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Baldinucci Notizie de' professori del disegno (1845)

a cura di Ranalli 50 risultati

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carro della vittoria. Finalmente scolpì Giovanni nella città di Perugia, nella chiesa de 'frati

di Recanati institutore della Sapienza nuova di quella città: [p. 98] in Pisa il pergamo

Sacra Cintola della gran Madre di Dio nella città di Prato in Toscana, l 'accrescimento

Italia. Morì finalmente in età decrepita nella città di Pisa l 'anno 1320 e nel

loggia alla piazza d 'Orsanmichele in detta città, per mezzo della quale immagine poco dopo

tuttavia si onora dal concorso di tutta la città; ma di questo particolare si parlerà altrove

Colle nel contado di Vespignano poco distante dalla città di Firenze. La prima applicazione di lui

alcune circostanze dell 'opere sue fatte nella città di Roma, come ora son per dire

fiorentino, poi per riscontro avutone della medesima città di Roma, e finalmente per aver trovato

egli avesse fatte prima di queste in essa città, in Firenze, in Ascesi, e

, che Giotto ancor giovane assai, nella città di Padova ricevesse Dante in casa sua propria

fece ritorno a Firenze, dove per la città di Pisa dipinse la figura dello stesso santo

nuove in pittura. Erasi appunto in quella città finita di alzare la bella fabbrica del campo

quindi passò a Verona, e in quella città ritrasse M. Cane della Scala, e

lì passò ad Urbino, e in quella città pure operò. Tornò ad Arezzo, dove

aria, e quattro Santi protettori di quella città. E fu opinione, fino nel passato

intendere alle fabbriche, mura e fortificazioni della città, [p. 118] e del comune,

altre pitture fece Giotto dopo il 1334 nella città di Firenze per lo pubblico, e per

, e volle il cielo che questa nobilissima città fusse degna di cogliere gli ultimi frutti di

'anfiteatro, pervenne esso Dante in quella città, e che per essere a Giotto molto

. È dunque da sapere, come nella città di Firenze, e forse altrove, era

perché oltre al non essere egli di questa città, né di questi nostri tempi, così

nativo della non men nobile, che antica città di Gobbio della provincia dell 'Umbria,

Oderigi, come riferisce il Vasari, nella città di Roma, ove condottovi per ciò dal

papa Clemente Iv fusse chiamato ad Assisi, città d 'Umbria, a dipignere nella chiesa

leggono di esso Dante appresso Lionardo Bruni della città d 'Arezzo, segretario della repubblica fiorentina

all 'antica usanza, che fu nella città di Firenze, di mozzare, e corrompere

, che in Mugnone, torrente contiguo alla città, si trovasse una pietra nericcia di colore

lo stesso governo, alla dogana di quella città, ed altri edifici; questi però,

nella cappella del sacramento del vescovado di detta città. Dice il Vasari, che costoro l

'aver esso molto operato di minio nella città di Bologna, per le parole ch '

questo Franco la nobilissima, e sempre gloriosa città di Bologna, secondo la sentenza del nominato

che gli furono date a fare per diverse città principalissime l 'opere più magnifiche. In

secondo l 'Ugurgieri, non altrimenti nella città di Siena, come il Vasari scrisse,

assalito da mal di fianco, nella stessa città di Roma se ne passò, come possiamo

Roma, ardirei di poter affermare che la città nostra ne possedesse una di più di quelle

S. Ranieri pisano, protettore di essa città, nella quale dovea il corpo di quel

. 172] a questo, e quello della città di Firenze, altri ancora ne sono nel

, non solo da 'devoti popoli della città di Roma, ma eziandio da 'sommi

basso. Dipinse per lo contado della stessa città, e in Arezzo. Fu chiamato a

in pittura sino a quel tempo in essa città, furono avute in tanto pregio, che

, mel diate, e anderommi verso la città, d 'onde io venni. Il

e di quanti piacevoli uomini aveva la nostra città, e con tale occasione fece, o

, e questa figuro egli per la stessa città di Pisa. nel far questa pittura non

medesima debolezza aveva per avanti fatta nella medesima città Cimabue. Tornandosene poi Bruno con Buffalmacco a

che in Firenze, siccome ancora in altre città di Toscana, si diedero a quello studio

secolo del 300, arriva il numero nella città di Firenze presso ad un centinaio, senza

Paolo ed altre molte opere fece in detta città, e in Bologna; seguì la sua

non era. Fu il primo che nella città di Siena sua patria introducesse il buon modo

dal cui esempio molti elevati ingegni di quella città fecero poi progressi non ordinari nell 'arte