fu demolito. Dipinse ancora in molte altre città e luoghi d 'Italia, che per
corpo di sant 'Atto vescovo di quella Città, stato in quello stesso luogo sepolto cento
Ascesi, Perugia, e in altre molte città d 'Italia, oltre a tutto ciò
Ripa d 'Arno, fuori della stessa città, colorì molte cose, e fra queste
non aversi per vero dagli antiquari di quella città, ch 'egli fosse fratello di Simone
fece quest 'artefice molte opere in diverse città, e luoghi, e particolarmente nel vescovado
di ottimi pittori pratichissimi pure delle pitture della città di Bologna, non dubito di affermare,
e nel convento. In altre chiese della città operò assai, tenendo sempre la maniera del
Arrivato impetuosamente il giorno de 'quattro alla città di Firenze, coperta la vicina pianura in
'acqua con grand 'impeto per la città; disfece parte del convento di Santa Crocce
fu la parte estrema del campanile di essa città, dove sono le campane.
tampoco ch 'egli lo seguitasse in altre città, con tutto ciò sappiamo, che subito
cominciò a dar saggio di suo operare nella città di Siena sua patria, si svegliarono talmente
che molti maestri in brevi partorì quella nobil città a queste arti, i quali discostandosi dall
Massa, e in Orvieto, e nella città di Firenze, per la chiesa di San
mancasse alquanto nel buon disegno. In Prato città di Toscana dipinse a fresco la cappella della
. Fiorì in questo tempo nella città di Siena Lando, il quale impiegatosi a
, con promessa di nobile onorario, dalla città di Napoli, dove egli in quel tempo
effettuarsi, che per grave accidente occorso alla città, convenne che ella senza adempimento si rimanesse
poggio di Pori, braccia 300 vicino alla città, che al tempo de 'Romani fu
d 'Empoli, quindici miglia distante dalla città di Firenze, dove nella Pieve dipinse a
ordine del granduca Cosimo I, in quella città alcune nuove fortificazioni. Tornato a Firenze,
e fondata per la prima volta, nella città di Firenze da 'pittori di essa città
città di Firenze da 'pittori di essa città l 'anno 1349. Giacché
tutti i pittori insieme più rinomati di nostra città, stata nuova madre e maestra di loro
nuova vita, trovavasi tanto megliorata nella nostra città di Firenze, che non pure ella medesima
che non pure ella medesima, e molte città vicine avean sortito d 'essere di suoi
dell 'essersi egli molto trattenuto in quella città. Fu buon pittore, e perché in
di Taddeo Gaddi, che aveva operato nella città di Venezia, fu nella stessa città chiamato
nella città di Venezia, fu nella stessa città chiamato, e molto adoperato in opere a
dilettò, è fama, che nella medesima città di Firenze, medicando gl 'infermi nella
con grande spesa in una chiesetta dentro alla città la portarono, dove poi fu, ed
Maria Vergine fece in tabernacoli sparsi per quella città, che tutte spirano devozione maravigliosa; né
egli, come fratello della fraternità di quella città, nella peste del 1383 molto si affaticò
di novantadue anni, e finalmente in detta città d 'Arezzo passò da questa all '
Nato …. Non mancarono alla città di Siena, in questi tempi, suoi
chiaroscuro. Fece per il duomo di quella città una tavola, che fu messa all '
quella sua patria. Operò finalmente per la città di Pisa e furono anche portate sue opere
Dipinse in Roma, ed in molte altre città d 'Italia. L 'anno 1343
per tutte l 'arti e magistrati della città. Tornando ora a Giottino, egli
; e sappiamo, che venendo alla nostra città di Firenze la santità di papa Leone X
defunti non del tutto consumati. Nella stessa città nella chiesa dalla coscia del ponte vecchio fece
detta de 'Lanzi nella piazza di essa città di Firenze, e la gran fabbrica della
nacque occasione al nostro artefice di fare nella città di Firenze un 'opera di singolar pregio
delle galere a Pisa e Genova infettò quelle città. Occupò le marine dell 'Affrica,
restò presa da simile pestilenza, toltane la città di Milano, ed alcune di quelle città
città di Milano, ed alcune di quelle città, che intorno all 'Alpi dividono l
vita nella cura degl 'infetti. Nella città di Firenze cominciò questa pestilenza nel mese d
così poco tempo di cinque mesi morirono in città e fuori più dei tre quinti delle persone
era in gran [p. 267] venerazione della città per le gran limosine, che per le