insieme col monastero: aveva egli in essa tavola, che fu poi portata a Firenze negli
dipinse un Crocifisso [p. 315] sopra a tavola, ed un san Giovanni, l '
mano dipinta nella chiesa di Santa Trinita la tavola e tutta la cappella degli Ardinghelli, ove
, all 'altar maggiore, è una tavola con tre spazi, ornata a colonnette al
e Sant 'Antonio; a piè della tavola è la predella con istorie di piccole figure
, più pitture a fresco, ed una tavola di Maria Vergine con vari Santi, le
'ora fatta ben tarda, chiamato a tavola dal guardiano disse: fate fare le scodelle
città. Dicesi esser di sua mano una tavola all 'altare de 'Torri, in
Andrea, l 'anno 1392, una tavola che fu appoggiata al tramezzo di essa chiesa
cattedrale di Modana vedevasi nel 1662 una sua tavola all 'altare di san Niccolò, opera
il quale nel convento degli agostiniani fece una tavola, che non è molto che ancora vedeasi
a Pandolfo Malatesti [p. 353] dipinse una tavola. Tornossene poi dopo la peste del 1400
dal Vasari) che Giovanni aveva fatta una tavola con lungo studio e gran fatica, e
Charlois figliuolo del conte Giovanni Digion una gran tavola, nella quale rappresentarono una Vergine coronata dall
'Alessandro ad Apelle. Nella predella della tavola dipinsero a colla un Inferno con assai belle
, rimase quasi in tutto guasta. La tavola venne in tal venerazione appresso i popoli,
che talora seguivano disordini. Erano in essa tavola sopra 300 figure, tutti ritratti al naturale
chiesa parrocchiale di S. Martino fece una tavola d 'una Madonna con un santo abate
insolenza degli eretici, similmente una sua bella tavola. Altre molte sue pitture furon da que
proprio maestro nell 'arte, in una tavola, due ritratti a olio, marito e
altare maggiore, due sportelli d 'una tavola fatta di rilievo: in uno era dipinta
chiesa della Madonna di Campen sua patria la tavola dell 'altare de 'pesciajuoli, colla
la sua donna, e in Napoli una tavola della Natività di Cristo. E si vede
Epistola nella cappella de 'Tomasi è una tavola di una Vergine con Gesù, e da
stesso conservo di mano di questo beato una tavola in forma triangolare, dove in piccole figure
e dalle donne fiorentine: fecevi anche la tavola a tempera, e il dossale dell '
. Per lo stesso Bartolommeo Lenzi dipinse una tavola, alla quale fu dato luogo nella chiesa
della vita di san Giovangualberto, e la tavola pure a tempera. Chiamato in Arezzo,
tempera. Chiamato in Arezzo, fecevi una tavola per la chiesa di San Michele e Santa
san Michele arcangiolo: e nella predella della tavola rappresentò fatti di esso santo, e miracoli
Vi è anche il ricordo, come detta tavola fu stimata da Zanobi, che fu della
che sta a Poggibonzi, di fargli una tavola di Maria Vergine, con Giesù in collo
di San Niccolò di Poggibonzi in Valdensa una tavola da altare, con una Vergine, e
verso San Giovanni, ove era già una tavola e una predella di mano di Masaccio,
dipignere per la chiesa di Santo Ambrogio una tavola a tempera, in cui figurò una Vergine
la stessa chiesa di Santo Ambrogio una bella tavola di Maria Vergine annunziata, nella quale finse
la chiesa di Santa Maria Maggiore fece una tavola di Maria Vergine, santa Caterina, e
chiesa del Carmine di Pisa un 'altra tavola colla Vergine e Gesù, ed alcuni angeletti
de 'medesimi; e nel mezzo della tavola fece vedere la storia della visita de '
Buonarroti si fermasse un giorno a considerare questa tavola con attenzione, e che molto la lodasse
quella sua patria. Mandò a Firenze una tavola di propria mano, che è quella stessa
Similmente ci fu portata un 'altra sua tavola, a cui fu dato luogo sopra ad
trovò dell 'anno 1466 a stimare la tavola di Santo Romolo di Firenze, fatta dal
egli molto studiò. Dipinse in Firenze la tavola e cappella maggiore in Santa Trinita della nobil
sarebbe il descriverle. Fece in Firenze la tavola dell 'altare per la compagnia di San
le Torri si conserva assai fresca una sua tavola, dove figurò l 'assunzione di Maria
San Miniato fra le Torri. La prefata tavola fu fatta fare da Lionardo Orta rettore di
'tempi meritarono molta lode e particolarmente una tavola per Santa Maria Novella di Firenze, che
'anno 1466 fosse arbitro per istimare la tavola di Santo Romolo in Piazza, fatta pel
dallo stesso Neri di Bicci, la qual tavola era stata data a fare a Lorenzo di