ecc. Sugli innumerevoli spettatori sdraiati, aeroplani dipinti danzeranno di giorno in ambienti colorati aerei formati
futuristi. I treni di Lenin furono dipinti all 'esterno con dinamiche forme colorate molto
sulla base delle sguaiate opere di Salamanca, dipinti squisiti come son quelli in parola e ad
riesco mai a convincermi che quegli affreschi furon dipinti per San Zaccaria di Venezia invece che per
cappella Brancacci, gli affreschi degli Eremitani sembran dipinti da una squadraccia di barbari che si preparino
Con specchi, stagnole, cartoni, legni dipinti, metalli, stoffe, vetri, ecc
assicura di commuoversi di fronte a dei pezzi dipinti di paesaggio o a dei lati di figura
sfondi di queste vetrine superbe ed immense sono dipinti con uno stile nettamente dinamico - sono
opera ferrarese. Ma perché si tratta di dipinti non spregevoli, gioverà precisarne sempre meglio il
non l 'autore dei famosi affreschi Bolognini dipinti in San Petronio verso il 1410? Né
'erano allora in Emilia. I suoi dipinti superstiti son, per l 'appunto,
ad Amsterdam (1930). I due dipinti sono stati riferiti, con estensione indebita,
Nulla, insomma, osta a datare due dipinti di questa specie intorno al 1460. Né
nell 'attività di Ercole se non pochissimi dipinti, che sono: la predella famosa già
questo calibro. Più fine di tutti questi dipinti, la Madonnina di Edimburgo che il Berenson
sia costui l 'autore del gruppo di dipinti or ora raccolti. Anche le venature evidenti
di Bergamo. Ed anche qui si sconsacrano dipinti sul cartellino dei quali, accanto al nome
sottordine, confinandoli nelle parti ornamentali dei suoi dipinti, oppure nei lontani dove l 'interposizione
, di origine padovana. Che siffatti dipinti debban toccare al Costa, mi pare poi
un originale perduto, ad accompagno dei due dipinti della raccolta Cook. Guido Aspertini, proponeva
, che lo smalto già coerente nei primi dipinti del Francia, e sempre poi, per
, poteva bene avvenire d 'invogliarsi dei dipinti del Tura o del Bianchi-ferrari come dei più
'io aveva ravvisato il Berruguete padre nei dipinti dello studio di Urbino, è risbucata la
; donde la supposizione, confermata da parecchi dipinti, che negli ultimi anni di vita il
, fin oggi, gli possiamo riconoscere altri dipinti oltre questi due. È palese intanto ch
tonda del Boccaccino. Non vedo perché questi dipinti non lo rappresenterebbero bene intorno al 1506,
più a fondo le parentele fra i due dipinti, non so. Forse perché mentre si
privata, ravvisata dal Supino, o nei dipinti eseguiti dopo il ritorno a Pisa. Ma
'ultima data inscritta in uno dei suoi dipinti. E ci par che resti sempre immutata
. Nulla di ciò, invece, nei dipinti del Dosso che si è soliti a collocare
della Vergine ripete alla lettera quello dei due dipinti esaminati, chi non avverte che la stampa
Madonna di Foligno che riassomma. Così altri dipinti minori, probabilmente intorno al '20,
Per tornare al Dosso maggiore, e ai dipinti a lui attribuiti nella Mostra, ci par
. I suoi titani cinerei e nebbiosi, dipinti in quel « gusto velato » di cui
, ma il ricordo dei soggetti antichi, dipinti dal Garofalo e da Gerolamo da Carpi nel
, purtroppo, le sequenze di paesaggi puri dipinti dal Dosso per le camere Estensi; ma
, ecc., e si datano i dipinti più tardi dell 'ancona Roverella, supponendo
Caterina adorata da una monaca. Questi due dipinti non saranno mai d 'accordo. La
nella parte che spetta al Cicognara nei tarocchi dipinti per Ascanio Sforza nel 1484 (Galleria di
Pedro Berruguete in una fase visibilmente anteriore ai dipinti di Urbino; l 'architettura suggerisce veramente
e il Beato Bertoni. - Anche questi dipinti appartengono all '« Utili », cioè
segno di cultura ritardata, è chiaro che dipinti così fatti toccheranno all 'incirca al 1485
di un collaboratore di Schifanoia) e due dipinti dal Convento di Sant 'Antonio in Polesine
la somiglianza fra il tipo femminile dei tarocchi dipinti dal Cicognara nel '74 e quello delle
più facile spiegarsi i motivi comuni a questi dipinti e al quadretto Berenson. Ciò spiega
guisa che si vede anche nei ritratti bentivoleschi dipinti dal Costa in San Giacomo Maggiore nel 1488
affreschi dell 'Oratorio di Santa Cecilia, dipinti nel 1506. E qui soggiungiamo, di
mutato più volte opinione su alcuni di questi dipinti. L 'ultima forma del suo pensiero
disegni di 'Guerra-pittura '. Quanto ai dipinti veri e propri, se Carrà si presentava
dimenticare che ancora in questi anni Carrà rielabora dipinti intrapresi nel pieno della 'metafisica '(