et i loro fatti, come ancora si scrive di Pilato, di Caifa e di Giuda
legerent, sed etiam imitarentur; e Plinio scrive: Apud maiores in atriis imagines erant,
si valevano in luogo di sigillo, come scrive Macrobio: Veteres non ornatus, sed signandi
con esquisite illusioni e superstizioni, sì come scrive Erodiano et altri. Successe poi il
menzione S. Ieronimo, e di Vittorino scrive S. Agostino, quod ob insigne praeclari
imagine gli è attribuita; poiché, come scrive S. Crisostomo, nemo fugientis aut bellum
sum quod amo. E molte altre cose scrive in questo proposito, che desideriamo siano lette
col troppo amore di sé stesso; onde scrive Ovidio: Visae correptus imagine formae
solo tra 'gentili, de 'quali scrive Plinio che, tra gli altri, Marco
belle, che è cosa ridicola, come scrive Luciano, eccetto se, mediante la sua
sé stessi? e massimamente che, come scrive S. Giovanni, non si debbono gli
aveano mostrata di caminare al cielo. Scrive il Damasceno, seguito da molti altri,
Vergine mentre che ella vivea, che così scrive Niceforo dicendo: Pinxit S. Lucas imaginem
dal naturale. Di S. Gregorio scrive Gio. Diacono nella vita sua, che
Damasceno. Del medesimo S. Paolo scrive S. Ambrosio: Tertia nocte apparuit persona
Melezio, vescovo d 'Antiochia, si scrive che si vedea negli anelli, nelle tazze
altre cose che guerre et occisioni, come scrive Amiano: Apud Persas non pingitur vel fingitur
verità, che la verità istessa; e scrive un orator greco d 'uno che accompagnava
pur era bugia. Et un altro autore scrive che sono alcuni di natura buoni, giusti
fece quel pittore detto Timante, del quale scrive l 'istesso Plinio che, avendo dipinta
nei fragmenti sontuosi degli edificii romani (e scrive Plinio esser stato al tempo di Augusto un
cagioni di riso alla giornata; sì come scrive Cicerone della imagine di quello scudo di Mario
altri S. Crisostomo in alcuni luoghi. Scrive dunque così: Praesens tempus non effundendi gaudii
, divertire un poco in questo, come scrive Cicerone: Ludo et loco uti quidem licet
'animo praeter electionem, perché, come scrive Cicerone e la sperienza lo dimostra, ita
, al medemo segno; e chi oggi scrive o canta parimente in quel punto si ritrovarà
Al che fa molto a proposito quello che scrive Platone essersi osservato dagli Egizzii, ch '
con essa s 'andasse trattenendo, come scrive il Cassiano, certo che anco questo,
che S. Giovanni Evangelista, mentre che scrive l 'Evangelio nell 'età già decrepita
. Antonio potrà molto bene isprimere quello che scrive S. Girolamo di lui, dicendo:
da diversi autori ecclesiastici, come quella che scrive Gioseffo essere accaduta innanzi la distruzzione di Ierusalem
illusioni diaboliche: sì come S. Clemente scrive di Simone mago, che si vantava dicendo
Lorenzo e d 'altri, delle quali scrive S. Ieronimo: Dum essem Romae puer
ragione che intieramente appaghi l 'intelletto. Scrive il maestro delle arti Vitruvio, dove parla
ritirava in luogo rinchiuso e concamerato, come scrive Svetonio; ma questo non ha che fare
non ha che fare con le pitture. Scrive il Nazianzeno di Iuliano Apostata, che,
per nascondervi dentro le cose preziose, come scrive Ioseffo istorico del sepolcro di David, nel
a Ieremia per commandamento di Dio, onde scrive: Et factus est sermo Domini ad Hieremiam
oraculum praecipit etc.; e Sesto Pompeo scrive, antiquos diis superis in aedificiis a terra
Sumano con li fulmini notturni, del quale scrive S. Agostino: Romani veteres nescio quem
un antico filosofo, chiamato Ferecide Siro, scrive che questi demoni aveano i piedi serpentini.
la vaghezza de 'colori, di che scrive Vitruvio, con alcuni ornamenti attrativi che hanno
, oscure e stravaganti? Per tal causa scrive Filone, come altrove abbiamo detto, che
al capo debole dell 'infermo; onde scrive: Velut aegri somnia vanae Fingentur species,
presso i Troiani; e di qui ancora scrive S. Agostino che molte azzioni de '
moderati ac temperantes; e S. Agostino scrive di sé stesso queste parole: Hanc epistolam
non cose sacre: sì come nel calice scrive Tertulliano che vi era il pastore che porta
si discerne. Il primo, come scrive Plinio, che esprimesse il costume, fu
da questa cagione fu mosso altresì (come scrive Plutarco) Nicia, valoroso e nobile cittadino
, che, sì come di Roscio si scrive che e 'non avea in Roma alcuno