noi medesimi con tutta [p. 442] la città l 'avevamo veduta e goduta gran tempo
aiuto de 'fratelli per diversi luoghi della città di Firenze e per lo stato, che
, restò per così dire piena questa nostra città e lo stato, non potè per avventura
d 'eccellenza e di stima in quella città, che Fabio non si sdegnò di sottoscriversi
alcuno per adornamento di ville avesse cavato dalla città marmi o colonne, immantenente rimanesse privo di
di Fiesole, con animo di distruggere la città di Firenze, egli si trovasse in breve
in Italia; e messa a sacco la città di Roma, tanto indebolì quell 'imperio
non distrusse [p. 466] del tutto la città di Firenze, come scrisse un buono istorico
biade e de 'frutti, smantellate le città, atterrate le fortezze, abbruciate le chiese
'Santi Apostoli: e fuori di essa città nel colle presso alle mura fu [p.
pittore de 'suoi tempi e della nostra città, le opere di Cimabue, e di
la maggiore a tutti i principali ufizi della città. Il nome di lui fu ser Giovanni
arte de 'medici e speziali di questa città di Firenze, vedesi essersi Masaccio matricolato come
le quali poi nelle turbolenze sopravvenute a quella città, per lo più si smarrirono. Ad
sua morte di estremo dolore a tutta la città di Firenze: e Filippo di ser Brunellesco
agosto 1586 esser stato abilitato agli ufizi della città di Firenze per aver quella famiglia, per
, pagate le gravezze per cittadini di questa città. Dopo la morte di Benedetto passò la
tale, comecché già egli aveva abbandonata la città di Firenze, vedesi l 'anno 1617
intorno al 1430. Anche la città di Siena ebbe in questi tempi un pittore
di Bartolo suo zio, dipinse in detta città molte cose a fresco, e particolarmente nel
nostro: ed altre opere fece nella medesima città. Si affaticò molto intorno a 'musaici
si vede fatto da esso per tutte le città della Toscana. Era in Roma, ne
riconoscerla dall 'antiche memorie, che nella città di Pisa si veggiono di esso Benozzo fiorentino
egli fece molte belle cose a fresco nella città di Firenze e fuori, che poi per
Andrea, si veggono nel Duomo di questa città, il cavallo di chiaroscuro colla figura di
E questa chiesa, delle più antiche della città, situata dentro al primo cerchio delle mura
dalle case delle più antiche famiglie di questa città come Pigli, loro consorti Bujamonti, Lamberti
l 'invidioso Andrea, comecché in questa città aspirasse al potervi godere la prima lode;
salute 1440 dipinse alla Porta Nuova di quella città di Siena una grande storia della incoronazione di
di suo scarpello in San Michele di detta città tre figure di marmo, e la statua
contenere il sacro corpo di san Domenico nella città di Bologna, fecesi tant 'onore,
diedi a far gran diligenze, acciocché nella città di Spoleto fosse ritrovato il vero tempo della
. 510] avendo alcuna cognizione potuta ricavare dalla città di Spoleto, dal luogo della sua sepoltura
'antiche scritture in più luoghi di questa città: e già aveva trovate le sopraccennate notizie
castello. Operò in Padova ed in altre città, finche si portò a Firenze sua patria
Primerana di Fiesole. In Prato, oggi città di Toscana, sono di sua mano,
lunga a uso de 'patrizi di quella città. Dipinse ancora una tavola de 'santi
molto a fresco e a olio. Nella città di Firenze vedesi di sua mano nel chiostro
noi ora siamo per raccontare. Nella città di Ferrara adunque, l 'anno di
vergine chiamata suor Lucia Mascheroni, che nella città di Ferrara sua patria, vestita dell '
per alcun tempo superiora. Viveva allora nella città di Bologna Lippo Dalmasi, celebre pittore,
sue religiose, ma ancora di tutta la città di Bologna, l 'anno della salute
questo Alberto nelle parti di Fiandra, nella città di Harlem, e secondo un computo,
di questo artefice vedevasi nel Duomo di quella città, da una parte dell 'altar maggiore
dopo l 'assedio e presa di quella città, fu tolto da certi Spagnoli con altre
Era questa pittura in grande stima in quella città: ed il buon pittore Hemskerch andava spesse
far paesi; e ciò fu nella stessa città d 'Harlem. Ebbe un discepolo,
Bruges Si Crede Pittore Di Detta Città Discepolo di Ruggieri Di Bruges.
disegnare e al modellare. Era allora nella città di Firenze un altro orefice, chiamato Maso
il Pucci, e con esso tutta la città, si grande stima, che si dichiarò