in lontananza un tempio rotondo. Vi è gran somiglianza di stile, lo scolare forse tinge
63v] Santo Stefano. Nella libreria la gran collezione dei medaglioni e medaglie fra le quali
nel fronte della libreria Pinelliana. Ivi gran raccolta di medaglie d 'uomini illustri.
, viveva ancora 1625. Campagnola Domenico gran tizianesco, fioriva circa il 1550
secol passato, usò imprimiture men buone come gran parte in quel tempo. Pittoni veneziano
In un albero di querce vicino pende un gran cartello, scoltura cattiva e di bassi tempi
sfinge di granito con ali: bassorilievo in gran fondo. Ha di singolare una testa di
cristiane. Due pavoni che beono a un gran calice o fonte che sia, ed
che arde libri d 'Eretici e altro gran quadrone. Spiccano non tanto per la
domenicano, dodici quadretti cavati da casse, gran numero de 'quali dipinse: favole
. Le quadrerie di Venezia ne hanno gran numero. Una Circoncisione a 'Carmini
tolte dalle casse che solea dipingere. Gran nome n 'è ito in Inghilterra.
il colorito. Casa Pisani: un gran numero di favole (presa di Troia,
belle forme. Iacopo Sansovino non supera gran fatto i compagni e vi è qualche imitazione
piccole tutti sono assai ragionevoli. Gran numero di statue, qui e altrove,
è in alto; nel basso una gran moltitudine di persone in diverse mosse tutte piene
Repubblica, specialmente una grande vittoria navale con gran numero di figure. Vedesi più imitazione
naturalista. A Cappuccini di Venezia una gran lunetta: San Felice che riceve Gesù da
aria avanti Maria Santissima. In uno è gran numero di appestati in varie attitudini; pittura
Frisio. Venezia a San Domenico un gran quadro con un esercito messo in fuga da
sono state dopo da me proseguite con quel gran cuore che mi ha fatto il crederle non
in cielo, e che rimanesse al serenissimo Gran Duca Cosimo Iii nostro signore regnante, la
nel palazzo serenissimo in numero di sopra cento gran libri secondo la successione degli Artefici, cronologicamente
far tal volta copiare in disegno, con gran dispendio, l 'opere di diversi maestri
al cimento delle stampe, fui preso da gran timore; e vaglia la verità, se
della maggior parte degli uomini, che a gran torto si dolgono, aver la Natura,
fatto campo, e farmi giudice di sì gran lite; né pur presumerei di poter liberamente
si nobil grido: ma perché in questo gran flusso e riflusso dell 'essere, stanno
Paolo loro mutò: quivi si trattennero facendo gran frutto, finché dal legato di Onorio Iii
Niccola Iii, posta la prima pietra della gran fabbrica che far si doveva per [p.
tutto e per tutto dedicarlo. Avanzavasi a gran passi il giovane negli studi dell 'arte
fatte in Firenze, e fra queste la gran tavola di Maria Vergine nostra signora, con
di maggior grandezza e bellezza, fosse con gran festa a suon di trombe, e con
. Ancora dipinse per i monaci vallombrosani una gran tavola, dove rappresentò Maria Vergine sedente in
d 'allora in poi, fu di gran lunga superiore a sé stesso. E bene
per brevità si lasciano. Aveva fino da gran tempo avanti, e molto più in quei
fecero allievi che punto valessero; onde a gran ragione l 'antica e la moderna età
tornando ora a Cimabue, averei io avuto gran piacere, che mi fosse riuscito il dare
imperizia di molti che leggono, di far gran danno agl 'intelletti, facendo loro concepire
quest 'autore, se quel poeta, gran miracolo delle lettere, nel parlare di Cimabue
udito chi fu Giotto, e quanto fu gran dipintore sopra ogn 'altro; sentendo la
Firenze, col calonacato, e priori con gran processione; e funne fatto [p. 46]
vive, e di varj gesti, e gran fama lasciò di sé; ma molto maggiore
Leopoldo di Toscana, mentre pel sereniss. Gran-duca Cosimo Iii nostro signore, se ne son
'detti del Vasari, ma dà loro gran lode. Essa lettera va aggiunta al secondo
in questo mentre, nel tempo delle più gran turbolenze, dalle quali era stata già mai
vi fussero ancora nella Grecia successori di questi gran pittori, de 'quali m 'avete
del divino Michelagnolo Buonarroti, la vivacità del gran Raffaello, il colorito del Correggio, di
Petronio, ebbe quelle sue pitture in sì gran conto, che soggiunge il medesimo autore,
di lui, lasciando indietro tanti artefici di gran lunga migliori di quello che egli si fosse