Ma non più di questo, sì perché io non vi paia di voler fare il maestro
ancora perché la fievolezza, per la quale io mi sento cagionevole della persona, il mi
che verranno. Gua. Se bene io non voglio negare che l 'invenzione di
stata ingegnosa, ardisco nondimeno di dire che io non so discernere come possa stare che l
dite voi, Martinengo? Mar. Io voglio che difendiamo il pittore con la dottrina
la pietra focaia, ne trae scintille. Io vi ho stuzzicato con l 'opposizione da
sentimenti m 'avete scoperti. Certamente che io non mi pento d 'aver parlato.
'adoperano nelle tragedie, non accade che io vi faccia motto, sì perché queste cose
per aventura la poesia fa. Del che io voglio che ve ne faccia prova il da
dalla proporzion quadrupla vien generata. E quanto io dico del color bianco e del
(come più ci piace di nominarla) Io, in forma di vacca, della quale
rifiuterò l 'impresa. Però, dove io mancassi, voi sottentrate e siete meco a
Fi. Ma i nani, come son io, ben chieggono aiuto a 'giganti.
. Quel toro calcato e ferito dal contadino io credo che voglia significar la terra, intorno
di questo giudicio? Mar. Ragionevole io stimo che egli sia. Percioché lo scorpione
Fi. Il medesimo apunto credo ancor io. Ma che diremo di quel fanciulletto alato
scultore vi mise al fianco; alle quali io non saprei dare altro senso, che del
dell 'opere? Ma bene sta che io – la Dio mercé – non ho bisogno
tratta di pagamento, non è amorevolezza che io non usi con chi mi richiede con termini
, e i morditori son senza fine. Io, per me, sempre altamente ho pensato
che avesse. Né senza molt 'ira io sento le sciocche parole d 'alcuni cinguettatori
simolacri della pittura e quei della poesia, io, cui non era mezzanamente in pregio quest
amatori il secondo. Fi. Et io, in iscambio di quella, ve ne
voi, Martinengo, per cagion del quale io segnerò questo giorno col sassolino bianco
nell 'urna. Mar. Io non saprei già dire, o Figino,
di guadagno abbia fatto. Ben so che io mi sento d 'aver cotanto acquistato,
Fi. Vostra mercé benedirò sempre ancor io quella medesima, che qui vi condusse e
Non m 'incaminerò verso Brescia, che io non vi rivegga. Gua. Né
non vi rivegga. Gua. Né io similmente sarò di ritorno a Pavia, che
gli attribuiscono i Naturali, che per brevità io tralascio; ma a i nostri Artefici serve
tutte a un tratto: ciò ch 'io mi ricordo essere avvenuto ad un bel ritratto
riducono per la più sicura, seguendo anche io in ciò il parere dell 'eruditissimo Dottor
di Firenze, Giuseppe Zamboni, dal quale io sono assistito nell 'esposizione delle materie Anatomiche
. Stimerassi forse cosa impropria, ch 'io mi ponga quì a dichiarar questa voce,
Età del Mondo e dell 'uomo: io non voglio lasciare di metterle in questo luogo
parere troppa presunzione la mia, se avendo io compilate alcune notizie appartenenti all 'arti,
così confido, che solamente l 'averla io implorata servirà di motivo alla somma bontà e
caderà mai in mente ad alcuno, che io possa incorrere in tal temerità, qual sarebbe
aggradisse a pieno. Sappiate dunque, che io non son professore di questa lodevolissima e nobilissima
'ottima educazione procuratami da 'miei maggiori io non abbia fin dalla puerizia, atteso per
letterati della Città e di sua Corte. Io allora cattivai l 'intelletto a creder di
mi ero da principio figurato; perché avendo io messa la mira in tanto a compendiare ciò
giudizio di poco nome, sappiasi ch 'io ò fatto ciò per molti giusti motivi,
alcun professore benché non molto rinomato; perché io non posso indovinare a quanti sia per apportar
usciti grand 'Uomini; e come che io abbia fatto questa fatica per lo fine d
la loro memoria ingiustamente. E benché molti io abbia lodato, molti per lo contrario biasimato
vorrei che alcuno si desse ad intendere aver io avuto periscopo il qualificare gli uomini per tali
ch 'ò detto, sappiasi che siccome io nel biasimare o lodare, niente mi son
e per l 'altra parte poi, io vo molto capace di ciò che mi persuadon
informato di me (che è quello che io desidero) senza variar l 'ordine de