Fin qui il Vasari. Ora io mi persuado, che chiunque leggerà quanto io
io mi persuado, che chiunque leggerà quanto io ho portato in questo luogo, dico ciò
, non contraddice a quello, nel quale io trovo essere occorsa tale novità, cioè circa
al 1500. nel primo Decennale. Io aveva già tutte queste cose scritte, quando
al Banco 78. Codice 24. onde io portatomi in essa Libreria, ravvisai tanto,
basta per approvare quanto il Vasari, ed io medesimo scrissi, cioè che la cognizione del
per dispiacere al mio Lettore, ch 'io porti in questo luogo alcuni pochi versi del
. E credami il mio Lettore, che io non mai avrei saputo a me stesso persuadere
mi sarei opposto a tale sua asserzione se io non avessi cavato le prove contrarie da antiche
mio Lettore, che nello intraprendere ch 'io feci il carico di mandare alla luce Notizie
quali incominciò quest 'arte a rivivere, io mi proposi fra gli altri un fine molto
fino ne 'tempi nostri. Or siccome io a tale oggetto indirizzai mia intenzione, così
storia, ma particolarmente di quella ch 'io mi resi a compilare. Conciosiacosaché mi sia
e autentiche scritture si legge, ch 'io sto per dire, che più agevol cosa
ogni dovere, che nel parlar di lui io m 'affatichi in far comparire quelle verità
aprivasi la sepoltura; il perché, dico io, credasi al Vasari, come professore di
ed eccone l 'indubitate prove. Io trovo in un Libro delle prestante di questa
di Ser Francesco Bonini esistente in Archivio Fiorentino io trovo, che Lorenzo del 1398. già
monte, detto Monte Giovi, nome credo io rimasoli dall 'antica superstizione de 'Gentili
Antonio figliuolo di Rota, il quale Rota io trovo assai rinomato in scritture di quegli antichi
[p. 100] pittore nel dipignere, cioè io fo un santo, e vengo; perché
fare le scodelle a vostra posta, che io fo intanto una figura e vengo. Dipinse
. Questo artefice, il quale io trovo essere stato descritto fra gli uomini della
nomi proprj, o soprannomi, come credo io che fosse quello di Starna dell 'anno
probabile, che lasciasse buone facultà, giacché io trovo ad un Libro delle prestanze dell '
delle figure, delle quali in questo luogo io fo menzione, ed ho anche ragionato nelle
acquerelli con maravigliosa accuratezza per mano, come io credo, di Bernardino Poccetti, fino nel
si riconosce nell 'accennato disegno, ho io anche ritrovato il Decreto, che fu fatto
puntuale contezza, ma vuole ogni ragione che io per accomodarmi all 'ordine della storia dica
fatto. E perché tutto quello, che io posso dire di lui si ricava dal registro
al so bel fin minei, Et io che tutta en sì la storiei Fui
Inquisitore L 'ordine diede, ed io lo seguitei E far la fece sappia
? circa il 1455. Dovendo io ora parlare di Lorenzo Ghiberti, uno de
antiche scritture hanno fatto scoprire non vere; io mi farò lecito in questo luogo (oltre
le conghietture per l 'affermative: ed io per far noto ad altri ciò, che
a quelli di Lorenzo, a 'quali io darò nome di moderni, non sieno anche
Michele in Palchetto. Or nel 1496. io trovo, che Vettorio, figliuolo del nostro
Moglie d 'Ottaviano Altoviti, della quale io trovo fatta menzione ne 'due strumenti suddetti
anche non poco questa proposizione, cioè quanto io leggo nell 'accuratissimo Priorista originale di Giuliano
Pittura, ad essa si diede: né io dubito punto, che ciò non fosse sotto
discepoli del medesimo Gherardo: e non avendo io saputo trovare, che altri allora in Toscana
siccome aveva fatto Donatello di lui coetaneo; io però stimo più verisimile ch 'egli uscisse
d 'eccellenza nelle professoni loro. Aveva io già scritto fin qui, quando mi venne
Filippo: alle quali, oltre a quanto io ho detto qui, rimetto per brevità e
d 'Or San Michele, di che io trovo un ricordo originale di sua mano in
Qui appresso farò ricordo di ciò, che io spenderò in gettare la figura di S.
mie spese, se essa non venisse bene io mi dovessi perder le spese: io la
bene io mi dovessi perder le spese: io la gettassi, e venisse bene, mi
S. Lorenzo loro protettore. Ma perché io non istimo, che i fatti, che
in questo luogo, tali appunto, quali io medesimo gli ho riconosciuti in un libro de