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Vita di Gaddo Gaddi

Vasari Giorgio, edizione del 1568 2 risultati

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. Onde, spartasi la fama di questa opera, fu chiamato Gaddo a Roma l '

seggio una ricca sedia apparecchiata; la quale opera, secondo que 'tempi, fu sì

Vita di Margaritone d'Arezzo

Vasari Giorgio, edizione del 1568 6 risultati

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nelle Monache di S. Margherita un 'opera che oggi è appoggiata al tramezzo della chiesa

più diligenza e grazia condotte; della quale opera è da tener conto, non solo perché

naturale, ponendovi il nome suo come in opera, a giudizio suo, da lui più

, ch 'ella fu tenuta la migliore opera che avesse ancora fatto mai. Dopo

dazio) per entrata particolar di quell 'opera, il che è durato sino a oggi

et al tempo di chi fu fatta questa opera. Fu anco di mano del medesimo il

Vita di Giotto

Vasari Giorgio, edizione del 1568 21 risultati

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certa reverenza che s 'ha all 'opera di tanto uomo che per altro. E

molto diligentemente lavorati. E perché in questa opera è scritto a lettere d 'oro il

E nel vero si vede in quell 'opera gran varietà non solamente nei gesti et attitudini

mi distendo altrimenti. Basti che tutta questa opera acquistò a Giotto fama grandissima per

si conservasse quanto potesse il più l 'opera sua, per tutto dove voleva lavorare in

morbidamente che non è maraviglia se quell 'opera gl 'acquistò in quella città e fuori

in che modo si voleva valere dell 'opera sua et in ultimo gli chiese un poco

d 'altre moderne pitture adornò riccamente questa opera di Giotto. Di mano del

e la voglia di pigliare. Sotto questa opera sono tre archetti in fresco, de '

, date universalmente dagl 'artefici a questa opera se le convengono. Avendo poi

in Firenze, perché condotto a Padoa per opera de 'signori della Scala, dipinse nel

un Crucifisso grande molto bello. Finita questa opera, non potendo ciò negar al signor Malatesta

l 'altre cose che sono in questa opera è maravigliosissimo l 'atto che fa la

il signor Malatesta in una nave di questa opera che pare vivissimo; et alcuni marinari et

l 'anima di lei riceveva. Questa opera dagl 'artefici pittori era molto lodata e

solennemente la prima pietra. Continuandosi poi questa opera col detto modello, che fu di quella

gran cosa, e fatto proveditore sopra questa opera che fu seguitata dopo lui da Taddeo Gaddi

. Ora, mentre che quest 'opera si andava tirando inanzi, fece alle Monache

i fondamenti dell 'arte. In questa opera si legge il suo nome fatto da lui

lo priega pel popolo cristiano; la quale opera, che è assai buona, è tutta

, onde, per publico decreto e per opera et affezzione particolare del magnifico Lorenzo Vecchio de

Vite di Agostino di Giovanni e Agnolo di Ventura

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quale si portò di maniera in quell 'opera, che finita ch 'ella fu,

da Giovanni, fu cagione che dopo questa opera si servì dell 'uno e dell '

Agnolo a fare alcune sculture per l 'Opera di Santa Maria di quella città. Per

, le migliori e più proporzionate di quella opera tanto nominata. Ora avvenne l '

Agnolo dunque et Agostino sanesi condussono questa opera con miglior arte et invenzione e con più

chiaramente che durarono Agostino et Agnolo in questa opera grandissima fatica e che posero in essa ogni

studio per farla, come fu veramente, opera lodevole; et ancorché siano mezzi consumati,

e protettore di quella città; la quale opera non fu se non lodevole, sì perché

figure di mezzo rilievo ragionevoli. La quale opera fu, e per grandezza e per essere

di San Iacopo di Pistoia; nella quale opera, oltre le storie che sono assai,

maniera ne fa fede. Fu finita questa opera l 'anno 1385. Ma perché

Vite di Stefano Fiorentino e Ugolino da Siena

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di disegno e di colorito che l 'opera di Giotto, e in Fiorenza

Domine, salva nos, perimus. Questa opera è giudicata molto più bella dell 'altre

parte le fatiche che Stefano fece in questa opera, si conosce, abagliatamente però, che

tempo neanche da Giotto messa in opera. E nel vero aveva Stefano gran facilità

, il quale è in mezzo di questa opera, sopra la testa d 'un San

ciò fece nel fregio di tutta l 'opera alcuni Angeli, de 'quali ciascuno tiene

chi ne sapesse tanto. Cominciò Stefano questa opera per farla di tutta perfezzione, e gli

la quale era in tanta venerazione. È opera dunque d 'Ugolino la tavola dell '

Vita di Pietro Lorenzetti

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figure bellissima maniera. Mediante dunque questa opera, la quale fu principio d 'introdurre

suo maestro. E se bene tutta questa opera è bella, è senza dubbio molto migliore