possibile connetterlo ad un nome noto. È vero che, quand 'era ancora a San
rechi un appunto da Filippino, preso dal vero a Firenze, forse quando il pittore era
bolognese. Pure, qualche ombra di vero c 'è, anche in questo tentativo
, dov 'è un vivacissimo ritratto dal vero Alessandro Achillini, volto in profilo, a
altro e cioè ch 'egli fu il vero nodo di comunicazione spirituale fra quei moti del
del Maineri fu quasi conterraneo. Ed è vero che certe scenette nel trono della pala Strozzi
o il Battista della tavola londinese. Per vero dire, non v 'è dipinto più
gradita, nel Garofalo; tant 'è vero che nelle storie contigue del Bambino resuscitato (
poiché anche in lui si tratta di un vero assalto alla forma chiusa, in alleanza col
matura che operasse nella capitale emiliana: il vero « classico » della situazione; e ne
'Orca così fuor di misura. Tanto vero che questa mia ricerca, avviatasi da un
ha innegabilmente un suo fascino. Se è vero che questa sua bellezza sta in parte -
abilità tecnica dell 'intagliatore - è anche vero che questa speciale sensibilità direi quasi tattile -
della luna. Doveva avere tutto intorno un vero lago di intingolo nero, a
solo al mondo classico italiano consacrato È vero peraltro che intorno a questi nomi gravitano infiniti
'universo prevalentemente astratta dando vita a un vero astrattismo delle forze terrestri. Enrico Prampolini
addette al lavoro. Ma se è vero che nei conflitti bellici bisogna vedere i nemici
, la paternità di Duccio; è ben vero che per convincerli affatto c 'è voluto
loro analoga povertà iconografica. Non è forse vero che il restringersi di quei moderni ai pochi
figurativa. È facile stupirsi, è vero, delle sottigliezze neoattiche di alcune scene del
le paste vitree nelle mani di un poeta vero avrebbero potuto esprimere più altamente; allo stesso
maciullano indifferenti nella gramola bizantina; se è vero che per cinquant 'anni almeno, da
un Cimabue. È così vero che qui si tratta di un grottesco per
» dall 'altra. Ed è pur vero che la spiegazione a chiave Bizantino-orientale per il
neoclassico e magari il neoclassico rinterzato col classico vero: Canova e Mr Ingres per Luca della
raggiunto per l 'arte, un nostro vero studioso, il Pasquali, sia pervenuto per
che l 'anonimo autore sia stato il vero « maestro di Duccio », creato in
secchi moduli lucchesi dei Berlinghieri. Ed è vero che l 'unico documento certo su Margarito
del secolo, sembra molto più tarda del vero, tanto più notando che l 'opera
». Se l 'iscrizione dice il vero l 'opera dovrebbe essere anteriore, o
, indicò il Toesca. Ed è pur vero che qualche cosa sembra staccarle, qualcos '
Civico nella stessa città: questi ultimi per vero, spesso collocati nella seconda metà del Trecento
, Palazzo Venezia. Queste, del vero Giovanni Baronzio in una fase giovanile; di
pensato ai modenesi Erri. Ed è ancor vero che, pur guardando la terza tavoletta della
all 'improvviso aderire a un più robusto vero nella Madonna dei Denti, via via ai
Trecento, anzi ad un pittore, per vero poco meno che mitologico, il Giottino del
dalla mano del Santo vescovo, è un vero ritratto, e non solo per l '
tipicamente transeunte, senza possibilità di riconquistare un vero equilibrio; nel caso, invece, del
e là, improvvise facoltà di notazioni dal vero: nei cavalli pomellati del Viaggio dei Magi
il nome di Giotto. È vero che Giotto ha trattato l '
irrealistica, ma quasi sempre già ricontrollati sul vero. Persino le vecchie « dròleries » nei
, forse il solito Pseudo Niccolò o il vero Niccolò ancor giovane, sa darci ritratti parlanti
. La data non deve scostarsi troppo dal vero, ma forse va riportata un poco più
Tornando al Presepio di Vitale, il soggetto vero pare piuttosto quest 'altro: concerto e
della calma così ottenuta per meglio studiare dal vero taluni particolari: la testa cerea, intensamente
giottesca, e provandosi a controllarlo sul vero, andasse quasi oltre i limiti.
di Bernardo Daddi), ma resta sempre vero che il tema pareva troppo orrido e fantasioso
nulla impervio del fondo. Tant 'è vero che se quel fondale di cielo, invece
da certi ghiribizzi di pelame più arguto che vero, come una scrittura agile e furbesca in
. Anche Andrea da Firenze, è vero, avrebbe dipinto fra poco ( 1366-68)