. E così faccendo per tutta la città opere di sua mano, mostrò a Spinello
a Bernardo Daddi fiorentino, il quale nella città sua molte cose lavorando, quella onorò e
di detta chiesa. Sopra le porte della città di Fiorenza, da la parte di dentro
- chiesa rovinata per lo assedio di detta città -, dove e 'dipinse una Passione
ne 'tempi suoi dalla Signoria di quella città a dipignere detta cappella. Il che gli
accompagnò a Vinegia, e lasciò in quella città molti modelli di suo. Ritornatosi poi a
fece modelli di palazzi e di mura per città e ripari infiniti, et in Fiorenza la
bronzo intorno al coro del Santo di quella città. Il che fu cagione che dopo la
et esaltare e se medesimo e la sua città, che di lui veramente può gloriarsi.
dire i palazzi, le fortezze, le città, le macchine, i tirari, ma
grandissimo nome Berto predetto, il quale nella città di Fiorenza patria sua lavorò ancora per le
una tavola molto bella. Dipinse ancora in Città di Castello, sino a che ultimamente tornò
è molto diligentemente finita; e per la città sua una infinità di tondi che smarriti per
Galasso Ferrarese pittore Quando in una città dove non sono eccellenti artefici vengono forestieri a
di pietra, le quali sono in detta città. Fece nel Carmine alla cappella de '
. Nel monte di Fiesole, già città antichissima vicino a Fiorenza, nacque Mino di
così lodate divenire. Ma quando in tali città divengono alcuni eccellenti, sono da que '
con duoi Trionfi, tenuti allora in quella città una cosa molto eccellente. Lavorò ancora in
particularmente in San Giovanni in Monte di quella città fece una tavola con una Nostra Donna e
disegnò partirsi di Bologna et isviare di quella città il Duca Tagliapietra scultore, ch 'era
compagnia di colui; e fece per quella città dell 'altre opere senza numero.
egli desiderava sommamente di venire stimato in quella città come il suo maestro, studiò tanto e
tela, per avere del continuo costumato quella città di far lavorare in quella maniera. Dilettossi
e fra gli altri un Doge di quella città che dicono essere stato da Ca 'Loredano
di celebrato che egli si aquistò in quella città. Spartosi dunque il nome suo per
lodata grandemente dagli artefici e gentiluomini di quella città. Egli ancora nella sagrestia de 'Frati
nome, lo mandò a chiedere a quella città, dalla quale con difficultà gli fu concesso
opere di Giovanni fra i gentiluomini di quella città, la volsero crescere di ornamento; e
lettera di favore che al Serenissimo Senato della città sua lo raccomandasse; perciò Maometto gli fece
Giovanni suo fratello e da quasi tutta quella città molto volentieri veduto, e visitato da chiunque
belle. E così seguitando fece per la città dipoi molte opere, le quali, oltra
di naturale, introdusse una usanza in quella città, che chi era niente di grado si
quale è oggi in San Francesco in quella città. Ebbe Giovanni molti discepoli, ai
che abitò a Rimini, et in quella città fece molte pitture, lasciando di sé Bartolomeo
machine da muraglie, scale da salire nelle città, arieti da rompere le mura, difese
dominio rivedendo le fortezze e le mura delle città e 'castelli ch 'erano debili,
non le nocessero. Sono ancora in detta città molte altre cose lavorate da lui. Dipinse
. Poi lavorò in Santo Agostino di detta città una cappella alle Monache del Terzo Ordine,
. Nella Badia di Santa Fiore in detta città è una cappella, all 'entrata della
dolcezza. E certo egli era in quella città adorato e riverito, perché e 'valeva
Vescovo e se medesimo con alcuni canonici della città. Fecegli fare al Duomo Vecchio fuor d
Lavorò oltre a questo per tutta la città in diversi luoghi, come nel Carmino tre
opere che al presente si veggono per quella città. Et a Castiglione Aretino nella pieve di
era necessario, volendo ornare e fortificare quella città lo illustrissimo duca Cosimo de 'Medici;
Porta di Santo Spirito, un terzo della città et atterrare molte case di cittadini, insieme
, come in S. Pietro di quella città la tavola di San Fabiano e San Sebastiano
di questa vita; il che a quella città fu di grandissimo danno, massimamente lasciando egli
state stimate sempre le cose sue in detta città, che egli ne ha avuto questo epitaffio
storie il circuito di tutte le mura della città di Fiorenza ", mostrando così animo invittissimo
, e lavorò in molti luoghi di quella città, come alla facciata dell 'Opera quando