanico. E fu nientedimanco necessariissimo
Rimase a Bertoldo suo creato ogni suo lavoro, e massimamente i pergami di bronzo di
, che fu cosa molto lodata, e lavorò in fresco una Nostra Donna della Misericordia ad
mani dopo la morte di maestro Pietro. Lavorò ancora in Perugia molte cose che per quella