, e sempre tenne l 'arte in gran pregio. Ad un mercante, che stiracchiava
suo luogo, onde fu necessario che Donatello gran preghi adoperasse con promesse che lavorandovi sopra qualche
, fuori del luogo loro, da chi gran maestro non è. Giunto all 'estremo
, e fino al presente son tenute in gran pregio: e ciò non tanto per la
cosa, non pervenne quest 'artefice di gran lunga a quel segno a cui altri giunsero
de 'Medici. E in vero parmi gran cosa, che in ciò abbia il Vasari
in terra appiè del detto sepolcro intagliò una gran lapida per messer Giorgio, famoso dottore,
e ne 'medesimi tempi dello Stamina, gran profitto; poichè, per quanta io raccolgo
era stato fino a quel tempo sopra il gran ciborio di legno dell 'altar maggiore di
arte diedero a dipignere a fra Giovanni un gran tabernacolo di Maria Vergine, e nei portelli
implicanza: ed a principio ne fui in gran pensiero; onde mi posi ad osservar di
, che l 'anno 1661 dopo aver gran tempo operato e patito nella propagazione di nostra
che lavorando in Roma nel palazzo pontificio con gran fatica di applicazione per papa Nicola V,
onde nata fra lui e i detti consoli gran controversia, dopo le molte, finalmente fu
[p. 425] imperocché Donato la stimò di gran lunga più di quel che egli medesimo ne
si veggono, i quali egli condusse con gran diligenza; ma avendogli già del tutto finiti
padre Lorenzo di Bicci, di cui correva gran fama per lo molto operare che ei fece
sommo magistrato pubblicamente si conservava; e con gran venerazione (benché questo di rado, e
quali si conservano oggi, e fin da gran tempo, nella guardaroba di Palazzo Vecchio del
facultadi, che ad essa appartengono, di gran lunga superiore. Fu questi dunque nell '
fattosi in Duomo per le felicissime nozze del gran principe Ferdinando di Toscana, colla serenissima Violante
la città l 'avevamo veduta e goduta gran tempo per avanti. Cosa che occorse pure
discosto. Ma che diremo noi di un gran biasimo, che da più scrittori veggiamo per
moto sì fatto. Or qui, è gran difficultà, perchè io sono d 'opinione
l 'apertura dell 'arca, colla gran copia degli animali. Espresse in queste opere
quei che son venuti dopo di lui scoperta gran luce, per andarla conducendo appoco appoco a
molto, ma eziandio perchè io ebbi allora gran cagione di credere che ella potesse avere vita
Caino, dipinto però da altra mano di gran lunga inferiore; e sentendosi svegliare da vago
solito studiare assai, assistito da Giovanni Manetti gran letterato e suo amicissimo, appena forse vide
assai pratico nel disegno e nel modellare; gran fatto non fu, che egli appena giunto
vernici di colori diversi, che fu di gran comodo per potersi que 'luoghi adornare,
in Toscana e in Francia è venuta in gran posto di nobiltà, onori, e dignità
, poi di Fiesole. Carlo Gran Consigl. del magg. Consiglio del Re
Del Maestro Guido Francesca Carlo Signore di Gran Campo. Carlo, chiamato dal zio
dirsi: se non volessimo affermare, che gran parte delle pitture del padre non fossero state
reputazione, andò poi in comunal proverbio con gran discredito di essa, come vana e bugiarda
agli orientali ed a 'Greci fu in gran pregio) fino a 'tempi di Porsena
dimostrato. Anzi fin da 'tempi del gran Costantino trovasi ella aver declinato tanto, che
morti gl 'imperadori, o fra quelle gran turbolenze, l 'armi da sé governate
, egli si trovasse in breve in sì gran penuria di vivere e fin dell 'acqua
Vitige re de 'Goti fu da quel gran capitano fatto prigione e condotto in Costantinopoli.
, come scrisse un buono istorico; diede gran rotta presso a Verona; in terra di
terra di Lavoro prese Benevento e Napoli con gran paese attorno; e tutta la Toscana conquistò
fra 'guelfi e ghibellini; finalmente con gran numero di tedeschi e di barbari, che
dalle mani di que 'maestri, far gran pompa di sé stessa, perché molto le
studi, tali difficultà scoperse, ed in gran parte anche superò: e così bene aperse
operare fu il dare alle figure sue una gran vivacità e prontezza se fosse stato possibile,
operar suo delle maggiori difficultà, acquistò quella gran pratica e facilità, che si vede nelle
gli furono date a fare in Firenze, gran parte delle quali oggi più non si vede
grandissimi studi, avendone avuto per maestro il gran Filippo Brunelleschi architetto della cupola di Firenze: