sua fine del 1344, e similmente la chiesa e convento di San Francesco, alla quale
che costoro l 'anno 1329 scolpirono nella chiesa di San Francesco di Bologna una tavola di
che il sepolcro non mai fusse in essa chiesa, onde non puote il suo detto in
Domenico; nell 'altra, verso la chiesa, rappresentò la religione del medesimo in atto
storia [p. 163] ritrasse il modello della chiesa di S. Maria del Fiore dall '
intenzione di rappresentare colla forma materiale di quella chiesa, la chiesa universale. Nella medesima storia
colla forma materiale di quella chiesa, la chiesa universale. Nella medesima storia fece il ritratto
a fresco sopra la porta della sagrestia della chiesa in Aracoeli, ed altre che quasi empierono
, ed altre che quasi empierono tutta la chiesa di S. Maria in Trastevere; operò
fece altre pitture in quel convento. Nella chiesa di S. Pietro, tra finestra e
l 'opere di lui, dipinse nella chiesa di S. Basilio al canto alle Macine
Maria Vergine Annunziata, e poi tutta la chiesa di S. Marco, oggi de '
ma per essere di poi in tempo essa chiesa stata imbiancata, e fattevi diverse cappelle,
rosario allato alla porta principale, entrando in chiesa, a man destra; ed è da
a Roma, dipinse in Assisi, nella chiesa di sotto di san Francesco, la Crocifissione
. Fece poi alcune opere in Orvieto nella chiesa di Santa Maria, ed altre molte in
isolata, e rimpetto alla porta principale della chiesa, la quale, al modo di quei
quegli, che veggiamo nella facciata di essa chiesa, ne 'quali vien [p.
di questo. Dipinse inoltre Buffalmacco, nella chiesa di S. Petronio di Bologna, le
S. Antonio in un andito fra la chiesa, e la casa della Parrocchiale di S
, ed egli sentirono alcuno rotolare per la chiesa; subito s 'avvisarono, che fussono
ogni mattina, sonando a Signore a una chiesa sua vicina, andava a vedere il Signore
valombrosani, tre bandi della Crociera di quella chiesa da terra a tetto, con istorie del
ordinato a lui solo il dipignere nella medesima chiesa l 'altare di sant 'Orsola colle
Bruno con Buffalmacco a Firenze, dipinse nella chiesa di Santa Maria Novella ad istanza di Guido
patria la cappella dell 'altar maggiore nella chiesa di San Domenico. [p.
particolarmente vedevasi fino nel passato secolo nella gran chiesa di Santa Croce, Santa Maria Novella,
In Faenza sua patria sopra la porta della chiesa di San Francesco colorì l 'immagine di
per ordine di lui rifece i tetti della chiesa di San Pietro di Roma.
'altri santi per la facciata dinanzi della chiesa di Santa Maria del Fiore nelle quali diede
in altre opere. Dipinse a fresco nella chiesa di Santa Croce. Fece una tavola a
allora fu posta all 'altare maggiore della chiesa di Santa Caterina di Pisa; e in
dipignere: e questa è nell 'antichissima chiesa della Madonna del Monte fuori della porta a
; ed un altro in muro dentro la chiesa nel primo pilastro presso la cappella maggiore;
Maria Maddalena, e nelle cappelle di essa chiesa, e nel convento. In altre chiese
una pila, ed un arco verso la chiesa; il ponte Vecchio che rimase chiuso di
e nella città di Firenze, per la chiesa di San Procolo, fece una tavola,
de 'signori, e con quelle la chiesa di Santo Romolo, il medesimo Agnolo la
ad essere illustrata di due cardinali di Santa Chiesa, vescovi, ed altri nobilissimi uomini,
il corso di sua vita, e nella chiesa di Santo Stefano al ponte Vecchio, ov
ancora Puccio Capanna fiorentino, il quale nella chiesa di San Francesco d 'Ascesi, ed
tenne sempre la maniera. In Rimini nella chiesa di San Cataldo de 'frati predicatori colorì
cappella, che è la prima entrando in chiesa per la porta sinistra verso il fiume d
cagione di diverse mutazioni state fatte in quella chiesa a 'dì nostri, delle quali in
, che con suoi disegni fu edificata la chiesa di Sant 'Antonio, ch 'era
. Dell 'anno 1343 aveva fondato la chiesa di San Francesco d 'Imola, e
segretario di Clemente Vi, una sepoltura nella chiesa di San Domenico; ed una pure nella
San Domenico; ed una pure nella stessa chiesa per Taddeo Pepoli. Ne 'tempi
Pesarese, che in sua patria fece la chiesa [p. 236] di San Domenico, e
innumero di xvj. si debbiano raunare nella Chiesa di Santa Maria Nuova la prima Domenicha dottobre