, vicino al San Donato che Pietro vi lavorò, son le storie di San Donato da
; per che convenutisi, gli fece il lavoro et egli a casa il porco ne menò
il mondo in tutto e per tutto. Lavorò in fresco cose assai, et in tavola
Giovanni tanto continovo nella arte che e 'lavorò infinite cose, le quali si sono smarrite
credito e nome tra 'suoi cittadini. Lavorò ancora in Monte Pulciano una predella di figure
si veggono ancora de le barde di suo lavoro. Era Lazaro persona piacevole e motteggera
quella felicissima casa poi sempre tenne. Egli lavorò benissimo di rilievo, come ne fanno fede
aquistato nome. Ritiratosi dipoi in Palermo vi lavorò molti anni; e così fece in Messina
, i quali per la novità di quel lavoro furono stimati assai. Similmente fece altra sorte
gli fece molte opere in Mantova, e lavorò ancora in Verona sua patria. Bene è
. Per che di lì a poco tempo lavorò di Verde-terra nel chiostro vicino alla sagra di
in cambio di supplicio e di morte. Lavorò con colori alcune cose segretamente al padron suo
Fiorenza, dove dimorò alcuni mesi; e lavorò alle Donne di S. Ambruogio allo altar
dentro vi fece la Natività di Cristo. Lavorò ancora per la moglie di Cosimo detto una
Cosimo cercare, alfine pur lo ritornò al lavoro; e d 'allora innanzi gli diede
forme celesti e non asini vetturini. Lavorò una tavola nella chiesa di Santa Maria Primerana
In San Lorenzo, alla cappella degli Operai lavorò una tavola con un 'altra Anunziata,
invenzione ricoperse per fuggire il predetto biasimo. Lavorò in Fiorenza alle Monache di Annalena una tavola
E certamente ch 'egli con maravigliosa grazia lavorò e finitissimamente unì le cose sue, per
panni e teste mirabilissime. Fece in questo lavoro le figure maggiori del vivo, dove introdusse
che antica si può nominare. In questo lavoro sono le storie di Santo Stefano, titolo
pittura, il quale nel Carmino di Prato lavorò molte pitture, e della maniera sua imitandola
a guardare e considerare la maniera di tale lavoro; e gli venne sùbito un desiderio grandissimo
nel convento de 'Servi in detta città lavorò in fresco tre nicchie piane in certe cappelle
lodato molto; e similmente sopra questa cappella lavorò quella di San Girolamo, nella quale dipinse
, da tutti i pittori universalmente lodata. Lavorò ancora in Santa Croce alla cappella de '
San Gilio in detta chiesa; nella quale lavorò una parete, e dell 'altre una
per Fiorenza l 'altre sue opere. Lavorò in casa i Carducci in Fiorenza, oggi
'paesi e negli ornamenti. Fece tanto lavoro nella età sua, che e 'mostrò
Fu chiamato dalla Opera di Pisa, e lavorò nel cimiterio allato al Duomo, detto Camposanto
Saba. E dimostrò veramente Benozzo in questo lavoro uno animo più che invitto, perché dove
grandissima, meritò che nel mezzo di quel lavoro gli fusse posto questo epigramma: Quid
non se ne fa memoria altrimenti. Lavorò Antonio Rossellino le sue sculture circa il Mcccclx
in quella città una cosa molto eccellente. Lavorò ancora in Ravenna nella chiesa di San Domenico
ritoccarla a secco. Dicono che Ercole nel lavoro era molto fantastico, perché quando e '
condotta. A San Michele poi di Murano lavorò un 'altra tavola, et a S
notabili della Repub[lica] veniziana. Onde egli vi lavorò molte storie in compagnia di Gentile, più
. Iacopo da le Murate tre figure. Lavorò ancora nella chiesa de 'Servi la tavola
di Santa Barbara, e nel primo cortile lavorò in fresco la storia quando il beato Filippo
entri in una chiesetta sopra il Bernardino, lavorò una tavola con molte figure. Dipinse il
in Roma e per tutto. Questo Piero lavorò nella cappella di Sisto e vi fece molte
in quella, perché attendeva allo orefice, lavorò di argento due storie nelle teste dello altar
Bruni aretino in Santa Croce, la quale lavorò egli essendo ancor giovane per Bernardo Rossellini scultore
buona pratica sua sì nel conversare come al lavoro che egli faceva, fu da 'suoi
liberamente glieli donò, e colui come grato lavorò poi molte opre per quella Religione.
, dentrovi uno agnolo Rafaello; et ancora lavorò il ritratto del Beato Iacopo Filippo da Piacenza
di Luca da Cortona e di Pietro Perugino lavorò quivi una storia. E tornato in Arezzo
le storie di detto San Girolamo. Poi lavorò in Santo Agostino di detta città una cappella
scuro, dentrovi le storie loro. Lavorò oltre a questo per tutta la città in
, ch 'erano in Vescovado, ne lavorò, l 'una delle quali per le