simile, sono tratteggiati con un ferro dalla mano del pittore. Il che si fa in
pigli per tutto bene; e bagnando di mano in mano con un pennello con acqua pura
tutto bene; e bagnando di mano in mano con un pennello con acqua pura dove è
più rare e più perfette opere che di mano in mano, dal desiderio di eternità incominciate
e più perfette opere che di mano in mano, dal desiderio di eternità incominciate e dallo
dell 'ingegno Vostro sì vivo e della mano sì nobile e sì pronta era ripiena della
tempio della Concordia un Marsia legato, di mano del medesimo Zeusi. Parrasio, come
fecero fede della eccellenzia dello ingegno e della mano di lui, come fu un Polifemo,
verga loro gli misuravano il dito grosso della mano. Et insomma in tutte l 'opere
de 'giuochi olimpici con la palma in mano. Fu egli di tanta autorità appresso i
perciò che Protogene non sapeva levar mai la mano d 'in sul lavoro. Il che
proverbio. Fu inoltre molto piacevole et alla mano e per questo oltre a modo caro ad
era corrotta non si trovò chi ardisse por mano; il che fu grandissima gloria di cotal
Alessandro Magno con la saetta di Giove in mano, le dita della quale pareva che fussero
con orecchie lunghissime e che porgeva innanzi la mano, da ciascuno de 'lati del quale
l 'uno succedesse l 'altro di mano in mano. Vedevasi in questa tavola stessa
uno succedesse l 'altro di mano in mano. Vedevasi in questa tavola stessa un cane
istizza trasse la spugna che egli aveva in mano piena di quei colori nel luogo stesso dove
che quella dipintura che egli allora aveva fra mano fu lavorata sotto il coltello. E questo
mirava fiso una sampogna che egli teneva in mano. Sopra a quella colonna aveva anco quel
medesimo luogo un 'altra pur di sua mano, dove si vedeva una Vittoria la quale
lui in questa arte fu più presto di mano, e si dice che, avendo tolto
dipinse lei con una grillanda di fiori in mano la quale ella tesseva, e questa tavola
la Grillandatessente; il ritratto della quale di mano d 'un altro buon maestro comperò Lucullo
a cui Nicia aveva posto l 'ultima mano - tanto dava egli a quella ultima politura
; e, secondo si dice, niuna mano menò mai più veloce pennello e trapassò di
in qualche nome Pacuvio poeta, dalla cui mano fu adorno il tempio di Ercole nella piazza
tempo durarono. Lavorava costui con la sinistra mano, il che di niuno altro si sa
legata al carro del trionfante Alessandro, di mano di Apelle, et i Gemelli e la
opera di qualunche artefice, e che di mano di costui fu quella bella Venere che si
fu dedicata e consacrata nel Foro. Di mano di questo medesimo un modello di gesso d
a quella di Cresilla, e così di mano in mano secondo questo ordine l 'altre
di Cresilla, e così di mano in mano secondo questo ordine l 'altre ebbero la
dopo Fidia Policleto da Sicione, della cui mano fu quel morbido e delicato giovane di bronzo
il quale dalla asta che ei teneva in mano, come suona la greca favella, fu
nipote di sorella e parimente discepolo; di mano di cui a Roma si viddero alcune imagini
la qual figura alcuni crederono che fusse di mano di Policleto, ma s 'ingannarono,
fra i quali fu uno Nicerato di cui mano a Roma nel tempio della Concordia si vedeva
. Mostravano i Lasii una Diana fatta di mano di costoro, et in Chio isola si
placata e piacevole. A Roma erano di mano di questi artefici nel tempio di Apollo Palatino
di ritrarre in marmo e che di sua mano fu quella bella Venere che si vedeva a
in proverbio, avervi posto l 'ultima mano. Fu discepolo del medesimo Fidia anco Agoraclito
avanzasse ogn 'altra. Erano ancora di mano di questo medesimo Agoracrito nel tempio della Madre
grande ornamento della scuola di Ottavia. Di mano del medesimo si vedeva un altro Cupido in
carne che a marmo impresse. Di costui mano erano anco in Roma una Latona al tempio
'altre ninfe, tutte opere di sua mano; le quali sole, quando non avesse
dubitanza rimaneva di quel Cupido che aveva in mano l 'arme di Giove che si vedeva
. Parimente non si sa di cui fussero mano i quattro Satiri che erano nella scuola di
'opera singularissima. Serbavasi in Roma di mano di quel Timoteo una Diana nel tempio di
sorella di Agusto, era uno Apollo di mano di Flisco rodiano, et una Latona et