religiosa perfezione, nulla volle mai operare in pittura, risoluto di perseverare in tal sua determinazione
, che fra le più stupende opere di pittura, di che è piena la nostra città
del 1495, dopo aver già applicato alla pittura, se ne partisse, essendo in età
che in quella chiesa a niun 'altra pittura addivenne. Poi perché doveva la medesima chiesa
avendo appresi i precetti del disegno e della pittura col segreto dell 'olio da tal maestro
sacre immagini. Nella chiesa maggiore fece una pittura, che rappresentava la chiesa, che fu
. Il profitto che fece il Francia nella pittura fu grande, e in breve tempo.
. Il molto che questo artefice operò in pittura, non punto gli impedì l 'antica
.. pag. 283 Miglioramento della pittura in Venezia…………………………. ivi [p. 605]
1420 al 1430……pag. 460 Vicende della pittura, scultura architettura, ecc…………………ivi Masaccio……………………….
1506 si vede, dai pochi avvanzi di pittura rimasti nel fondaco dei Tedeschi, che la
e vigore alle cose sue. La pittura ha smalto di colore, il tono netto
ancora portato a perfezione. La surfaccia della pittura è liscia e levigata. Pare le tinte
[15v] asciugate dasse lustro e solidità alla pittura. Nel paese (dal carattere indicato)
cui è cosa che potrebbe questa parte di pittura stare da sé / 27 [16v]
ancora vinte le difficoltà del tutto e la pittura forse difetta alquanto di prospettiva aerea, come
antico, pare che sia stata ripassata la pittura, forse dopo essere stata spellata o posta
sia stato nuovamente dopo messe le mani sulla pittura, e così posto allo scoperto, di
tavolone – ma di piccole figure. La pittura è stata un poco qua e là restaurata
) un segno e disegno netto preciso – pittura pullita – pare un getto di bronzo etc
la cosa come volete. Io esaminando la pittura ho fatto quel giudizio prendendo quello che d
che d 'antico ho veduto. La pittura è stata più o meno sfiorata e ripassata
uno studio fatto dal vero. La pittura ha corpo di colore. È luminosa ove
. D. Luigi Tescari si mostra una pittura in Castelfranco, in tela, dipinta ad
qualche variante che trovasi nel dipinto. Questa pittura e di tecnica esecuzione sì inferiore e sì
qualche parziale ritocco, e fu è la pittura coperta da vernice che le ha dato un
in alcune parti come vedete, manca la pittura. Sembra che fosse un salone. La
. Sembra che fosse un salone. La pittura è d 'un genere curioso, o
volante che vi mando. Genere di brutta pittura che abbiamo più volte ricordata al seguito delle
ha gli occhi rivolti a chi guarda la pittura). Bella e grandiosa figuretta, massa
deve esser stato fatto spellando da prima la pittura, ossia la surfaccia del colore. Poi
a cagione dello stato in cui trovasi la pittura, come fu sopra notato. I toni
dipinta, mettendo così fuori di armonia la pittura, mentre le figure erano state pensate per
sopra non abbiamo effetti violenti. Si direbbe pittura fatta nei caldi estevi ma in luogo ove
. Iii anco per il rimanente della pittura. Ivle notizie che voi trovate nel
, maschia e virile quale è quella della pittura ad olio, e di figura di grandezza
i caratteri quello di Girolamo dai Libri. Pittura ad olio in tela. Ha sofferto molto
'intonazione generale è bassa tetra e la pittura difetta di luce e di passaggi di tinta
i pittori Veronesi suoi coetanei. È una pittura alquanto monotona. Dopo tutto ciò è una
distribuito e bene billanciato. Non manca la pittura di certa severità, ma dispiace all '
di questo maestro e della scuola Veronese. Pittura d 'altare con figure di grandezza naturale
Girolamo a p. 211. Questa pittura ha molto sofferto, ed è d '
più largamente degli altri descritti. La pittura considerata sotto ogni rapporto è una delle più
modo è molto più largo, e la pittura più piacevole. La distribuzione dello spazio
, con ombre azzurrette. La pittura è un poco monotona e difetta di rilievo
coscienzioso e deligente. Si direbbe in questa pittura a fresco vedervi un misto tra il Morone
è una scena tranquilla, ed anche questa pittura ricorda i caratteri sopra notati nell 'altro
una fisonomia d 'arte che armonizza colla pittura del Cavazzola che gli sta sopra, ma
i piedi dal Cristo. Havvi in questa pittura quella timidità la quale rimarcasi nelle opere giovanili
santi nei suoi quadri. Ciò dice la pittura e ce lo confirma Vasari tramandandoci i nomi