Questo forse è il quadro che Vasari ricorda a pag. 14? che era in
e rilasciata esecuzione. Il Cristoforo col putto ricorda quello di Berlino del 1531 vedi pag.
che tutte queste pitture sono quelle che Vasari ricorda a p. 148. Deboli e di
. Anonimo pag. 53 – ne ricorda uno. Noi ne abbiamo tre – uno
– il tutto è fatto con grande cura ricorda la sua bella epoca dal 1517 al 1530
dal 1517 al 1530 circa?. Ricorda quello della galleria Tosi a Bergamo, ma
vita di Bellini. Vedete se alcun storico ricorda questo quadro. / [104] 202 b
di Cesare da Sesto, ma a noi ricorda / 203 / il L.
coi caratteri della fine del 1500 e che ricorda la scuola forestiera del modo p. es
151a. Ix Tassi p. 123 ricorda una sacra famiglia al Gesù – ora al
qualche tipo meno carricato ed affettato, che ricorda le figure di L. Costa e dell
pure. In talune vedesi qualche cosa che ricorda le figure di L. Costa, come
di Borgognone assieme al Foppa ed altri lo ricorda), che potrebbe essere quello del
una composizione, un muovere delle figure che ricorda ciò che vedesi nel Montorfano e come si
erano in società. Per cui questi affreschi ricorda quella fisonomia d 'arte indicata nel quadro
e ci sembra vedervi una maniera la quale ricorda quella dei quadri [un tempo dati al Foppa]
pittore del quadro descritto del qual quadro più ricorda la parte superiore. Nelle pitture a
* 627. 99. Moceto. Ricorda il Redentore simmetrico della sua incisione.
, capelli castani scuri. Ricorda alquanto il busto scuro dell 'accademia di
dunque di Francesco Granacci. La fattura loro ricorda molto il maestro del tondo della Galleria Borghese
Schule Francesco Cossa 's. Mi ricorda molto quel maestro che al Burlington Fine Arts
assai. La figura di santa Caterina ricorda molto quella di Tiziano di Dresda per il
. P. Rotari. Donna piangente. Ricorda la nostra Donna piangente vestita di nero
che sembrano un disegno di Campagnola. Mi ricorda per far quello del Beckerath e del Gabinetto
[appunto grafico]. È molto guasto, ma ricorda il Polidoro! è cosa disfatta potrebbe essere
anche per il taglio delle figure. Mi ricorda la fotografia datami dal Bayersdorfer. 1685
. (Non di un doge. Ricorda l 'Aretino). Del Bonifacio Ii
parmigianesco! Ma il modellato della testa mi ricorda tanto l 'Ortolano. Solo ha le
trittico, c 'è la Visitazione che ricorda in qualche modo la composizione della Galleria Borghese
, intorno al 1515. L 'ornato ricorda quello della scuola del Francia! Scuola del
Ritratto d 'uomo! Come questo disegno ricorda il quadro attribuito a Gentile Bellini nella National
sei angioli. Italian School. Mi ricorda molto il quadro di Bremen, ma è
Ulisse a Penelope. Gentile assai: ricorda parte della scena della Visitazione nell 'appartamento
o d 'Anversa, che nel tipo ricorda tutto quella del Campidoglio del Credi. Sarebbe
purificazione di Marco Marziale. Tutto mi ricorda, nella lunghezza di volti, nelle pieghe
Verissimo Francia! L 'angiolo a sinistra ricorda quelli della pinacoteca di Monaco. La
il confronto con la Pietà, che mi ricorda tutto il Roberti, con la " Pietà
cristallo fatto bravamente con luci bianche ricorda pure Bastiano di Oldenburg! Le pieghe
un 'opera di Ridolfo Ghirlandaio; e ricorda subito per i suoi toni scuri densi
tinte Teste con fronte larga, che ricorda il Tamaroccio, ma con lineamenti meno schiacciati
Galleria attribuita a Andrea Boscoli (?) ricorda l 'altra di Vienna attribuita erroneamente a
c. 2. Capitelli con arricciamenti che ricorda lo stile gotico. [appunto grafico] A
A c. 44 v. Miniatura che ricorda particolarmente il codice di Climan, per la
es. a c. 174v. che ricorda la Ia miniatura del Menologio della Vaticana (anche
C 'è anche una testa romana che ricorda quella di Ferrara sulla cattedrale. Ed è
. Caroto probabilmente. La testa del putto ricorda Caroto. Confrontare coi Caroto di Londra)
Madonna col Bambino nello stile gotico. Ricorda quella del trittico di San Marco, nella
Quello con lo stemma di Pio da Carpi ricorda assai Bernardino Loschi. Probabile che sia lui
è ben lontana da lui, se si ricorda la distruzione ch 'egli compie risolutamente della
quadro sia la sintesi di quello che si ricorda e di quello che si vede. Bisogna