colonne, ed altri ornamenti. Trovasi in gran pezzi e riceve maraviglioso pulimento. Rosso
Rovina. Rovinosamente avv. Con gran rovina furiosamente, precipitosamente, impetuosamente. Lat
tondo, sopra del quale si posano le gran pietre o travi, per muoverle più facilmente
ne 'tempi umidi continuamente suda, con gran fatica s 'intaglia in figure.
m. Gioia che si trova in gran quantità nell 'Indie, e ancora nell
fa delicata, e morbida, e fa gran presa. Scaglia f. Propriamente
mano, o per meglio dire, la gran mano, è l 'organo appreensorio;
, o 'per meglio dire, il gran piede, l 'orgnano ambulatorio; si
, termine proprissimo adattato al nobil pensiero del gran Michelagnolo Buonarruoti, allorchè poetando disse: Non
. Una veduta di prospettiva, che dimostri gran lontananza. Sformato add. Deforme
l 'uno e l 'altro, gran buche e convente: a questo anche aggiugnendo
riempito, e pareggiato esso muro, con gran quantità di calcina; e così conducendo una
, anno apportato a 'Padroni spesa di gran lunga maggiore. Sverzare. Si
giunchi, con le quali si tirano i gran pesi. Galil. Mecc. T
, per la somiglianza della forma, quei gran vasi tondi di Porfido, marmo, o
Pietro; e noi l 'abbiamo in gran copia da 'colli di Monte Spertoli,
usato nelle lor tele, anche uomini di gran valore nel colorire. Terra gialla.
contuttociò pare che in antico terminasse in una gran torre. Altre volte si trova posto distintamente
di candela maggiori, ma a lume di gran fuoco sminuiscano da 'corpi, e si
tre proprie degli adirati, che però mostrano gran vivacità: conviensi alla gioventù, alla virilità
che sorgendo dal suolo in forma circolare con gran pianta, insensibilmente sempre ristrignendosi, si va
delle scalinate davanti alla porta di mezzo della gran Basilica di S. Pietro. Paesante
sono state doppo da me proseguite con quel gran cuore che mi à fatto il crederle non
Palazzo Sereniss. in numero di sopra cento gran libri secondo la successione degli Artefici, cronologicamente
far tal volta copiare in disegno, con gran dispendio l 'opere di diversi maestri in
al cimento delle stampe, fui preso da gran timore; e vaglia la verità se non
desidera darsi a questa Professione; e una gran luce per la Storia, particolarmente della Toscana
Matteo Mercati Avvocato, per il Sereniss. Gran Duca di Toscana.
della maggior parte degli uomini, che a gran torto si dolgono, aver la Natura,
fatto campo, e farmi Giudice di sì gran lite; né pur presumerei di poter liberamente
sì nobil grido: ma perché in questo gran flusso e riflusso dell 'essere, stanno
Paolo loro mutò: quivi si trattennero facendo gran frutto, finché dal Legato di Onorio Iii
Niccola Iii. posta la prima pietra della gran fabbrica che far si doveva per accrescimento di
tutto e per tutto dedicarlo. Avanzavasi a gran passi il giovane negli studi dell 'Arte
fatte in Firenze, e fra queste la gran tavola di Maria Vergine nostra Signora, con
di maggior grandezza e bellezza, fosse con gran festa a suon di trombe, e con
. Ancora dipinse per i Monaci Valombrosani una gran tavola, dove rappresentò Maria Vergine sedente in
d 'allora in poi, fu di gran lunga superiore a sé stesso. E bene
per brevità si lasciano. Aveva fino da gran tempo avanti, e molto più in quei
fecero allievi che punto valessero; onde a gran ragione l 'antica e la moderna età
tornando ora a Cimabue; averei io avuto gran piacere, che mi fosse riuscito il dare
imperizia di molti che leggono, di far gran danno agl 'intelletti, facendo loro concepire
dicami quest 'Autore se quel Poeta, gran miracolo delle lettere, nel parlare di Cimabue
udito chi fu Giotto, e quanto fu gran Dipintore sopra ogn 'altro; sentendo la
di Firenze, col Calonacato e Priori con gran processione; e funne fatto capo Maestro Giotto
vive, e di varij gesti, e gran fama lasciò di se; ma molto maiore
'detti del Vasari, ma dà loro gran lode. Essa lettera và aggiunta al secondo
in questo mentre, nel tempo delle più gran turbolenze, dalle quali era stata già mai
vi fussero ancora nella Grecia successori di questi gran Pittori, de 'quali m 'avete
del divino Michelagnolo Buonarroti, la vivacità del gran Raffaello, il colorito del Correggio, di