Città di Venezia, per veder l 'opere de 'Maestri, che operavano di musaico
sempre con Appollonio, è probabile che molte opere fussero loro date a fare da 'nostri
. Nel secondo grado espressero le più maravigliose opere di Dio fatte nel Mondo, da che
1260. a risplendere in Firenze l 'opere di Cimabue, e secondo quello che da
si mettesse a studiare di proposito le sue opere; perch 'egli è certo, che
sono dilungato; egli avendo sì grand 'opere condotto, non solamente si acquistò gran fama
'Arte sua. Puossi applicare all 'opere e fama di questo Artefice quello del nostro
Secoli fino ad Arnolfo, condussero l 'opere loro, tutto che grandi e dispendiosissime,
il mio intento il far menzione dell 'opere d 'alcuni pochi, di quei che
riconosca la differenza ed il miglioramento nell 'opere di lui. Furono dunque avanti ad Arnolfo
ogni lode. Tornando ora all 'opere d 'Arnolfo; fu parto del suo
imitatori, secondo quello che mostrano l 'opere loro; tali furono un certo Fra Ristoro
di quello che essi facevan vedere nell 'opere loro; ma come quegli che s '
nominata Chiesa gli furon date a finire alcune opere cominciate da Fra Jacopo da Turrita, coll
andare a Roma, a finir quell 'opere; perch 'e 'non si sà
stesso Tafi andasse a dargli aiuto nell 'opere ch 'e 'fece in Pisa,
Principale del Domo di Pisa, fece alcune opere di Musaico coll 'aiuto d 'Andrea
Gio. suo figliuolo, imitando l 'opere di Giotto, mostrano quanto esso col suo
per varie Città d 'Italia fece altre opere. Ebbe esso Andrea un suo Discepolo detto
Niccola suo Padre, doppo aver fatte molte opere di quella maniera Gottica, e ordinate più
. Venuto a Firenze per veder l 'opere di Giotto, scolpì la Madonna che in
1301. Se si considera fra l 'opere da quest 'Artefice fatte in Firenze la
: e vedonsi anche di sua mano altre opere di Scultura, e [p. 43] d
, e d 'alcune circostanze dell 'opere sue fatte nella Città di Roma; come
per manus Iocti celeberrimi Pictoris, pro quo opere florenos 2220. persolvit, ut ex libro
nam tribunam eius dipingi fecit, in quo opere quingentos auri florenos expendit. Tabulam depictam de
florenos constitit. In paradiso eiusdem Basilicæ de opere musaico historiam qua Christus B. Petrum Apostolum
eiusdem singularissimi Pictoris fieri fecit, pro quo opere 2200. florenos persolvit, et multa alia
negli anni più verdi) facesse quelle grandi opere, nel che mi rimetto a 'più
stato chiamato a Roma a far le nominate opere da Papa Benedetto Ix. da Treviso,
proposi, e in ciò che all 'opere di lui appartiene, io racconti in ristretto
dell 'Arte medesima. Tra le prime opere dunque, che facesse Giotto furono alcune storie
giunta all 'ultima perfezione, e perciò opere di gran lunga migliori vi si fussero potute
'Francescani, per dar fine all 'Opere incominciate dal suo Maestro. Nel portarsi a
Qui mi convien replicare che Giotto in queste opere mostrò più che in ogni altra fatta fino
dall 'innanzi gli convenne arricchire di sue opere moltissime parti d 'Europa, come siamo
fresco sei storie di Giob. Quest 'opere che riuscirono maravigliose gli procacciarono tanta fama,
Gentiluomo per riconoscer Giotto, e l 'opere sue, ed allora mostrò egli con quel
Giotto in Avignone, dove fece molte bellissime opere in tavola, e a fresco, come
, siccome ancora nell 'Incoronata fece molte opere, e ritratti di famosi Uomini, e
. Michelina, che riuscirono le più belle opere ch 'e 'facesse mai. Fuori
Tornossene a Ravenna, dove pure fece altre opere. Poi venuto di nuovo a Firenze per
. 51] appartengono. Molte furono l 'opere d 'Architettura che si fecero con disegno
ebbe volontà di chiamar Giotto a far quelle opere, ma non l 'effettuò, non
al tempo in cui fiorì, all 'opere, e a 'discepoli ch 'e
ma già s 'era sparso coll 'opere di Cimabue per tutta l 'Italia.
Maestro, solo col veder nelle lor 'opere una certa luce di migliore [p. 57]
miniatori di sua età senza imparar dall 'opere di quello: perché tengo per fermo non
perché tengo per fermo non tanto dall 'opere, quanto dall 'operare, anzi dalla
Papa doppo che costoro avevano fatte l 'opere in Roma, che dice il Vasari,