prima di inoltrarmi a parlar di lui, io dica alcuna cosa della medesima arte, e
Arnolfo, ma forse con errore; poiché io trovo in uno spoglio dell 'eruditissimo Borghino
prestassero ai grandi di dentro. E giacché io son venuto a parlare di queste due castella
con disegno d 'Arnolfo, non devo io lasciar di porre in questo luogo una memoria
l 'anno del signore 1304. Ho io avuto notizia di questo contratto dal dottor Giovanni
'ebbe molti, i quali, siccome io trovo nella cronica manoscritta di quel convento,
impossibilità di potergli essere stato scolare. Lasciando io ora da parte questa ragione, che a
mio parere [p. 100] nulla strigne, io trovo che il Vasari nell 'edizione del
che il maestro suo fusse Cimabue; onde io non ho mai saputo capire, come il
architetto fiorentino ebbe i suoi natali, siccome io trovo in antiche scritture, in luogo detto
me non aver egli avuta notizia di quanto io trovo di lui, e d 'alcune
da altri furon dette, ora ch 'io debbo trattare di un tal uomo, a
queste belle arti tanto sono obbligate, che io mi discosti alquanto da quello ch 'io
io mi discosti alquanto da quello ch 'io mi proposi, e in ciò che all
che all 'opere di lui appartiene, io racconti in ristretto non solo tutto quello,
quattro angoli della volta di sopra; né io mi estendo in descrivere tali cose, essendo
, che è veramente uno stupore, ed io ho riconosciuto nell 'effigie, attitudine,
Corso nel museo della real galleria. Né io ho voluto lasciare di notar questa particolarità,
Giovanni della Casa attribuisse ciò a superbia, io riflettendo a quanto sia proprio degli uomini virtuosi
nelle risposte, e ne 'motti. Io in questo luogo per sollevare alquanto l '
, disse a Giotto: Egregio maestro, io molto mi maraviglio, che avendo voi fama
disse il re: Giotto, s 'io fussi te, ora ch 'e '
'e 'fa sì gran caldo, io lascerei un poco stare il dipignere: Il
poco stare il dipignere: Il simile farei io, rispose Giotto, s 'io fussi
farei io, rispose Giotto, s 'io fussi voi. Racconta il Vasari, che
e altri particolari più minuti; e perché io fui sempre di parere che ogni picciolissima appartenenza
, perciò stimo che non dispiacerà, che io qui faccia nota d 'alcune cose,
e d 'altre ancora, ch 'io stesso ho ritrovato simili a queste. Nell
d 'aver trovato descritto, siccome ancora io l 'ho trovato nell 'antico,
del maestro Giotto, per quel ch 'io m 'avviso, sono espressive di figliuolanza
Chiara, altra figliuola di Giotto, ho io poi trovato quanto si ha in un protocollo
pittura. L 'amore ch 'io porto a quest 'arti, e per
tanto sono obbligate, ha fatto sì che io, questo stesso anno che do fuori le
d 'avere di esso la cognizione che io ho ritrovato in molte antiche scritture, parte
in molte antiche scritture, parte delle quali io noterò nell 'albero del medesimo Giotto.
'arte, e dierono sentenza ch 'io pivvicassi una procura di mess. Luca di
per così dire, le prove, doverò io per le sopraccennate cagioni venir scusato, e
lontano gran cosa da Assisi, ma se io dirò che piuttosto Oderigi venisse a Firenze per
dir si potesse? Non da altri dico io, che dall 'istesso Dante; perciocché
ti risponda. E vedrai ch 'io son l 'ombra di Capocchio,
ben t 'adocchio, Com 'io fui di natura buona scimia.
fra molte anime era, scrive: Io vidi una di lor trarresi avante Per
. Ver me si fece, ed io ver lui mi fei: Giudice Nin
di esso Forese, così discorre: Io fui nel mondo vergine sorella, E
più bella. Ma riconoscerai ch 'io son Piccarda, etc. E finalmente
avesti ben onde; Ché s 'io fussi giù stato, i 'ti mostrava
a lungo con varie prove, ch 'io lascio per brevità in gran parte, contento
'anima trade, Come fec 'io, il corpo suo l 'è tolto
Giotto da ognuno in quel tempo usata; io non temo punto di affermare, che Oderigi
'figliuoli, e de 'discepoli. Io anche ardirei d 'affermare, che lo